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QUEL MALEDETTO GIORNO DELLA RESA DEI CONTI regia di Sergio Garrone

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daniele64     6 / 10  20/05/2025 11:48:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un gruppo di fuorilegge trucida una famiglia di coloni e cerca di far cadere la colpa su altri banditi , ma non si sfugge alla vendetta .... E' l' ultimo Spaghetti Western diretto dall' artigiano romano Sergio Garrone , la cui carriera declinerà presto verso la Sexploitation . Siamo nel 1971 ed anche il genere è ormai in vistosa decadenza , tanto che per attrarre pubblico all' estero il nome del protagonista ( citato nel titolo ) diventerà alternativamente Django oppure Sabata ! Devo ammettere comunque che non è certo uno dei prodotti peggiori di quel periodo . La prima parte del film è quasi priva di azione ed è dedicata alla presentazione dei personaggi , fornendo loro una discreta caratterizzazione . Solo dopo il matrimonio la pellicola si vivacizza , con ben due bande di fuorilegge sanguinari a movimentare l' azione e ad essere l' oggetto della vendetta del tormentato protagonista ( che è un medico ! ) . Non può mancare qualche ingenuità nella trama , come la bella donzella a spasso da sola per la campagna ( in cerca del lupo cattivo , direbbe Giambruno ... ) o personaggi che alternano tiri infallibili a spari a casaccio . Garrone non dirige male , ma la cosa migliore del film è sicuramente il cast . Tra i buoni troviamo alcuni nomi noti del genere , tutti bravi , come il gigantesco George Eastman , Ty Hardin e Guido Lollobrigida , mentre tra i cattivi c' è un ottimo parterre di facce patibolari , tutti molto in parte , come il truce Bruno Corazzari ( il Klaus Kinski dei poveri ) , Nello Pazzafini , Federico Boido e Dominic Barto . La presenza femminile è garantita dalla bella Laura Troschel , che è pure costretta a mostrare le sue grazie . Interessanti le locations , che non sono le solite delle campagne laziali ma sembrano di una qualche zona di mezza montagna tra gli Appennini , con tanto di verdi pinete e ruscelli tumultuosi . La colonna sonora è opera di Francesco De Masi ma non è originale , essendo ripresa da altri suoi lavori , primo tra tutti " Il momento di uccidere " . In definitiva si tratta di una pellicola dignitosamente vedibile , con un finale leggermente differente da quello solito che ci si poteva aspettare . Insomma , secondo me il 6 se lo può meritare ...