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SUPERMAN (2025) regia di James Gunn

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Manticora     8 / 10  10/07/2025 11:48:59 » Rispondi
Alla fine tanto tuonò che piovve, e tra inside scoop, recensioni pilotate, ipotesi su proiezioni di prova fallimentari Superman è arrivato al cinema....dimenticate la cupezza e le lungaggini di Snyder, il Superman di Gunn dura poco più di due ore e nonostante tutto riesce nel suo intento, raccontare una storia dell'universo DC senza ripetersi e soprattutto intrattenere in maniera chiara, semplice e perfino inteligente il pubblico.
Sembra poco, sembra tanto? Io credo che Gunn dopo aver rifiutato la regia di un sequel di Superman nel 2018 perchè non si riteneva pronto abbia fatto tesoro dell'esperienza per la trilogia dei Guardiani della Galassia in casa Disney, del successivo licenziamento e approdo temporaneo alla Warner Bros. Poi con l'esperimento della VERA The suicide Squad con cui la Warner floppò semplicemente perchè il film era COMPLETAMENTE DIVERSO dal concetto di Suicide Squad del 2016 Gunn assapora il fallimento ma impara che c'è un momento per la sconfitta, così come la vittoria. I fatti almeno adesso parlano da soli, dove i soci di una major come la Warner, smarriti nell'incapacità di avere un vero piano creativo per il nuovo universo cinematografico DC decidono in maniera inedita di affidare a James Gunn il ruolo di co-presidente e co-amministratore dei DC Studios. Ovviamente questo non sarebbe possibile senza l'apporto di un produttore puro come Peter Safran anche lui co-preseidente e co-amministratore assieme a Gunn per i DC studios. Questa partnership inedita sembra poter funzionare, soprattutto perchè già con questo primo film ha preso una direzione inedita. Gunn introduce per la prima volta Krypto, il supercane in un film che non sia di animazione, sembra un enorme azzardo... e infatti lo è, eppure un cagnaccio bianco e indisciplinato che per la cronaca non è nel film neanche il cane di Superman riesce a sparigliare le carte, e crea l'empatia, un cane con il mantello rosso, che vola, non ubbidisce, e praticamente la mascotte di Big Blue. Ma ruba la scena, e fa perfino scendere qualche lacrima, anche se personalmente non ho un cane. Oltre a questo Gunn azzecca tutto il cast, usando dei quasi sconosciuti. Pensate che l'unico nome forte e Nicholas Hoult un Lex Luthor violento, bugiardo, rabbioso , vigliacco e psicopatico che in confronto gli ultimi tre Luthor sembravano le suore di clausura. Invece questo Lex è pericoloso, non ha bisogno di presentazioni, parlano i fatti antecedenti e presenti, un vero osso duro che ha un piano a lungo termine.
"il cervello batte i muscoli".
David Corenswet è un superman DIVERSO, da Reeve, Ruth e Cavil, probabilmente l'uomo d'acciaio più vulnerabile tra tutti i Big Blue che abbiamo visto in questi anni. Perchè Gunn ha scelto questa chiave di lettura? Credo semplicemente perchè l'essere più potente sul pianeta terra non è niente senza amici e alleati, è sarebbe soltanto un alieno solo e isolato da tutti,per cosa? Con la sua ingenuità, il suo incassare e il fidarsi di chiunque questo Superman rappresenta un ritorno alle origini di Reeve ma anche un evoluzione, pensare semplicemente che il kryptoniano riesce a non farsi smacherare come Clarke Kent grazie a degli occhiali ipnotici è un canone che stupidamente nessun regista aveva neanche accennato, rendendo la sua identita segreta ridicola. Invece Gunn non ha paura di utilizzare elementi della Golden Age e Silver Age della DC se servono allo scopo. Rachel Brosnahan come Loise Lane e interesse sentimentale di Superman funziona, senza fronzoli, o ingenuità riesce a far dimenticare facilmente Amy Adams, che era troppo monolitica e priva di peso quando interagiva con i kryptoniani, anche per le discutibili scelte di scrittura di Goyer che le aveva dato paradossalmente troppo peso. Qui il suo ruolo non è semplicemente di spalla, ma anche di coscienza, giudicatrice e soprattutto GIORNALISTA.
Con una semplice intervista mette Big Blue in difficoltà, semplicemente contestando il suo operato parafrasando Nolan CHI HA ELETTO SUPERMAN A DIFENSORE DELL'UMANITà?
Il resto del cast è al servizio della storia da Edi Gathegi, un Mister Terrific inedito ma credibile, alla Lanterna Verde di Nathan Fillon, arrogante ma pasticcione e a un inedita Isabela Merced come Hawkgirl. Un trio male assortito e indisciplinato che però si fà chiamare Justice Gang. Senza svelare niente l'azione non manca, la score di John Murphy e James Flaming funziona veramente bene e la storia nonostante qualche ingenuità e dei effetti speciali non sempre all'altezza ci portano ad un finale veramente spettacolare ed emotivo che si conclude con la speranza e l'amicizia. Per questo credo che forse Superman non è l'eroe di cui abbiamo bisogno ma del film che può rivitalizzare il genere semplicemente tornando alle origini, storie per bambini che però parlano anche agli adulti. E per far questo ci è voluto un regista-sceneggiatore canadese che ha iniziato a fare film horror con la Troma come Thromeo e Juliet arrivando a scrivere la sceneggiatura del remake di Dawn of dead e Scooby doo!