Filman 5 / 10 22/07/2025 08:48:07 » Rispondi Che dire? Gabriele Salvatores non è mai stato un regista omologato ma neanche particolarmente autoreferenziale. Ma se è vero che nessuna opera nasce casualmente da anima, mani e mente di un'artista, allora cosa dovremmo dedurre da IL RITORNO DI CASANOVA? Che Salvatores si sente Fellini? Che si sente Casanova? Che si sente un maestro del cinema sul viale del tramonto? Questo è il primo cortocircuito. E pur non volendo sovrapporre personaggio e autore, ce ne sono altri. Ad esempio il "film dentro al film" ambientato nel diciottesimo secolo, anche se te lo vogliono vendere come fosse un novello Barry Lyndon, è un film brutto: è terribile la fotografia, è odiosa la voce fuori campo e in generale è un film che, a parte lo spasmo autoriale sul finale, al massimo sembra una miniserie Rai. Festival di Venezia? Vabbè. La parte "vera" del film ha, invece, un bianco e nero degno delle pubblicità dei profumi. Considerando che il film è tutto questo, non c'è altro da giudicare.