CyberWYX 9 / 10 07/09/2025 13:27:23 » Rispondi Non serve dilungarsi troppo su Sapore di mare: è un titolo ormai entrato di diritto nella memoria collettiva, un piccolo cult della commedia italiana anni '80. Ma ciò che conta e che voglio sottolineare, è l'impatto che ebbe sulla nostra generazione. Non era solo una commedia leggera: era un contenitore di ricordi, di quotidianità, di momenti che restituiscono al pubblico un'immagine fresca e immediata di un periodo che, grazie anche a film come questo, è rimasto indelebile nei valori e nei sentimenti di chi ha vissuto quell'epoca.
Il film rappresenta un genere che allora sapeva mescolare simpatia, leggerezza e riconoscibilità, prima che degenerasse in quello che sarebbe diventato il nocivo "cinepanettone", manteneva un equilibrio più sobrio, capace di parlare a tutti senza scivolare nell'eccesso.
Troppe scene restano memorabili, tra tutte la parte finale, accompagnata dalla bellissima "Celeste nostalgia" di Riccardo Cocciante, una delle più evocative: l'estate che se ne va con la sua giovane spensieratezza condensa alla perfezione lo spirito del film, il suo essere malinconico eppure vitale. Mi ricorda un po' il significato di fondo del mai troppo citato Lorenzo 'de Medici: "Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia", un invito a godere del bel periodo con la sottile amarezza data dalla consapevolezza che sono momenti che non torneranno. Ma tanto vale per esserne lieti e tenerli cari.
Come già accaduto con Vacanze di Natale, mi trovo a giudicare un'opera che, pur rimanendo "leggera", ha saputo conquistare un posto stabile nella nostra cultura popolare.
E per onesta intellettuale e valore riconosciuto, darò un altro criticabilissimo 9.