alex94 7½ / 10 22/09/2025 07:25:54 » Rispondi Grottesco e livido apologo sulla società del furto ( più o meno legalizzato). Petri attacca nuovamente la società capitalistica prendendosela questa volta con i suoi elementi cardine, come la proprietà privata. Dal tono allucinato e rimbalzando continuamente tra il serio ed il faceto,merita di essere ricordato per la potenza visionaria di Petri,che raggiunge il suo apice ( di nuovo) nell' uso straniante delle location. Cast d'alto livello ( Tognazzi,Bucci,Scaccia),belle le stranianti musiche di Morricone. C'è qualche ripetizione di troppo ma l'opera colpisce nel segno inserendosi giustamente tra i lavori più brillanti di questo regista.