daniele64 7 / 10 15/10/2025 10:16:07 » Rispondi Negli Anni '50 , nelle profondità di una miniera di carbone francese , uno strano studioso fa una scoperta straordinaria .... Non è proprio un capolavoro di originalità questo film del francese Mathieu Turi , che miscela l' esplorazione di misteriose cavità ipogee alla mitologia lovecraftiana . Però , pur essendo tutt' altro che esente da svariate ingenuità , non mi è dispiaciuto affatto . La prima parte , grazie ad un inquietante antefatto secolare e poi alla minuziosa ricostruzione dell' ambiente di lavoro minerario dell' epoca , è particolarmente intrigante . Ad acutizzare il mio interesse ci pensano poi le tantissime citazioni del Solitario di Providence , esplicite o meno , che si trovano nell' arcaica cripta : Abdul Alhazred , il distico inesplicabile , l' incisione di Cthulhu ... Nel prosieguo la vicenda diventa più banale , con il solo dubbio di quale sarà la sequenza delle vittime . Non male comunque gli effetti splatter ed abbastanza d' effetto anche la creatura , che ha il pregio ai miei occhi di non essere fatta in computer grafica ma in sana maniera artigianale . Anche la composizione multietnica della squadra di minatori è realistica ( era un lavoro durissimo , da poveri emigranti ) e per una volta la presenza del nordafricano non è un vezzo ma ma ha una sua valenza nella trama . Il cast non presenta volti famosi ma i nomi di Samuel Le Bihan e di Jean Hugues Anglade ( assai imbolsito ) diranno pur qualcosa agli amanti del cinema . Molto valida la scenografia degli intricati cunicoli della cripta ( anche se un po' troppo illuminati ! ) , valorizzati dall' efficace fotografia di Alain Duplantier . Al botteghino francese è stato un fiasco ma per me , che mi aspettavo qualcosa di peggio , è stata invece una bella sorpresa e quindi lo premio con un 7- .