paul 10 / 10 06/03/2005 01:41:33 » Rispondi EMIR KUSTURICA E' UN MIRACOLO.
Finalmente si può uscire da una sala cinematografica soddisfatti e dire: "ho visto un grande film".
Una fiaba, volutamente leggera, straripante, comica, commovente, proprio come i precedenti "Underground" e "Gatto nero gatto bianco".
La leggerezza e la grandiosità dei personaggi fa da sfondo ad una tragedia che si può solo intuire nella sua mostruosità, ma che, attraverso la mdp o se vogliamo gli occhi, o, ancor più, il cuore del regista è una mostruosità meno forte dei sentimenti. Meno forte dell'amore. La vita è un miracolo e va vissuta fino in fondo.
Certo, sappiamo bene che durante la guerra le cose potrebbero andare diversamente, l'anima dell'essere umano viene schiacciata e divorata dalla sua mostruosità, la crudeltà prende il sopravvento sopra ogni pietas nei confronti del prossimo. Ma Kusturica vuole farci sperare: e per una volta, finalmente, il cinema ha una funzione propositiva, e perchè no, anche istruttiva: ma tutto questo senza mai cadere nel pedante o nello scontato.
Siamo esseri umani, indipendentemente dalla razza, nazionalità o religione. L'amore può nascere anche tra un cattolico ed una musulmana, tra un bosniaco ed una croata, e la vita, in ogni caso, se vista sotto gli occhi di un'innocente tragicomicità, supera tutto.
Per il resto che c'è da aggiungere? Attori poco conosciuti e straordinari (altro merito del regista), fotografia superba, musiche strabordanti. Questo è il cinema. Peccato che in una metropoli come Milano venga trasmesso solo in una sala. Lassamo perdere.
Ad ogni modo: dopo questo film viene proprio voglia di dire: "la vita è un miracolo!".
ps: il cane ed il gatto, meravigliosi, aumentano la sensazione, forse voluta, di una dimensione favolistica.
liu_mi 08/03/2005 13:37:03 » Rispondi bel commento! l'ora tarda ti ha ispirato.
patt 06/03/2005 19:09:45 » Rispondi ciao paul..insomma merita questo film..ci speravo, sembrava promettesse meno rispetto ai precedenti, per me capolavori..:-)
paul 06/03/2005 20:51:00 » Rispondi secondo me è al loro livello con una nota positiva in più: Kusturica ha iniziato a sperare. Già prima era ottimista, ma in questo caso ci racconta una tragedia senza mai cadere nel banale e tenendo sempre il sorriso sulle labbra. Direi che sotto certi aspetti assomiglia un pò al "La vita è bella" di Benigni.