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THE ASSASSINATION regia di Niels Mueller

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marie     4 / 10  20/03/2005 20:01:32 » Rispondi
Un film che ho guardato con tutta la pazienza e l’attenzione, influenzata senza dubbio dalla presenza di Sean Penn, ma è impossibile salvarlo. Inutile perdersi in banali analisi psicologiche è semplicemente inconsistente e noioso da sentirsi male. Una persona disperata e che entra nel pericoloso circolo della paranoia e ossessione, ma non credo sia necessario sprecare parole, troppo deprimente e angosciante non regala neanche un attimo di emozione.
Sean Penn è comunque un attore incredibile e lo dimostra ancora una volta

norah  20/03/2005 21:45:10 » Rispondi
Visto?
Quindi nisba,uff...
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  30/03/2005 14:21:54 » Rispondi
per niente d'accordo
marie  30/03/2005 17:32:59 » Rispondi
Per niente d'accordo con il tuo fumoso commento.
Questo film parla del nulla e se ne parla anche malissimo, per lo meno il dirottamento poteva essere reso in modo migliore , avrebbero potuto risvegliare i poveri spettatori, ma neanche questa piccola soddisfazione è stata concessa.
Non c'è nulla per cui The assassination valga minimamente di essere visto.


Invia una mail all'autore del commento kowalsky  01/04/2005 01:04:27 » Rispondi
Sì il finale non è granche' tuttavia l'analisi del potere che sfrutta una personalità psicologicamente fragile per i suoi scopi beh almeno quello concedimelo è grandiosa Capisco che non è certo un film per tutti...
marie  01/04/2005 03:54:11 » Rispondi
Il finale-finale, nel senso le ultime scene sono le uniche che ho apprezzato, perché ti danno il senso del totale isolamento del personaggio dalla società e da qualsiasi legame affettivo, lui è parte a sé in ogni ambito e non è necessario per nessuno.
Da un soggetto tanto drammatico poteva nascere qualcosa di molto più interessante.
[la tua ultima frase non mi sembra pertinente]
andreapau  03/04/2005 15:04:06 » Rispondi
non condivido affatto il tuo commento.secondo me non lo hai capito
marie  03/04/2005 18:34:44 » Rispondi
Penso di guardare i film con grande attenzione, ma se insistete tanto vi prego illuminatemi voi e ditemi quali sottigliezze e tocchi di genio non ho saputo apprezzare [tono scherzoso, ma non sarcastico ].
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  04/04/2005 14:45:31 » Rispondi
Ti ho già risposto... è mostruoso ma purtroppo realistico quel Capo con il suo orrendo figlio che pretende di insegnare al protagonista (o sfruttare soltanto la sua psicolabilità e in/dipendenza) le stesse cose... oltretutto è altrettanto bella la discesa sempre più patologica e preoccupante di Penn, in fondo anche Polansky (Repulsion) ha fatto lo stesso con la Deneuve... Ma qui c'è di più: nel bisogno di conformizzarsi agli altri e di prendere il peggio dai "cattivi maestri" per non sentirsi schiacciato e rifiutato socialmente, Penn finisce per trovare come unica via di fuga mentale l'iconoclastia dell'autodistruzione Pensaci, non è male come spunto