Tuko 5 / 10 20/09/2005 17:01:16 » Rispondi convincente esclusivamente la costruzione del protagonista maschile. l'uomo pur riuscendo percepire la differenza di “peso” fra macchia morale, probabilmente mai subita dalla figlia grazie alla sua innocenza di bambina, e "profanazione" fisica, non riesce a trovare una via d'uscita alla propria costrizione mentale, fossilizzata dalla società (carnefice e boia di se stessa) che lo ha "educato” rendendogli inscindibili i due aspetti. Buon pensiero, fatto scaturire però attraverso una imbarazzante narrazione delle turbe adolescenziali che colpiscono la protagonista, tanto imbarazzante da ridicolizzare la causa degli eventi (l'assenza di un'impronta netta da parte del regista su un punto chiave, lascia spazio a svariate e mirabolanti interpretazioni soggettive). Pensiero esplicitato ancor peggio, con una architettura filmica troppo meccanica ed assolutamente priva di uno stile proprio. ps. per la locandina penosa nonché bugiarda meriterebbe un voto in meno.
Lot 20/09/2005 17:08:05 » Rispondi Come mai l'appunto sulla locandina? In fondo è il riassunto della parte centrale del film (Samaria), a me pare azzeccata.
Tuko 20/09/2005 17:54:13 » Rispondi perdonami ma non riesco a vedere l'attinenza. la locandina rappresenta una quattordicenne vestita e con atteggiamento da pornosuora il film non mi sembra affatto a sfondo erotico ne tanto meno blasfemo
Lot 20/09/2005 18:00:00 » Rispondi Ne avevo già discusso in qualche commento più indietro, a me non sembra affatto una pornosuora e non mi ispira particolare erotismo, tutt'al più candore (vedi anche il bianco totale) che è la condizione a cui la protagonista vuole tornare, riscattando la compagna, nella parte centrale del film.
Tuko 20/09/2005 18:05:05 » Rispondi Dissentiamo sulle sensazioni che ci trasmette quell'immagine posso capirlo ma percè indossa un vestito simil talare?
Lot 20/09/2005 19:59:43 » Rispondi Di preciso non te lo so dire, penso comunque sia un altro modo di esprimere la natura controversa della protagonista, dal punto di vista morale e religioso. Io non l'ho trovato volgare ma piuttosto simbolico, come ad esempio le scene in cui la protagonista lava l'amica; sono nude ma non c'è nulla di sessuale in quel passaggio.
[mode aneddoticompletamenteinutili on] Tra l'altro ho letto che la pubblicazione della locandina è stata rimandata su richiesta della ragazza che voleva partecipare prima alla cerimonia di consegna del diploma! [off]
Delfina 17/10/2005 17:20:13 » Rispondi Brava. Chissà perchè, ma credo che Kim Ki Duk sia un regista troppo difficile, troppo elegante ed essenziale, troppo narrativo anche, per certo pubblico italiano abituato solo a un linguaggio rozzamente elementare.
Tuko 27/10/2005 12:28:56 » Rispondi l'eleganza non è mai troppa, il problema è avercela o almeno saperla riconoscere e questo non vale soltanto per il film in quastione.
Tuko 20/09/2005 21:20:46 » Rispondi evidentemente anche lei non l'aveva trovata troppo candida... la scena che hai descritto sicuramente rappresenta in maniera piu convincente il significato d'innocenza
Tuko 20/09/2005 21:47:09 » Rispondi ...ti garantisco che ho avuto la convinzione che fosse l'ennesimo film di Tinto fino a che non ho letto la recensione su questo sito... ma se tu mi dici che nella locandina non c'è assolutamente nessun richiamo sessuale, è anzi una casta espressione di purezza adolescenziale...che vuoi che ti dica...forse sto diventando a mia insaputa un erotomane...