Kater 5 / 10 17/12/2005 16:00:42 » Rispondi l'unico film di Peter Jackson che ho visto è Bad Taste, neanche uno della trilogia all'attivo, quindi mi incuriosiva questo King Kong per la nomea di genio che circonda il regista. Se da un verso il film non manca di belle idee e di soluzioni visive decisamente spettacolari, d'altro canto l'ho trovato insopportabilmente pesante. La parte dell'isola poi, che non ha un'utilità ai fini della narrazione, è eccessiva: troppo ricca, troppo lunga, troppi animali, troppo rutilante...alla fine inutile. Sembra quasi che tutto il film si muova attorno all'isola del Teschio, che a sua volta non è più un elemento della storia ma sembra il desiderio personale del regista di mostrare l'immagine di un suo mondo fantastico, in qualche modo isolandolo dal resto. Bisogna riconoscere comunque che alcune soluzioni soprattutto di rappresentazione escono "dal genere" (la tribù aborigena, per esempio, è veramente notevole) ma non bastano per giustificare 3 ore di film. Anche la storia impossibile tra Kong e la Watts, che di per se è tenerissima, unico momento portatore di poesia, è appesantita dalla mano di un regista che sembra troppo "volere esserci" e si può stare certi che c'è riuscito. Un pò meno protagonismo da parte sua avrebbe senz'altro giovato. Una domanda: è una mia impressione l'omaggio alla figura (non alla cinematografia) di Welles?
maremare 18/12/2005 00:14:03 » Rispondi Ottimo commento, grazie a te, se per caso avessi avuto ancora qualche dubbio, l'ho risolto. Ecco un film che NON andrò a vedere.
Kater 18/12/2005 17:24:33 » Rispondi Davvero non andare, 7 euri buttati. Meglio che li usi per perfezionare il tuo rovescio.
kowalsky 18/12/2005 00:50:34 » Rispondi Beh non ci avevo pensato ma conta che Cuore di tenebra è se non sbaglio il primo cortometraggio di Welles a soli 18 anni di età e infatti si cita Cuore di tenebra di Conrad (il libro) anche per indicare la forza e la tenacia del regista nell'inseguire a tutti i costi un obiettivo, come del resto ha fatto Welles con la sua geniale megalomania. Peccato che il film di Jackson non riesca a eddere persuasivo fino in fondo nel raggiungere il suo di obiettivo
Kater 18/12/2005 17:41:49 » Rispondi Il cortometraggio sceneggiato da Welles ispirato a Cuore di tenebra, il cui progetto risale effettivamente al '39, non fu mai girato Kow, perchè la produzione RKO (credo) riteneva fosse troppo caro. E' rimasto un "film di carta". Comunque a questo particolare non avevo pensato... Mi riferivo più alla figura di Welles, come dici anche tu alla sua incredibile perseveranza nell'inseguire i progetti arditi. Pensavo più, per esempio, ad It's all true. Eppoi ravviso una certa somiglianza fisica dell'attore che impersona il regista. La sua recitazione e il modo in cui viene inquadrato mi ricordavano molto Welles giovane. In ultimo, ma questa forse è una forzatura, durante lo spettacolo in cui Kong è in catene, l'aiuto-regista dice a Brody: Riesce a distruggere tutto ciò che ama...frase che in quarto potere la seconda moglie dice riferendosi a Kane.
kowalsky 19/12/2005 01:34:12 » Rispondi Sicura che non fu mai girato? Comunque a quanto ne so è del 1934. Ti rimando al mio commento dove colgo che non è la prima volta che jackson e welles si conoscono indirettamente (v. Heavenly creatures" fra l'altro gran bel film che ti consiglio di vedere)
Kater 19/12/2005 10:18:45 » Rispondi Si, sono abbastanza sicura, al 99%, a meno che non l'abbia fatto di nascosto per i fatti suoi. Ho una raccolta di film di Welles (che tra l'altro è il mio regista preferito dopo Kubrick) e per ogni film un libretto esplicativo con note biografiche, curiosità e quant'altro. La data che ho io è '39, ricordo bene, ma può darsi che abbia cominciato a scriverlo nel '34 e gli abbiano detto si, no, si, no tirando fino al '39. Sai che in uno dei libretti ci deve essere pure l'inizio di quella sceneggiatura? Controllerò... Vado a leggere il tuo commento.
Kater 18/12/2005 20:17:15 » Rispondi Ma tu gli hai dato 8!
Giordano Biagio 29/01/2006 13:39:55 » Rispondi Il voto è una modalità di giudizio tra le peggiori. Io mi adeguo a questa necessità ma francamente mi sembra che l'esigenza del voto è più legata a logiche commerciali che artistiche. Arte e commercio sono sempre state in conflitto. Un commento colto e curato dice molto di più sul film e sul suo reale valore che un voto da 1 a 10 mal commentato.