Jellybelly 5½ / 10 16/03/2006 20:53:45 » Rispondi dite quello che vi pare, massacratemi pure, ma a me il film non è piaciuto affatto. Bellissimi i costumi, bravissima e raggiante la Kidman, bella confezione ma i contenuti sono pochini. La regia di Luhrman, poi, sarà visivamente originale, ma è odiosa ed a tratti irritante, puro sfogo onanistico di luci e colori. E tutto è avvolto da un Kitsch e da una pacchianeria che alla fine dà alla testa. Velo pietoso sullo stupro ai danni di "Smells Like teen spirit"
tatum 16/03/2006 20:58:54 » Rispondi kURT sarà morto per la seconda volta dopo averla sentita...!
frine2 01/04/2006 00:12:49 » Rispondi Per inciso...sei per caso ammiratore/trice di Alphonse Philippe? Io adoro le sue creazioni, e ne possiedo alcune molto belle:-)
frine2 01/04/2006 00:20:11 » Rispondi Ehm...Alfred Philippe...lo stilista di Trifari, per intenderci.
Jellybelly 10/04/2006 21:09:06 » Rispondi Ammetto la mia immensa ignoranza e ti confesso di non sapere chi sia il tizio che nomini...
frine2 01/04/2006 00:08:54 » Rispondi Il maggiore problema dei film di Luhrmann è proprio la compiaciuta insistenza sugli aspetti visuali, che va a scapito dell'approfondimento di caratteri e situazioni. Comunque è un regista da tenere d'occhio (e orecchio). Possiede un indubbio talento. Quanto alla rivisitazione dei brani musicali, la mia opinione è che il risultato sia tanto più intrigante quanto più gli originali vengono alterati e resi irriconoscibili.... Nella musica dei Beatles, nelle colonne sonore dei film ci sono infinite citazioni da brani classici: chi non le riconosce di solito gradisce il tisultato, mentre chi le riconosce grida al plagio e allo 'stupro'. Ma esiste una regola, antica quanto il mondo e certo molto anteriore alla moderna legge sul copyright: ogni opera dell'ingegno, una volta eseguita e resa di pubblico dominio, può essere citata, riutilizzata, reinterpretata. L'importante è che il nuovo fruitore si assuma la responsabilità degli eventuali cambiamenti.
Jellybelly 10/04/2006 21:11:43 » Rispondi Interessantissima teoria, per quanto io ami i Beatles e sappia perfettamente delle loro rivisitazioni, ma non sono gli unici: i Procol Harum hanno fondato il loro successo su "A whiter shade of pale", che è una rivisitazione della suite in Re minore di Bach. L'importante è farlo con classe e gusto, ed è quello che, a mio giudizio, fa difetto, talvolta, in Mouline Rouge. Concordo comunque sul fatto che il talento alla base ci sia
The Monia 84 14/02/2007 21:34:26 » Rispondi te lo svelo in anteprima, è questo qui il film che detesto. Ce ne sono un altro paio, ma non come questo. Forse perchè m'hanno obbligato a vederlo (a scuola) e mi son dovuta pure sorbire le mie compagne di classe che piangevano. I motivi sono fin troppi, ad eccezione, unica, della Kidman che non sbaglia nulla neanche a pregarla in ginocchio.