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NUOVOMONDO regia di Emanuele Crialese

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     9 / 10  27/09/2006 15:54:08 » Rispondi
Non posso che associarmi agli applausi di tutti gli spettatori di questo film che hanno recensito qua su filmscoop.
Questa volta, dopo "Respiro", l'acclamato regista e sceneggiatore italiano Emanuele Crialese sforna a dir poco un capolavoro degno di vincere al concorso di Venezia (dove comunque è stato premiato con un Leone d'Argento - rivelazione). La storia della famiglia Mancuso è ricreata in maniera assolutamente realistica, con una cura dei costumi, della scenografia (comunque naturale), della rappresentazione delle realtà contadine, della povertà, dell'attaccamento alle cose, che rievocano le atmosfere così ben ricreate da opere di forte impatto visivo ed emotivo: oltre ai già (a buon ragione) menzionati meravigliosi quadri di Guttuso (uno su tutti "Occupazione delle terre incolte in Sicilia"), anche libri come "Conversazione in Sicilia" di Vittorini (dove il protagonista guarda caso è vestito in maniera identica e mangia arance come fanno gli immigrati di questo film), Fontamara di Ignazio Silone, dal punto di vista dell'ignoranza di cosiddetti "cafoni", ed altri, da cui forse Crialese ha anche attinto, ma ciò non sminuisce la sua opera che rimane a livello di realisticità e rara bellezza degno di essere messo alla pari di queste opere, nel novero delle opere che ripercorrono il travaglio della nostra Italia ad inizio secolo, un travaglio che fa parte delle storie di migliaia di italiani che loro malgrado hanno vissuto per la propria sopravvivenza, per il loro "vero" attaccamento alla vita ed a ciò che essa ci può offrire, per la volontà di andare avanti, spendere fatica e soldi per andare in un altro posto. Grazie a questo esempio di puro cinema persino gli odori rivivono nei sudici abiti dei contadini siciliani, nelle faccie rugose di anziane sessantenni costrette a lasciare la propria casa per un'altra che non si può sapere neanche se si otterrà.
Non un semplice e distaccato documentario su un'epoca storica, la storia di una famiglia come tante nella sua vera essenza.

I personaggi di "Nuovomondo", oltre ad essere interpretati con una destrezza ed autenticità rafforzata dai frequenti dialoghi in dialetto siciliano (grazie ad attori "di madrelingua" e semi-esordienti, quasi a rievocare un neorealismo contemporaneo), sono anche rappresentati da attori molto ispirati e bravissimi (mi è piaciuto molto il ragazzo muto, che si destreggiava benissimo a recitare con le sole espressioni facciali ed impossibilitato a parlare).

Crialese scava a fondo dentro i personaggi e dentro la loro personalità, con le frequenti riprese d’insieme, ed analizza tutto ciò che di vero ci ha insegnato la storia, a tutto ciò che seguiva dopo il tormentato viaggio, forse la parte più sconfortante per molti immigrati che venivano rimpatriati per colpa della loro incomprensione verso una società che non poteva aprire le proprie porte a chiunque, e della loro difficoltà a comunicare questa perplessità ("Che male c'è se mia madre rimane qua"?, oppure la faccia che fa Pietro quando gli chiedono di spostare la sedia ed aprire la porta...) ; dalle prove d’intelligenza ai matrimoni di convenienza decisi all’interno di una sala. Questo nuovo approdo è la speranza: rappresentato nella mente dei siciliani come il paradiso, dove ci sono fiumi di latte e per andare a casa propria “si sale dentro una scatola di legno”, rappresentato da frequenti scene oniriche e fantastiche, sintomo dell’ignoranza ma nello stesso tempo appunto della speranza di queste persone.

Il regista si rifiuta quasi volontariamente di mostrare qualsiasi cosa che riguardi l'America, persino l'agognata e famosissima Statua della Libertà, si concentra comunque quasi sempre sulle persone, utilizzando piani americani e primi piani, limitando le riprese aeree o dei panorami e riprendendo solo gli spazi interni di Ellis Island, riservandosi il lusso di un finale che lascia amplissimo spazio all' interpretazione o meglio all'immaginazione di ognuno. Molto belle anche le musiche.
Assolutamente consigliato. Forse il miglior film italiano del 2006.
martina74  27/09/2006 18:42:28 » Rispondi
Hai tirato giustamente in ballo anche i riferimenti letterari di questo splendido film. Bravo!
Par di notare che Nuovomondo invita a essere logorroici (me compresa)! ;)