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LITTLE MISS SUNSHINE regia di Jonathan Dayton, Valerie Faris

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Hilarion89     9 / 10  27/05/2007 17:22:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo gli Oscar e il Sundance Festival,ecco riprodotto questo piccolo disegno di cinema contemporaneo che ricorda un pò quelli che sono i"Taxi driver"o"Thelma e Louise"nelle loro vagabondaggini svalvolati"on the road".Infatti il genere"road"è la macchietta più simpatica del film,che si mescola fra vari elementi di comicità di spessore,dramma e grottesco puro in una sola miscellanea di eventi imprevedibili,personaggi distorti e grandi casualità.
"Little Miss sunshine"è l'elogio di una famiglia media americana.Padre fine a sè stesso con la mania delle"vincite",madre svaporata attenta a fumare"tabacco"(cosa inaccettabile quasi negli Usa),nonno cocainomane,zio suicida e omosessuale studioso di Proust,figlio lettore di Nietsche e"muto"per scelta e sorellina a carico con tanto di sogno da star,nonchè la piccola Miss Sunshine.
Tutto si ripercorre per scelta,un lungo viaggio verso la California.Un lungo viaggio verso quel famigerato concorso di bellezza che la piccola Oliver aspetta con ansia.Tutti dirottati in un furgoncino pericolante senza frizione,tutto collaudato per ripartire alla grande,e non solo.
Il viaggio servirà alla famiglia di unirsi con loro stessi e poi con gli altri componenti,scoprendo le loro debolezze,i loro desideri e le proprie domande mai poste veramente.
Ripercorrere la vittoria senza lasciarsi catturare dalle debolezze,perchè arrivare alla meta non significa vincere ma rinunciare a perdere.
Senza nulla togliere alla regia firmata Dayton-Faris,questo film indipendentemente"americano"sotto ogni schema si valuta per quella che è una grande sceneggiatura e una grande postazione dei personaggi.
Tutto messo alla perfezione in un genere non sempre arricchito del tutto negli ultimi tempi.
Una grande storia di valori,di sentimenti,di vittorie personali più importanti di quelle plateali o di un semplice e dirottato concorso di bellezza.Un'America brusca e piena di inceppi burocratici,forse immotivata alla crescita personale.
Penso che non sia un capolavoro di grande pubblico,ma un grande esperimento per ogni spettatore che ne rimane colpito.
Bel film,Grazie.