Terry Malloy 8½ / 10 24/12/2007 09:54:09 » Rispondi Controverso e insolito, Cronenberg si rinnova e abbandona le mura domestiche di una strana famiglia (A History of Violence) per gironzolare nei bassifondi della mafia russa di Londra, cercando la Morale anche in quei posti dimenticati daddio. Il film infatti è la dimostrazione palese che Cronenberg sta cambiando pelle e ha ancora bisogno di tempo, i suoi film sono ancora zoppicanti e non si può gridare al capolavoro, Cronenberg saggia molte strade: la Morale, la tematica del corpo, il doppio, tutte cose che sono sempre state a lui care e che hanno fatto dei suoi horror alcune fra le opere cinematografiche più mature e interessanti del cinema. ma ragazzi ricordiamoci che D. C. sta provando a rinnovare uno stile, si può dire che il precedente suo film sia riuscito a tutti gli effetti? io non credo, alcuni punti sono discutibili e, non a caso, in tutt'e due i film nella scena finale ho avuto un senso di inappagamento che è riconducibile sicuramente all'etereità del prodotto...mi spiego meglio: si ha un senso di incompiutezza alla fine, pare che Cronenberg non abbia completato il film e non abbia saputo come farlo e l"etereità" di cui parlavo è semplicemente l'insicurezza di un prodotto adolescente, minorenne che ancora fatica a costruirsi un'identità. non voglio dire che Cronenberg sia un incompetente alle prime armi, ma il suo rinovamento di stile esige qualche imprecisione e qualche insicurezza. Premio decisamente questo bellissimo film, questi bravissimi attori (a parte la Watts, porella) soprattutto Cassel (un mostro), il grande e onnipresente Howard Shore e Cronenberg che ci ha assicurato alcune fra le scene migliori del cinema...e gliene siamo grati.
kowalsky 24/12/2007 10:40:44 » Rispondi Condivido sul senso di incompiutezza del film... lo stesso finale ognuno può rileggerlo a modo suo, anche in chiave di metafora
ULTRAVIOLENCE78 30/12/2007 12:33:07 » Rispondi In fondo, anche questo parla di un dramma familiare come in History of violence. Per questo ritengo che EASTERN PROMISES si collochi perfettamente dopo il suo antecedente.
ULTRAVIOLENCE78 30/12/2007 12:34:19 » Rispondi Quanto al senso di incompiutezza del finale, penso che sia più voluto che "lasciato al caso...".
dedalo1267 24/12/2007 14:59:34 » Rispondi Sarebbe stato un finale compiuto nel caso mortensen non fosse stato un infiltrato.
Terry Malloy 24/12/2007 19:37:24 » Rispondi non parlavo dal punto di vista della trama, quella è a posto (almeno soggettivamente parlando), io parlo di linguaggio cinematografico. è un insieme di cose che mi danno la sensazione di incompiutezza, ritengo che Cronenberg avesse ben chiare in mente le cose che doveva dire con il film, ma non è riuscito bene a metterle su pellicola.
gerardo 24/12/2007 21:02:17 » Rispondi Io trovo invece che la sua sia la migliore regia vista negli ultimi anni. Uff aspè, che devo ancora finire il mio commento...
dedalo1267 24/12/2007 21:43:13 » Rispondi See, ba beh, se incominci a parlare come cash vuol dire che la fine del mondo e' vicina.
Terry Malloy 25/12/2007 10:36:25 » Rispondi e queste riflessioni escatologiche derivano dall'atmosfere natalizie?
dedalo1267 28/12/2007 18:25:59 » Rispondi nono,questo e' il secondo indizio dell'imminente avvicinarsi della fine del mondo
HATEBREEDER 27/12/2007 09:28:31 » Rispondi parlerai anche come cash, ma "incompiutezza" l'hai rubato a me.
Terry Malloy 29/12/2007 00:00:44 » Rispondi tsè e tu credi di essere tanto importante da leggerti?