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ALEX L'ARIETE regia di Damiano Damiani

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amoreblu     1 / 10  30/12/2007 17:57:44 » Rispondi
come diceva il grande commentatore cinematografico De Lushboff è di fronte a capolavori di questa fattura che il mondo si ferma e grida a squarcia-gola: "basta con la violenza negli stadi!". E sì, perchè pellicole del genere è difficile inquadrarle se non nel filone del neo-proto-realismo tardo rinascimentale afghano, tipico per la sua cultura legata alle piante della cannabis vulgaris, di cui il grande maesto Adhes-La-Fuhum-Tuhut-ta fu magnifico ed incomparato esponente, quando contemporaneamente nell'Europa orientale vigeva il più totale disappunto per l'evolversi della rivoluzione culturale colombiana. In questo paese infatti l'amore era visto assolutamente senza riguardi nei confronti del potere ecclesiastico, data la sua natura di potere temporale, e vista la scarsa propensione alla fornicazione fra confratelli dello stesso distretto di preghiera. L'odio verso il conquistatore cinese fu represso per questa ragione con violente rappresaglie che generarono un insuccesso per il neonato potere, incarnato dal re Temuri II, la cui discendenza fu gravemente funestata dalla persecuzione dei seguaci di Martin Lutero.
amoreblu  31/12/2007 15:04:46 » Rispondi
questo commento volutamente provocatorio rispecchia esattamente il film:inutile.
Invia una mail all'autore del commento Rana c'è!  18/01/2008 00:08:52 » Rispondi
Grazie amoreblu, il commento più bello di tutto il sito.
amoreblu  19/01/2008 19:44:15 » Rispondi
sei serio o mi prendi in giro?:)
Invia una mail all'autore del commento Rana c'è!  19/01/2008 23:10:24 » Rispondi
No giuro, seriamente.

amoreblu  20/01/2008 18:07:00 » Rispondi
bhè, allora grazie. Sono commosso:)