Vegetable man 7 / 10 25/03/2008 20:14:04 » Rispondi Mi trovo abbastanza d'accordo con il commento sotto al mio. Il film è stilisticamente ineccepibile: bravi attori, giusta atmosfera, intense e non banali relazioni tra i personaggi, bel montaggio in analessi soggettiva (anche se dopo cinque-sei volte un po' stanca). Tuttavia, un film non è un'isola, e "onora il padre e la madre" arriva dopo "Sogni e delitti" (con cui ha incredibili somiglianze) e "Non è un paese per vecchi". E' un film che risente di un clima particolare, di cupismo e grottesca violenza, di tragedia privata, che evidentemente diversi registi sentono in questo momento di voler mettere in scena. Lumet arriva sull'onda lunga di questo umore. Lo spettatore, che probabilmente ha visto gli altri film che ho citato, potrebbe cominciare a chiedersi cosa ha da espiare per meritarsi questa serie di pellicole belle, ben fatte, tuttavia così straordinariamente cupe e auto-lesioniste. Non saprei davvero come giudicarlo: oggettivamente bello, ma soggettivamente non mi è piaciuto.
andreapau 26/03/2008 09:35:28 » Rispondi è vero,la tematica cupa e nichilista è comune. ma stilisticamente i registi hanno fatto scelte diverse e personalmente ho bocciato sogni e delitti.quanto all'arrivo al traguardo,non sono certo che uno arrivi sull'onda dell'altro.propendo per una contemporaneità,giacchè la distribuzione non è un aspetto secondario nell'arrivo dei film in sala
SOLO 26/03/2008 15:12:40 » Rispondi La distribuzione e' vincolata a molte (troppe ?) variabili....Avrebbe piu' senso considerarla un elemento secondario, legato alla casualita', senza esserne condizionati.
andreapau 26/03/2008 18:31:07 » Rispondi appunto..quindi l'arrivo nelle sale non necessariamente corrisponde alla anzianità del film.cioè,non è detto che sogni e delitti sia piu' vecchio di onora il padre e la madre
Vegetable man 28/03/2008 12:27:46 » Rispondi Sì, certo, non credo ci sia intenzionalità o un qualche accordo nel distribuire film del genere a ridosso l'uno dell'altro nelle sale. Piuttosto una coincidenza fortunosa; o forse un segno dei tempi, una matrice comune che diversi registi hanno scelto di voler raccontare, ognuno naturalmente a modo suo.