Max78 7½ / 10 11/09/2008 17:58:07 » Rispondi Mi trovo sulla stessa lunghezza d'onda di Jelly, "Il paese del silenzio e dell'oscurità è un documentario che lascia basiti, non v'è dubbio, ma vorrei parlar francamente: se incontriamo un Handicappato per strada come ci comportiamo? Lo osserviamo e pensiamo a quanto sia sfortunato lui e quanto fortunati noi che magari ci lamentiamo per problemi futili. Poi però distolto lo sguardo, questa riflessione svanisce in 10 nanosecondi e bona lì si tira dritto, il mondo va così. Non credo sia questione di insensibilità, semplicemente perché fintanto certe situazioni non capitano personalmente o alle persone a noi care tendiamo a viverle con distacco emotivo. Per carità poi non voglio fare di tutta l'erba un fascio.
Quindi meglio Freaks (la pellicola di Browning) di questo documentario? Meglio la finzione(almeno in parte) alla realtà nuda e cruda? Sembrerebbe mostruosa come ipotesi, ma almeno per quanto mi riguarda è un sì.
Il cinema come fabbrica dei sogni, e ciò è forse un male? I sogni di cui ci nutriamo gonfiano le tasche di quei "ciarlatani" venditori di fumo, offrono false speranze o verità distorte; hanno colpe per questo? Tante quanto ne hanno i pasticceri che tentano i poveri golosoni con infinite calorie, diabete e grasso che cola, o quanto i tabaccai "distributori" di morte in pacchetti.
Questo documentario ha la capacità di aprire gli occhi ad una realtà ben poco conosciuta oltrepassando quei 10 nanosecondi di cui parlavo prima, come contenuti non si discute, molte le sequenze da brivido: quella del bambino in piscina; un'altro sordo-cieco dalla nascita accudito dal padre in grado di esprimersi e di capire ben poco, assolutamente isolato col suo fardello; il signore sul finale che si accorge della pianta. Sarei cmq ipocrita nel omettere che ci sono punti in cui la pellicola non prende e l'attenzione cala vistosamente. Di Herzog preferisco Grizzly Man.
Enzo001 25/11/2008 21:38:46 » Rispondi Hey, hey, ma questo è un capolavoro assoluto (!).
Max78 25/11/2008 21:59:14 » Rispondi Bello è bello, un capolavoro non so.
Mauro Lanari 13/09/2008 17:38:24 » Rispondi Le tre scene che hai citato nello spoiler sono infatti quelle che si trovano su youtube (non commentabili) e che ho linkato nel forum su "Apocalisse nel deserto". Aggiungo che il tuo commento è quanto di più intellettualmente onesto e sincero abbia mai letto su questo sito.
Mauro Lanari 27/09/2008 04:33:16 » Rispondi Però ti sei dimenticato di farti due auguri: che non ti capitino mai sventure del genere, e, nel caso, di non incrociare persone col tuo stesso escapismo. Poiché allora arriveresti troppo tardi per abiurare questo tuo stile di vita ("il male non esiste se evito di percepirlo").
Max78 28/09/2008 19:46:22 » Rispondi Hai ragione, ma tanto ragione, il punto è che mi pare sia lo stile di vita di gran parte della popolazione mondiale, l'egoismo e il menefreghismo vanno per la maggiore con diversi livelli di cinismo.
Poi però riflettendoci mi chiedo chi deve effettivamente imprecare contro Dio? Un sordo cieco pur vivendo una vita di privazioni quanto potrà patire rispetto a chi la vita può viverla nella normalità accorgendosi di quanto sia dura bastarda beffarda e talvolta indigesta... Perchè la gente fa del bene o fa del male? chi ha ragione chi ha torto? che nessuno sia nella ragione? perchè un dio dovrebbe aver pietà di un essere umano quando noi con schiaffo ammazziamo una zanzara?
Hal Dullea 29/09/2008 03:29:54 » Rispondi Troppa carne al fuoco. Io sono ateo e materialista, perciò i tuoi dilemmi non mi dicono più niente. Potrei invitarti a considerare il contrario della tua posizione: il fatto che noi possiamo uccidere da una zanzara in su, attesta l'inesistenza di Dio, il quale altrimenti, COME OGNI LAICO, farebbe prevalere un bene PREVENTIVO su quello RIPARATORIO. Un padre se ne frega dell'ipotetico libero arbitrio dei sui bambini, INTERVIENE IN ANTICIPO. Secondo e ultimo punto: i protagonisti del film di Herzog sono cosi lesi psicocerebralmente da non avere coscienza, e quindi tantomeno sofferenza, verso il loro deficit. Quindi mi riferisco a te e a noi. Lo zio di mio padre è un anziano avvocato coscientissimo, lucidissimo, ma un ictus l'ha reso paralitico e bisognoso di 2 o 3 badanti 24 ore al giorno. Si limita a dire una sola cosa, che riassume tutto: "Stavo meglio prima". Ecco, era a questo tipo d'incidente esistenziale che volevo riferirmi: menomati ma consapevoli. Allora non c'è scampo. Ciao.
Max78 29/09/2008 15:25:27 » Rispondi e infatti sono della stessa opinione, + che altro io penso che abbia ideato le regole del gioco e bona li, per quello credo che in realtà siamo noi a stabilire cio che è bello e brutto, ciò che è male e bene, odio un buon 70% delle persone e forse anche di + e se potessi fare come Lucien di "colpo di spugna" non sarebbe male... in fin dei conti in quel caso starei facendo del bene o del male?
Pure mia nonna si ruppe il femore rimanendo allettata per un annetto e mezzo, poi si è spenta, mi ricordo che diceva sempre: "Voglio morire", il problema è che lo diceva anche quando poteva camminare; soffriva di depressione, brutta robba.
Bei discorsi che facciamo cmq eh? :) se entra qualcuno in quest'area commento credo che escapizzi + velocemente di quanto non sappia fare io.
Mauro Lanari 29/09/2008 20:39:03 » Rispondi No, peggio. Ha provato Enzo su un forum a una mia recensione. Cancellati i suoi post. Certi argomenti sono proibiti, vietati, tabuizzati, e non credo tanto per via della società del benessere, quanto per l'età col presunto elisir d'eterna giovinezza e ancor più d'eterna vitalità. Non so se ti ricordi d'un mio post in cui raccontavo della mia dirimpettaia, 26enne laureanda in Scienze Infermieristiche. Ieri piangeva per le scale. Lo zio è in metastasi, lei aveva cambiato Facoltà da Scienze della Comunicazione per acquisire le competenze utili per il consanguineo. Solo che lo zio, nei 3 anni del periodo di laurea, s'è aggravato e così lei sta via via cambiando l'oggetto della sua tesina finale, da Oncologia a Cure palliative per malati terminali e, fra un po', Tanatologia. Escapista tu? In una certa misura. Ma nella media del sito (e del mondo circostante) svetti come una cima himalayana. E, a proposito di Lucien, ricorda che il film si conclude con lui indeciso se ammazzare tutti o suicidarsi. Sì, perché, se sei l'unica voce fuori dal coro, si fa prima a togliere il disturbo. Tua nonna non soffriva di depressione, ma d'autocoscienza. Brutta robba.
Max78 29/09/2008 20:45:18 » Rispondi Mi ricordo la fine, ma così ti perdi tutto il divertimento :)
Mauro Lanari 29/09/2008 20:59:28 » Rispondi E anche la mia straripante curiosità.