matteoscarface 5½ / 10 20/09/2008 17:01:39 » Rispondi Non mi ha convinto il nuovo di Avati, un regista che comunque apprezzo moltissimo per la sua capacità di spaziare attraverso generi all'interno dell'ormai statico cinema italiano. Certo, stilisticamente è sempre ottimo, regia sicura (anche se sottotono alcune volte, Pupi ha fatto di meglio) e una fotografia eccellente che richiama i colori sbiaditi di certe foto d'epoca per rappresentare la Bologna del 1938, ma c'è qualcosa che non convince: troppo monocorde, a volte noioso, con certe lungaggini che francamente da un esperto con quarant'anni di cinema sulle spalle non mi sarei aspettato, la ripetizione delle scene è sempre la stessa: casa-cucina e spaghetti-ospedale, raramente succede qualche evento catalizzante. Un ritmo più dinamico non avrebbe guastato, bravissima la Rohrwacher, bravo Orlando, pessima la Neri. Ezio Greggio è una sorpresa, benchè non sorprenda riesce comunque a non stonare in una storia così drammatica e a dirla tutta entra bene nel personaggio del poliziotto buono, anche se Pupi lo rovina in una particolare scena completamente sbagliata (vedere SPOILER). Sempre eccelse comunque alcune scelte del regista, tipiche del suo cinema, come la scelta dei visi dei comprimari, lo squallore del manicomio, la malinconia che regna sovrana. Ottime le musiche di Ortolani con le sue melodie inquietanti e opprimenti.
la morte di greggio poteva essere una scena bellissima e straziante, e invece è quasi assurda, ridicola, lui che muore sul tram non ha senso, dopo che i partigiani da un momento all'altro scompaiono dietro di lui. Doveva morire subito nella fucilazione, o al massimo per rendere la sequenza più straziante pochi metri dopo la sua fuga, o ancor di più se riconosciuto e ucciso a sangue freddo da un partigiano sul tram
matteoscarface 20/09/2008 17:10:59 » Rispondi mi accorgo ora di aver scritto ezio greggio è una sorpresa benchè non sorprenda, ovviamente volevo dire che mi ha sorpreso vederlo recitare in modo decente pur senza eccellere
Pasionaria 20/09/2008 19:31:58 » Rispondi Si era capito Matteo e condivido in gran parte il tuo giudizio, ma se, ripensanoci, forse io sono stata un po' troppo "larga di voto", tu sei stato troppo severo, in fondo nel tuo commento emergono tanti lati positivi del film di Avati, la sufficienza piena ci sta tutta.
Ripeto i primi tre quarti del film meritano davvero, l'ultima parte cade in una retorica costruita e il finale è ingiustificabile e ingiustificato.
matteoscarface 20/09/2008 20:01:14 » Rispondi si forse hai ragione, avrei dovuto mettere 6, è meglio lasciar passare qualche giorno prima di commentare i film di cui non si è sicuri, sono stato troppo severo perchè durante la visione, per una cosa o l'altra, mi sono anche annoiato, dunque mi ha infastidito parecchio, però, come dici tu, rimane un film sufficiente. Non so se hai avuto la stessa sensazione, ma a fine visione lascia qualcosa di incompleto, è difficile giudicarlo, poteva venire meglio
matteoscarface 20/09/2008 20:02:06 » Rispondi anzi ora che ci penso il mio voto iniziale doveva essere 5...
Pasionaria 20/09/2008 20:36:03 » Rispondi Si, è la stessa mia sensazione di qualcosa di tronco, senza motivo.
marco86 21/09/2008 03:08:03 » Rispondi ecco, appunto, qualcuno si degna di spiegarmelo?
Pasionaria 21/09/2008 10:57:00 » Rispondi C'è poco da spiegare, Marco. Continuo in spoiler.
Il ritorno della madre in famiglia non ha senso così, senza una contestualizzazione coerente. Tutto troppo sbrigativo, pure la figura del Greggio politico spunta dal niente e si dissolve in un attimo, e anche qui il personaggio della Neri che mi rappresenta? Avati si perde proprio nel finale, vuole dire troppo e non dice più niente, nè sulla storia centrale del rapporto padre-figlia, nè sulla Storia. Inoltre il vero protagonista, il padre, è trasformato in vittima di tutto e di tutti in modo retorico e costruito.
Insomma il mio voto è un tantino esagerato, tuttavia la prima parte è coinvolgente e girata con perizia dal regista, per questo lo promuovo in pieno.