anthony 6 / 10 03/10/2008 19:19:22 » Rispondi Sceneggiatura a dir poco discutibile, noia e tedio fanno capolino come due pestiferi pargoli, cast monocorde e tistemente inespressivo: Gyllenhaal in particolare sembra essere passato da un chirurgo plastico per farsi cambiare i tratti somatici per un "rattristamento" facciale. Scenografie e fotografia sono superbi..ma non riescono a salvare del tutto una pellicola che ha come difetto più importante il mancato approfondimento psicologico dei protagonisti. Resta da dire che alcuni commenti precedenti fanno presagire una certa e preoccupante forma di intolleranza omofobica...in alcuni di questi si trovano-meraviglia delle meraviglie- anche alcune "ricette" per curare in modo non invasivo l'omosessualità;....naturalmente si commentano da sole talune porcate.
edo88 16/10/2008 22:58:21 » Rispondi hai il cuore di ghiaccio!
anthony 16/10/2008 23:15:00 » Rispondi ciao edo! forse dovrei rivedermelo meglio.....ma non so perchè non mi abbia convinto granchè!...alcuni personaggi di contorno, ad esempio, li ho trovati appena abbozzati (vedi le mogli dei due protagonisti)...e poi GYLLENHAAL lo trovo francamente troppo monoespressivo, poco convinto. Chi ha il cuore di ghiaccio (o più probabilmente un cervello di me.rda) sono gli idioti fascistoidi che lanciano i soliti slogans infamanti e me.rdosi : L'omosessualità è una caratteristica della personalità... ed è allarmante che qualcuno ancora oggi (alle soglie del 2009) cerchi delle cure "religiose" per guarire le persone gay: è come se qualcuno mi volesse curare perchè trova contronatura che preferisca il blu al giallo.........
pablo73 10/12/2008 12:11:04 » Rispondi Concordo con edo88...
amterme63 03/11/2008 19:45:33 » Rispondi Peccato che tu lo abbia visto così. Ho sempre ritenuto questo film uno di quelli che meglio di tutti sono riusciti a rappresentare una forma di conflitto, in questo caso fra la propria interiorità e quello che la Società di permette di esprimere liberamente. Si vede benissimo e si sente benissimo come si soffre in queste situazioni e soprattutto come è facile rovinare la propria e la vita di altri (in questo caso le mogli vittime loro malgrado di una scelta imposta dalle convenzioni). Tanti dialoghi e tante scene sono illuminanti a proposito. Anche le moglie hanno la loro dignità e la loro sofferenza e non sono per nulla personaggi secondari. Gyllenhaal non mi è sembrato per nulla inespressivo. C'è una scena in cui riceve una lettera da Ennis in cui gli comunica che ha divorziato. Allora prende la macchina e fa tutta una tirata di più di 2000 chilometri (come andare dalla Germania alla Sicilia) e arriva in un momento sbagliato (Ennis è insieme alla figlia), ricevendo un accoglienza molto fredda. Ci rimane malissimo e rifà all'inverso il tragitto. Ecco qui c'è un'inquadratura in cui si vede la sua faccia devastata dal dolore e ti giuro che lo trasmette benissimo. Ce ne sono poi tante altre di scene in cui si "vede" e si "sente" benissimo quello che passa nella testa dei protagonisti.
anthony 04/11/2008 12:33:26 » Rispondi Grazie per avermi inserito nella tua lista amici. Farò altrettanto. Ciao
amterme63 04/11/2008 14:11:22 » Rispondi Fa piacere anche me che tu mi abbia inserito nella tua lista. Hai dei bei gusti ! Lo sai che sono cresciuto a pane e Stanlio e Ollio? Erano i miei beniamini quando ero piccolo e anche adesso li apprezzo tantissimo. Preferisco però Chaplin. Spero che tu non te la prenda.
anthony 04/11/2008 15:07:16 » Rispondi Chaplin è un genio intramontabile e insuperabile... ma non lo inquadro come artista comico...pertanto i miei beniamini assoluti della risata restano Stanlio & Ollio... ...ma Charlot non gli è inferiore... Sono tutti e tre dei Massimi Geni!...sullo stesso piano! Laurel & Hardy mi fanno sganasciare... Charlie, invece, mi fa riflettere, commuovere e sorridere.
anthony 03/11/2008 20:27:44 » Rispondi Ciao amterme! Il conflitto tra la propria interiorità e la superficialità "interiore" della Società è-come dici tu- lampante e ottimamente proposto dal film... Tralasciando per un secondo Gyllenhaal, che come attore proprio non sopporto, quel che non mi ha convinto ne "i segreti di brokeback mountain" sono proprio i personaggi "non principali"....le mogli, i vicini e gli amici dei protagonisti intendo...li ho trovati a dir poco stereotipati...non mi hanno trasmesso nulla..come se non fossero presenti alla vicenda e alla drammaticità delle situazioni; intendiamoci, questa è una mia personale e soggettivissima impressione...nulla di chè, pertanto... Questa pellicola rimane, comunque, un'ottima analisi e una decisa denuncia al malcostume e all'omologazione ipocritica e liberticida dell'essere e dell'individuo privato nei suoi differenti modi di essere e di manifestarsi...di vivere...
amterme63 04/11/2008 14:07:54 » Rispondi Anch'io all'inizio ho avuto la stessa tua impressione. Rivedendolo una seconda volta mi sono accorto di molti piccoli particolari che rendono giustizia anche ai personaggi "secondari". Ad esempio c'è una scena apparentemente senza significato in cui la moglie di Ennis è sola in casa davanti ad una tazza di caffé e guarda fissa nel vuoto. Senza dire una parola si capisce tutta l'amarezza, il dolore e la delusione che ha dentro. Poi si comporterà in maniera molto crudele, ma come darle torto: è stata tradita, è stata ingannata. Poi c'è la famosa scena verso la fine quando Ennis telefona alla moglie di Jack dopo aver saputo della sua morte. Lei parla in maniera fredda e distaccata ma se le si guarda bene la faccia si vede che cerca di controllarsi in tutte le maniere, che sta per piangere. Questo per dire che anche queste figure, anche se secondarie nel film, hanno comunque spessore, hanno una loro storia e sono in ogni caso essenziali e per quel poco che recitano, colpiscono anche loro.