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MASTER & COMMANDER - SFIDA AI CONFINI DEL MARE regia di Peter Weir

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Rohald     4 / 10  22/12/2003 23:39:34 » Rispondi
Mio dio, che mediocrità. Alternativo (nel senso di originale) ma è una NOIA. La storia funziona a brani di tediosità rotta da avvenimenti. Nn si siamo. Orrendi certi personaggi, belli altri (il dottore e il cuoco per esempio). Sconsigliato a chiunque.
Invia una mail all'autore del commento Bianca  24/12/2003 17:54:23 » Rispondi
secondo me ti sbagli,soprattutto sulla mediocrità dei personaggi: infatti secondo me Russel Crowe interpreta un personaggio molto interessante: il buon capitano orgoglioso ke nn accetta le sconfitte a costo della vita e ke in apparenza sembra duro ma ke in fondo ha un cuore d'oro...commovente,no? E poi è un film ke nn si abbandona agli effetti speciali come ormai è d'uso fare: crudo e semplice, rende perfettamente l'idea di ciò ke vuol dare e cioè un bel fil d'azione ricco e potente...ovviamente, a me può aver trasmesso emozioni differenti dalle tue,normalissimo!!!
maurizio  26/12/2003 22:28:54 » Rispondi
D'accordo sulla seconda cosa che hai detto, non sulla prima: il "capo duro dal cuore d'oro" secondo me è uno dei peggiori stereotipi.
Rohald  24/12/2003 23:21:00 » Rispondi
Infatti è per quello che non mi piace. Troppo interessante per essere vero. Da film. Capisci cosa intendo? Comunque a me ha fatto anche distorciare il naso era quel mix di temi che erano affrontati in un film in cui alcuni potevano anche essere evitati o comunque erano troppo banali. Parlo del senso del dovere fino in fondo, l ecologismo, la decisione ambigua *SPOILER* di lasciare un naufrago in mare senza contare il solito patriottismo nauseante. Vabbè sono i punti di vista no?
Requiem  26/12/2003 11:44:08 » Rispondi
Quello che conta è il fatto che Weir ha saputo dare alla storia un tono epico, molto vecchio stile, non abbandonandosi agli effetti speciali e alla stupidità (visto che sono usciti entrambi in questa stagione il confronto con la maledizione della prima luna...- seppur completamente diversi- è inevitabile). Ricorda i film cappa e spada con errol flynn, ricorda molto John Huston, e anche Howard hawks.

In ogni caso bisogna tener presente che Peter Weir, che secondo me è stato troppo a lungo sottovalutato, non è un regista qualsiasi. Chi lo conosce, noterà che in tutta la sua carriera, dai primi bellissimi film australiani ( sopratutto "gli anni spezzati" e lo splendido "picnic ad Hanging Rock") a quelli americani (fearless, truman Show, Mosquito coast e l'attimo fuggente), il tema della natura, è assolutamente ricorrente. Anzi direi che è la base del suo cinema, e anche in questo caso non manca.
Un'ultima nota positiva a Russel Crowe. Secondo me è veramente molto bravo.