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SETTE ANIME regia di Gabriele Muccino

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Bathory     6½ / 10  14/01/2009 01:47:39 » Rispondi
Mi riesce difficile dare un voto a questo film..

Dalle primissime scene si capisce dove il furbo regista italiano andrà a parare: una storia melodrammatica e dannatamente retorica porterà lo spettatore a conoscere il personaggio di Ben Thomas (ottimo Will Smith), un messia dei nostri giorni che si prodiga (non si sa per quale motivo) per aiutare e salvare le (cit.) "brave persone".
Sette persone (anche se per quanto sono approfondite potevano essere due) che per meriti non ben identificati hanno il privilegio di godere dell'indefesso aiuto di un esattore delle tasse, che consentirà loro di cambiare vita e viverla a pieno, come sembra non possa o abbia potuto fare l'onnipotente buon samaritano.

Tornando a toni più seri, la storia pur presentando qualche spiraglio (ma proprio sottile sottile) di originalità, ha nella sua struttura una dose potentissima di retorica, nonchè qualche (spero involontario) richiamo al cristianesimo, inteso come aiuto e conforto ai più deboli e indifesi (toccante ma estremamente furbo il dialogo iniziale con la vecchietta nell'ospedale.

Ma nonostante una trama smaccatamente melodrammatica, il cui cristallino fine è quello di commuovere e toccare lo spettatore, c'è da dire che Muccino confeziona un prodotto più che buono, quanto meno viste le premesse.
Il finale (intriso dei difetti sopra descritti) è comunque credibile, e se non altro scenografico ed originale (vista da un'ottica piuttosto cinica).

Stupenda la scena delle meduse nell'acquario, che a prima vista può sembrare un riempitivo, ma in seguito si rivelerà un tassello importante nel disegno di Ben Will Smith.

Commovente, emozionante ed inaspettato il tributo a Nick Drake, uno dei più grandi geni musicali del secolo scorso, con la delicatissima (e appropriata) One Of These Things First. Sorpresa graditissima.

Il miglior Muccino di sempre confeziona un film furbo, piuttosto melenso e volutamente iperdrammatico, ma tutto sommato nella sua (presunta) lentezza da allo spettatore più di qualche emozione, con l'abbraccio finale che sotto sotto è riuscito a toccare anche il cuore del sottoscritto...