edo88 7 / 10 26/02/2009 16:43:04 » Rispondi Mi è difficile commentare questo film, perché da un lato c'è il mio sconfinato apprezzamento per Kate Winslet, dall'altro molti dubbi, di vario tipo e generati per motivi molto diversi tra loro.
Voglio iniziare a parlare di The Reader cercando di analizzarne (brevemente) e commentarne la sceneggiatura: è indubbiamente un film sull'olocausto, ma in primo piano c'è la storia d'amore tra un quindicenne e una donna adulta. Nella seconda metà del film vengono introdotte tematiche di carattere morale ed etico (come già detto da altre persone prima di me), a mio parere però poco approfondite. Nel finale vi è "un colpo di scena", per alcuni prevedibile per altri no, ma in ogni caso che poteva essere chiarito di più e che lascia alcune domande.
Ok, lei è analfabeta, almeno prima di entrare in carcere. Ok, lei si addossa la colpa e dichiara di aver scritto il documento. Ma perché? Perché non cerca di provare la sua (parziale) innocenza? Si vergogna? Qual era il suo rapporto con gli ebrei a cui faceva leggere libri? Dato che l'ha fatto anche con Michael, ci dev'essere pure un lato della sua persona da analizzare.
La storia d'amore in sè poteva essere gestita meglio: all'inizio del film il rapporto tra i due desta diverse perplessità (vedi i comportamenti di lei), e se nel corso della pellicola si "normalizza un po' " (nel senso che, nella sua particolarità, acquista un po' più di senso), alla fine si ha comunque l'impressione di qualcosa di incompleto. Come se alcune scene siano state tagliate dal montaggio finale. Vedi scena
di lei che lava lui. Perché? Cosa vuol dire? Cosa mi sono perso? Che tipo di rapporto c'è tra i due?
. Insomma qualcosa manca, anche se il rapporto amore-letteratura è bello e interessante. Ma poco coinvolgente, ahimè. Quando si arriva alla fine del film, il salto temporale regge, ma ancora una volta non viene gestito come si deve e lascia dei buchi.
I personaggi: anche qui, il senso è quello di incompletezza, perché io del giovane Michael avrei voluto sapere di più. Hannah invece è dall'inizio un personaggio misterioso e ci sta che di lei non ci venga mai detto molto. Se il suo passato è un enorme punto di domanda è perché è proprio quello su cui si fonda il film. Ma ancora una volta, nel finale, mi è sembrato che mancasse qualche tassello per farmi capire alcuni suoi comportamenti. Il rapporto tra i due però regge discretamente, complici ovviamente gli attori. I problemi nei personaggi arrivano con Ralph Phiennes (cioè Michael da grande) e Lena Olin (ebrea ora adulta), guarda caso entrambi centrali (anche se lei è protagonista di una sola scena) nella parte finale del film. Non chiedetemi perché, so solo che ho dei dubbi riguardo alle loro "azioni". Il loro dialogo sembra inutile.
Tutta l'incompletezza di cui ho parlato fin'ora è sicuramente data da due fattori: la sceneggiatura e la regia. Se la sceneggiatura ho fin'ora appurato avere dei buchi, della regia mi è più difficile parlare (anche perché per me rimarrà sempre qualcosa di estremamente difficile da analizzare). Stephen Daldry dirige il film in maniera lineare e diciamo classica. E' uno di quei registi che sarebbero perfetti per film come "Orgoglio e Pregiudizio", pellicole che non hanno bisogno di qualcuno che dia dei tocchi particolari/moderni al film. Devo dire che mi è piaciuto, ma che sia a causa sua che i personaggi e soprattutto il rapporto tra di essi risulta poco approfondito/mozzato? E ormai potrei disegnare Kate Winslet nuda con precisione artistica, dal gran che la vediamo su pellicola senza vestiti addosso.
E già che parlo di Kate Winslet, veniamo agli attori e alla recitazione. Lei è l'attrice più brava della sua generazione, la mia attrice preferita e (mi auguro) la futura Meryl Streep. Per ora non ha sbagliato neanche mezzo colpo. Ma c'è un ma. Quel "ma" è relativo ma è da dire. Sta nel fatto che la sua interpretazione in The Reader, seppur ottima (ripeto: ottima, gli do un 8/9 :D), non è nulla di strabiliante, e ho l'amaro in bocca che abbia vinto l'agognato Oscar con questo film. In primis, era la sua migliore interpretazione di sempre e una delle migliori che abbia mai visto (sì...) a meritarsi l'Oscar. E sto parlando di quella in Revolutionary Road. Performance migliore del 2008, una delle migliori del XXI secolo (alé). Inoltre, la sua prova in The Reader non solo non è stata la sua migliore, ma che ce ne sono state diverse migliori, sia di se stessa (Little Children, Eternal Sunshine...), sia di altre attrici (Meryl Streep ne Il Dubbio, quest'anno, era da Oscar, il terzo). Il "problema" è che nonostante tutto ciò, l'Oscar se l'è meritato. Ma averlo preso per The Reader è proprio l'amaro in bocca che mi rimane. Se l'è meritato per le 5 candidature a vuoto fin'ora, e per la prova in RR. Insomma, come al solito, l'Academy finisce per premiare di più la carriera piuttosto che una singola performance. Dopotutto hanno "solo" sbagliato il film per cui nominarla. David Kross se la cava, è una buona scoperta e regge più che bene il suo ruolo. Speriamo di vederlo in altri film. Phiennes è spaesato; discreto ma allo stesso tempo poco convincente. Direte: cacchio vuol dire? Ma io ve l'ho detto che questo film mi ha lasciato dubbi.
Degli aspetti più tecnici, ricordo solo la colonna sonora e la fotografia, molto belle. Il trucco molto classico, non è infatti la prima volta che si vede un personaggio invecchiato così bene. Per il resto niente da acclamare.
Insomma, ancora dubbi. Un film che mi è piaciuto, ma che ha diversi buchi (nella storia e nei personaggi) e che poteva essere e DARE molto di più. Mi è più facile parlare dei difetti di un film e quindi leggendo questo commento verrebbe da pensare che porta ad un voto inferiore al 6, ma così non è.
Credo di averlo capito: quello che manca a questo film è PATHOS.
1) Candidato all'Oscar. Ma perché? Perché parla dell'Olocausto? Sicuro. Ma c'erano vari film che meritavano di più: The Wrestler, The Dark Knight, Il Dubbio... WALL-E.
2) Ora dovrei anche commentare The Wrestler, Benjamin Button e Il Dubbio, ma se devo fare 'sta fatica...
maremare 26/02/2009 17:42:21 » Rispondi bravo edo, bel commento. si evince la fatica nello sviscerare tutte le tematiche del film, forse troppe.
sulla scena della doccia al ragazzo leggiti la mia risposta a Terry
edo88 03/03/2009 21:22:05 » Rispondi macché bel commento, sono un spettatore comune che certe cose non può proprio capirle, ho gravi limiti, scrivo a malapena.
il mio commento a BM? risale a più di 3 anni fa... avevo 17 anni... scrivo ******* ora figurarsi a quell'età.
edo88 27/02/2009 19:15:00 » Rispondi Grazie! Ho letto anche quello che mi hai detto di leggere ;)
Rand 27/02/2009 15:26:52 » Rispondi Bravo! Hai centrato in pieno l'anima del discorso! Questi dell'Accademy premiano le carriere invece dell'interpretazione, una superficialità incredibile nel giudicare degli attori!
kowalsky 01/03/2009 20:39:34 » Rispondi Penso che molti si siano lasciati tradire dalla storia, ma è una realtà di fatto che il film zoppichi parecchio anche se il tema dominante del film non è tanto l'olocausto quanto la crisi di coscienza che provoca a Micheal e il suo rapporto (anche di scoperta della sessualità) con la protagonista... tutto questo è affettato e realizzato in modo piuttosto banale, secondo me
edo88 02/03/2009 13:15:02 » Rispondi Hai ragione; poi più il tempo passa più mi convinco dei limiti del film. Che comunque non arriverò a ritenere insufficiente, ma va beh.