kowalsky 4½ / 10 01/03/2009 19:40:39 » Rispondi La bruttezza di questo film è davvero singolare, nonostante la buona prova della Winslet: mi dicono che neanche il romanzo da cui è tratto fosse granchè... davvero sconcertante il registro stilistico del regista capace di passare dal soft-porno (con un voyeurismo del corpo maschile persino morboso) della prima parte allo zucchero filato (stile l.Hallstrom) della seconda, soprattutto nell'inesorabile, infinito, convenzionale e mortalmente noioso epilogo finale. A volte sembra di assistere a un fumettone televisivo, pieno com'è di tempi morti e trapassi "telefonati", sostenuto oltretutto da un'incomprensibile freddezza anche quando sarebbe stato auspicabile un maggior coinvolgimento emotivo (cfr. la visita di Micheal ai campi di sterminio nazista). Insomma, è davvero indifendibile e stupisce che una storia così didascalica e lugubremente compiaciuta, così gratuitamente ricattatoria possa piacere agli spettatori. Peccato, però, perchè la descrizione dell'ambiente universitario (efficace il cameo di Bruno Ganz nei panni del professore) e certi smarrimenti "di coscienza" di Micheal "ragazzo" (un attore da tenere d'occhio) avrebbero meritato un'opera più incisiva e meno prolissa
emans 03/01/2010 18:07:28 » Rispondi finalmente qualcuno che la pensa come me!
kubrickforever 02/03/2009 09:55:36 » Rispondi avevo sentito che più che il pubblico aveva convinto la critica. Strano che salvi poco o nulla. L'hai trovato noioso a quanto pare, o sbaglio?
edo88 02/03/2009 13:02:43 » Rispondi Mmm no, a me pare sia il contrario. La critica l'ha stroncato, il pubblico "medio" che non ci vede i difetti lo apprezza.
maremare 03/03/2009 01:07:49 » Rispondi Caro edo, io posso passare sopra a chi da più di 6 a quella minchiata di Benjamin Button, a chi stronca tutti i film di Van Sant a prescindere, a chi esalta ogni st.ronzata che fa Ozeptek. Ma il discorso della critica e del pubblico medio lascialo perdere. IO SONO LA CRITICA e dico che questo film è incompiuto, ma non merita certo meno di 7. Così come me, SONO LA CRITICA tutti gli utenti inseriti nella mia lista 'Amici' su FS. Con la Critica a volte ci si può trovare in disaccordo, ma la si stima. Gli spettatori 'medi' sono quelli che fanno i discorsi come i tuoi.
edo88 03/03/2009 14:03:39 » Rispondi Scusa qual è il problema?? Ho detto qualcosa di oltraggioso?
Per me la critica e il pubblico medio non sono quello che dici te. Con critica io intendo Rotten Tomatoes, Metacritic e altri siti di cinema. Per pubblico intendo la gente che va al cinema, che si divide poi tra quelli che sanno quello che vanno a vedere e quelli che invece vogliono solo intrattenimento. Per quello ho detto ' pubblico "medio" '. Ma era comunque un modo per dire "la maggior parte di quelli che vanno al cinema". Ed è per questo che ho detto che la critica l'ha stroncato (che poi è una stroncatura relativa, ma va beh) mentre il pubblico medio no. O non è così? Come dovevo dirlo altrimenti?
E ho forse detto che non ci si può trovare in disaccordo con la critica e che non la si deve stimare?
Poi cosa centra il discorso Benjamin Button e Van Sant? Non sono sempre gusti quelli?
Infine, tu sei la critica per te stesso. Per me no, così come io non lo sono per altra gente (ma neanche per me stesso). E ti ho forse detto che hai scritto qualche cag@ta su questo film?
Per favore illuminami perché non mi aspettavo questo attacco.
maremare 03/03/2009 17:56:32 » Rispondi edo calmati, non mi sono inc.azzato. ed è inutile che ti attacchi sugli specchi, quello che hai scritto è più sopra. ho fatto un discorso concettuale molto articolato che forse un giorno capirai. ciao
kowalsky 03/03/2009 23:20:58 » Rispondi Il tema sulla critica meriterebbe un discorso a parte infinitamente ampio... se parliamo solo dei giornalisti di settore vediamo che non sono quasi mai d'accordo e a volte per ragioni anche demagogiche
edo88 03/03/2009 21:19:48 » Rispondi Se te ne fega così poco allora ci rinuncio e ti saluto pure io; certo che potevi almeno tentare di rispondermi.
Ma almeno la prossima volta non riprendermi per cose che non ho detto come fossi il primo ragazzino che passa; al massimo chiedimi spiegazioni, perché può darsi che abbia usato parole sbagliate.
maremare 04/03/2009 00:32:52 » Rispondi edo edo edo! il pubblico 'medio' che intendi tu è quello che va a vedere i film di vanzina ed ogni blockbuster americano; si fa due p.alle come un melone con un film come questo, trovandoci molti più difetti del buon kow. su almeno questo è un film che fa riflettere, molto di più di una minchiata come 'sette anime' o 'BB'. ha solo il difetto di non durare mezzora in più, vista la mole di problematiche sviluppate..
..e poi della figlia mora ne vogliamo parlare? che c'azzecca? lui non s'era trombato la bionda? :) baciuzz
edo88 05/03/2009 02:04:25 » Rispondi Beh ti ringrazio della risposta. Avrò usato il termine sbagliato, e infatti certamente non intendevo dire "pubblico che va a vedere i film di vanzina ed ogni blockbuster americano", ma altro.
kowalsky 05/03/2009 20:57:46 » Rispondi Ma scusa Maurizio, stai sbagliando: qui non si giudica un film dal suo potenziale commerciale o meno... esistono film commerciali di grande levatura e film d'elite che sono delle assolute m.i.n.c.h.i.a.t.e.... questo poi sta giusto nel mezzo: mi sembra che abbia parecchie marchette con il cinema commerciale, nonostante si travesta da film d'autore... oltretutto non c'è emozione, tutto è appiattito da un modo francamente risibile di parlare di argomenti tanto dolorosi... forse mostrare 10 volte le chiappe di un bel ragazzino non è un modo per acquistare gli spettatori ( o le spettatrici ehm)? Cmq. almeno quelle immagini le ho gradite assai
maremare 06/03/2009 00:50:53 » Rispondi basta, ci rinuncio anche con te
azz.. scopro ora che il tasto del numero 'due' non mi funziona..ghghg
Parsifal 02/03/2009 23:50:02 » Rispondi E' troppo poco ... rimane un film che affronta la tematica del dopo guerra e dei pochi processi eseguiti sui migliaia di responsabili di medio basso livello. Accenna alla critica introspettiva dei giovani studenti tedeschi che accusavano i propri padri del silenzioso assenso che ha portato la Germania a dover fare i conti per sempre con questo lugubre passato. Per il resto ti apprezzo sempre e leggo spesso i tuoi commenti.
jack_torrence 19/11/2009 14:37:23 » Rispondi Ti apprezzo molto e leggo sempre con grande interesse i tuoi commenti. E fInora, nei commenti che mi è capitato di leggere, mi sono trovato quasi sempre d'accordo con te! Anche se in parte comprendo le critiche che sollevi a questo film, ritengo che tu sia stato troppo severo. E'un film commerciale, è un film hollywoodiano, è un film però che rovescia l'abituale assunto che "l'olocausto non si tocca" e lo fa assolutamente non per un (imperdonabile) partito preso revisionista (che sarebbe moralmente aberrante), quanto per osservare la Storia dal punto di vista, troppo spesso dimenticato e nel caso dell'olocausto addirittura rimosso, di chi è stato e sarà sempre, socialmente, vittima calpestata da tutte le parti. E' un film che fa molto riflettere... merita.