Chiudi finestraTHE READER - A VOCE ALTA regia di Stephen Daldry
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Parsifal 
8½ / 10 02/03/2009 23:41:29 » RispondiFinalmente un film che parla della coscienza dei carnefici.
Scopriamo che sono anche persone comuni non necessariamente cattive ma semplicemente prive degli strumenti necessari per distinguere la moralita' del giusto ,dallo sbagliato....si riducono a obliteratori della legge in vigore (infatti la protagonista verra' riciclata dall'azienda dei tram).
Ossia la cultura aiuta anche a sviluppare una sensibilita' umana che la protagonista anche nel finale fatica a provare.
La Winslet forse non deve neanche troppo faticare per recitare questo ruolo che le calza a pennello anche per la sua mimica.....
David Cross forse e' anche superiore a lei....la sceneggiatura funziona manca ogni tanto di ritmo e forse le scene iniziali soft-core non aggungono molto al film e sono un po' ripetitive soprattutto nulla che racconti della Germania divisa degli anni 50-60 che avrebbe contestualizzato meglio gli anni dell' occultamento delle responsabilita'.
Speriamo ne vengano girati altri relativi alla presa di coscienza da parte tedesca.Comunque consigliatissimo.
edo88 03/03/2009 00:34:05 » Rispondi"David Cross forse e' anche superiore a lei..."
Bene, 10 Ave Maria e a letto senza cena.
SPOILERParsifal 03/03/2009 00:47:23 » RispondiEdo 88....io sarei il pubblico medio visto che l'ho apprezzato ....lo considero ovviamente un complimento ....(risposta tua a Kowalski)
vero?!!!
edo88 03/03/2009 13:24:50 » RispondiMa l'ho apprezzato anche io.
Quello che volevo dire con "pubblico medio ecc." è che la maggior parte della gente che va a vedere questo film al cinema (che non corrisponde per forza alla maggior parte della gente che lo vota qui) non nota i vari difetti che in realtà questo film ha, e quindi lo sopravvaluta un po'.
Si potrebbe fare questo discorso per ogni film, ma per The Reader ho notato che calza a pennello.
E sono anche io, in parte, "pubblico medio".
asprakina 05/03/2009 14:08:55 » Rispondiil "pubblico medio" di cui parli magari non vede i difetti ma non coglie neanche le sfumature, non si interroga più di tanto sui personaggi, le scelte che fanno o sulle tematiche meno evidenti.
Quindi le due cose si pareggiano.
ma sarà così ignorante il pubblico medio?