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THE SKY CRAWLERS regia di Mamoru Oshii

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8 / 10  01/04/2009 23:41:18 » Rispondi
“A cosa serve diventare adulti, se potremmo morire domani ?”

Tratto dalla serie di romanzi omonimi di Mori Hiroshi, The Sky Crawlers è un film di straordinario impatto emotivo e mentale. Una di quelle pellicole che scombussolano e inducono ad una "riflessione superiore".
Mamoru Oshii ritorna alla grande regalandoci un'ennesima perla. Tanto bella quanto pervasa da una profonda negatività.
La pellicola è di una disperazione incredibile, dominata per tutta la sua durata da un male di vivere costante.
Oshii analizza il concetto di guerra non come una malattia mondiale ma come necessità sociale finalizzata a rendere consapevole l'umanità della propria esistenza. Da qui, poiché elemento necessario, il conflitto è svolto solo ed esclusivamente nei cieli tra il candore delle nuvole al fine di evitare vittime terrestri. Gli unici a perire sono i Kildren eterni adolescenti programmati per morire in guerra. Privi di ricordi, di passioni, di desideri, di speranze o qualsivoglia progetto: il solo unico fine è volare e uccidere fino a quando a loro volta moriranno mantenendo una guerra ciclica che non finirà mai proprio perché fondamentale per l'umanità.
Una riflessione veramente angosciante di Oshii che confeziona questa pellicola tecnicamente superlativa, con dialoghi eccellenti e profondi ma che pecca di un'eccessiva lentezza in alcuni suoi punti. Forse un poco più più ritmo avrebbe innalzato questa opera a capolavoro. Ma probabilmente la lentezza è finalizzata a lasciare il tempo allo spettatore di metabolizzare e comprendere al meglio il pensiero dell'artista giapponese.
Quindi grandioso ritorno, non per tutti ma solo per coloro che vogliono dedicare una serata alla complessa riflessione sull'esistenza.