Ciaby 10 / 10 09/06/2009 14:46:58 » Rispondi In linea con la produzione surrealista più estrema, questo grottesco susseguirsi di immagini francesi è destinato ad essere un vero e proprio culto. La trama esiste ed è solo suggerita, ma lo spettatore è come rapito dalla sperimentazioni da diventare incosciente di quanto avviene sullo schermo.
Non si ama il film per la sua logica, ma per la sua creatività: un film che rompe gli schemi dell'arte, distruggendo qualsiasi regola non scritta del cinema. Dove sonoro e immagine sono indipendenti l'uno dall'altro e dove un pennarello può distruggere ogni prerequisito, ogni regola, ogni fotogramma.
"Nel cinema, la foto m'infastidisce", proclama Isou/Daniel, "La foto è ormai troppo banale! Tutte le combinazioni di ripresa, di chiaroscuro, di sovrapposizione, di sfumatura praticate dimostrano che bisogna andar più lontano, superare la foto. Bisogna aggredire la pellicola".
"Pugni in faccia al cinema agonizzante"
La fotografia viene aggredita, ltre che con sfregi e cancellature, con la banalizzazione (uso di spezzoni di cinegiornali, di pellicola vergine ecc.) combinata con la dissociazione fra banda visiva e sonora.
Ancora, oggi, guardandolo non si riesce ad essere consapevoli di quanto si è visto.
PREFERISCO FERIRE I VOSTRI OCCHI PIUTTOSTO CHE LASCIARLI INDIFFERENTI