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PARANORMAL ACTIVITY regia di Oren Peli

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JOKER1926     6½ / 10  10/03/2010 20:25:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In una speciale classifica dei film più pubblicizzati di sempre sicuramente non è indifferente la fantomatica posizione di "Paranormal activity" che, come fatto capire, andrebbe ad occupare posizioni predominanti.

E insomma bisogna, almeno parzialmente, riconoscere la riuscita (innanzitutto cinematografica) di questo film girato interamente in digitale e con spese modestissime, infatti i ricavi , ed è giusto parlare di riuscita, di impresa perché i soldi arrivati nelle tasche della regia sono infiniti sbancando in America e riuscendo poi in modo del tutto consequenziale e scontato ad incassare grosse quantità di denaro anche in Italia.

"Paranormal activity" è congegnato con l' intento di esalare paura, l'obbiettivo cardine di Oren Peli è quello di terrorizzare la massa o perlomeno di mantenere sempre accesa quella fatidica "fiammella" di tensione che, parliamoci chiaro, dall'inizio alla fine è bene o male presente in questo prodotto americano nonostante la totale mancanza di una seria e compatta narrazione, insomma il demone e tutto il "soprannaturale" e buttato nel film con una disarmante superficialità quindi davvero inconsistenti i passaggi ove si tratta, si parla del fenomeno, apprezzabile comunque la seduta del veggente a inizio film.
La pellicola incentrata per la maggior parte del tempo solo sui due ragazzi riesce lo stesso a non annoiare, ovviamente gioca a favore la breve durata di essa ma lode alla regia che riesce ad amalgamare il più delle volte episodi diversi, magari ripetitivi ma colmi di tensione.
Ed è proprio questo elemento a rendere "Paranormal activity" un super valido "mezzo" di paura, e quindi, come recitava la pubblicità l' "Esorcista" dei nostri giorni non per la storia, i trucchi, la musica e gli attori ma per il "danno" procurato ovvero quello di tenere alto il pathos e l'attenzione di un pubblico soggiogato inesorabilmente da un finale strambo ma il Cinema è anche finzione.