Ciaby 7½ / 10 14/04/2010 21:14:30 » Rispondi Finalmente disponibile con sottotitoli anglofoni, "Goth: Love Of Death". Io, avendo amato il manga a cui si ispira, non ho esitato a prendere visione di questo film, sperando che avesse potuto ritrasmettere quell'angoscia tipica del manga (a sua volta ispirato da un romanzo, purtroppo non tradotto e distribuito in Italia) e, posso dire che il risultato, seppur non eccelso, è decisamente sopra la media di molti altri thriller usciti di recente.
Diretto da un regista sconosciuto, ma non per questo esordiente (navigando sulla sua pagina imdb si possono trovare tonnellate di film indipendenti rari o introvabili), che qui già dimostra uno stile compiuto, raffinato e volutamente freddo e distante (come si presentava, d'altronde, anche la versione a fumetti).
Diciamo subito che, "Goth" è un film lento, molto lento, di quella lentezza tipica di certo cinema orientale che mai fa cadere nella noia, ma che ipnotizza e che ancora alla poltrona lo spettatore, avvinghiato da un clima di angoscia e, possiede addirittura dei pregi rispetto al fumetto. Innanzitutto, ci vuole un plauso per Takahashi che ha eliminato uno dei maggiori difetti del manga, ovvero dividere le varie storie e compierle subito, per lasciare lo spazio a quella successiva, concludendo così i vari misteri troppo velocemente e in modo spesso poco verosimile. Takahashi, invece, anche ai fini della suspense, intreccia tra loro le storie (non tutte, però...infatti, l'attenzione è più rivolta al killer che taglia le mani e al barista psicopatico, oltre che -ovviamente- al trauma passato di Yoru) che componevano il manga, compreso il passato di Yoru presentato a flash e che ,quindi, prevede un colpo di scena: già conosciuto per chi ha letto il manga, ma assai spiazzante per chi si è avvicinato al film completamente vergine da ogni conoscenza della storia.
Ne esce un film che ha la potenza anche nel personaggio maschile (interpretato da un attore monofaccia e perso tra i suoi pensieri), irritante nel manga, qui finalmente profondo psicologicamente, diviso tra un'aurea gelida e un animo caldo che fatica a uscire, ma che esiste. Lei (bellissima), al contrario, è meno tratteggiata con precisione, rispetto alla profondissima descrizione psicologica del personaggio nel fumetto, ma è comunque convincente e magnetica.
Il film, però, presenta anche un difetto enorme, ovvero il rifiuto totale di osare, il più grande pregio del manga, sempre in grado di mostrarti momenti di grande pathos per poi gettarti in faccia il delirio sanguinolento (indelebile il terrore gettato da quel corpo femminile trovato davanti ad un albero, agghindato come un albero di natale, come disgustosa poesia -scena purtroppo assente qui (forse per motivi di budget) -) senza lasciarti scampo. Takahashi preferisce, invece, un'atmosfera più eterea, dilatata e raggiunge , comunque, picchi assoluti (bellissima la scena con Yoru distesa nell'acqua, che si colora di blu e rosso) e raggelanti (le miriade di scene in cui Yoru e distesa a terra, il sogno di Yoru con la corda rossa).
"Goth" è un film riuscito, poco sfacciato rispetto al manga, ma decisamente riuscito, che, nonostante qualche dilatazione di troppo (moltissime scene fisse dal fascino autoriale) e un ritmo incredibilmente lento, si rivela un ottimo film di intrattenimento, che conserva anche un colpo di coda: un finale che stringe il cuore e lascia una lacrima sospesa, per poi rigettarti nel panico.