caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ANOTHER YEAR regia di Mike Leigh

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
jack_torrence     9 / 10  14/02/2011 01:25:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
(Quasi) un film di vampiri.

Colpisce quanto sia (specie a una prima visione) intravvedere in questo film di Leigh la sua caratteristica prima: essere una riflessione su "EMARGINAZIONE" e "ACCOGLIENZA" nei contesti sociali.
Una riflessione sull'IPOCRISIA con cui chi "sta bene" tollera (dunque non è solidale) con chi sta meno bene.
E' un tema che Leigh sviscera mirabilmente lungo tutto il film, da capo a coda (letteralmente: significativo il "prologo" quanto l'epilogo).

Sicuramente Leigh è un umanista, ma è anche sornione e lascia a noi spettatori renderci conto di quello che ci viene (di)mostrato nel suo film, e di quanto ciò che viene rappresentato rappresenti anche noi.
Leigh ha la virtù di non urlare i suoi argomenti, anzi li dissimula e quasi li mimetizza, mettendo in risalto altro. Ma dagli interstizi della narrazione, una volta afferrato il senso, questo emerge in modo ben altrimenti potente.


Per dettagli,

Vedi Recensione

"Another year" fa venire in mente la ferocia dissimulata dall'ironia del grande Rohmer; ma soprattutto è tanto affine alla narrativa di Carver (a questo riguardo proprio il "non spiegato" riguardo all' "angry young man" dell'episodio "inverno" sembra uscito direttamente da una short story del grande scrittore americano, sguardo lucido su una realtà registrata in punta di penna, senza aggettivi, spiegazioni o psicologismi).