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THE WARD - IL REPARTO regia di John Carpenter

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trickortreat     7½ / 10  04/04/2011 17:51:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da accanito lettore di recensioni quale sono, mi sono fatto una bella scorpacciata di opinioni altrui prima di vedere io stesso il film, trovando spesso pareri discostanti tra loro, com'è giusto che sia, senza riuscire a farmi, però, un'idea precisa di come fosse realmente la pellicola. Dopo due giorni di attesa dal 1 aprile finalmente sono riuscito a vedere "John Carpenter's The Ward", secondo alcuni il ritorno (ma quando mai se n'era andato?) del grande maestro del terrore, una pausa durata 7 lunghi anni intervallata da due episodi di Masters of Horror.

Tornando a noi, The Ward racconta la storia di Kristen, una giovane e bella ragazza che viene condotta in un manicomio dopo aver appiccato il fuoco ad una fattoria. Imbottita di calmanti, la povera Kristen non ricorda nulla degli avvenimenti accaduti prima del suo internamento e fa amicizia con le altre pazienti, dalle quali apprende però che qualcosa di sovrannaturale si aggira di notte per i corridoi dell'ospedale.

Semplice, per alcuni banalotta ma non priva di spunti interessanti la sceneggiatura scritta dai fratelli Rasmussen, forse non all'altezza del John che fu, ma comunque abbastanza dignitosa per il nostro regista americano, che a differenza di altri suoi colleghi finiti nel pozzo di Sadako, è riuscito a riemergere egregiamente, confezionando un prodotto molto valido, soprattutto dal punto di vista estetico. Dopo un antefatto efficace, veniamo a conoscenza di Kristen, piromane in erba colta in flagrante mentre appicca un incendio ad una vecchia fattoria. Braccata dalla polizia, viene condotta nell'ospedale psichiatrico di Chamberlain ed internata nel Reparto. L'arrivo alla struttura è eccezionale e la mano di un veterano dell'orrore si vede dal primo fotogramma. L'atmosfera è tesa, tesa come l'equilibrio delle altre pazienti. La vicenda procede, sempre con l'eleganza con la quale ci ha abituato Carpenter, tra continui battibecchi e deliri delle altre ragazze, venendo pian piano a conoscenza dei vari tasselli necessari per il completamento di questo puzzle non troppo complesso ma comunque affascinante: al calare delle tenebre un'inquietante figura femminile si aggira per i lugubri corridoi del reparto, ma chi sarà mai? I fatti peggiorano quando le ragazze iniziano a sparire una ad'una: il conto alla rovescia è iniziato e Kristen dovrà cercare di fuggire prima che arrivi il suo turno.

Mi domando sempre più frequentemente se essere considerato uno dei maestri dell'orrore sia diventata una sorta di limitazione. Mi spiego: The Ward non sarà il miglior horror di Carpenter, non sarà nemmeno il miglior horror degli ultimi anni, ma è davvero da bocciare? Non credo proprio, perche con un budget molto limitato e una sceneggiatura non sua è riuscito lo stesso a realizzare una bellissima storia dell'orrore, non priva di difetti, ma lontana dall'essere riposta nel dimenticatoio. John si sente in grado di utilizzare i tipici clichè del genere, come l'incessante temporale, e, avvalendosi di ottime interpreti, dimostra ancora una volta di avere la situazione sotto controllo. Con un colpo di scena dopo l'altro e le improvvise apparizioni Carpenter non ci lascia un minuto di pace, consapevole di averci in pugno. Una nota di merito va al duo Berger-Nicotero, il quale ha dato vita (finalmente) ad un fantasma diverso dal solito, più fisico che evanescente, tremendamente spietato e sadico; per non parlare degli omicidi, realizzati ottimamente (mi sono commosso ad ogni uccisione, da quanto belle erano).

Ma allora cos'è che stona? Come già detto, la sceneggiatura non brilla certo per originalità, e il finale, seppur non prevedibilissimo, è palesemente scopiazzato dal altri film del genere. Ma per fortuna che c'è Carpenter allora! Incalzante, non dà tregua il lungometraggio del maestro, e spero vivamente che ci possa ancora deliziare con altre fiabe dell'orrore, magari sue, la prossima volta!