barone_rosso 4 / 10 26/04/2011 22:03:34 » Rispondi Resistendo alla forte sonnolenza che provoca questo film, sono riuscito a vederlo fino alla fine, nonostante la sala non aiutasse con il continuo sbadigliare dei vicini.
- Il film è confezionato egregiamente, sotto l'aspetto tecnico, attori bravissimi, fotografia e tutto il resto, niente da dire.
- La trama è ricilatissima, il riferimento ovvio è The Island. Alcuni dicono che non c'entra nulla, invece alla base sono il perfetto clone l'una dell'altra, con la differenza che mentre The Island è un film di fantascienza e come tale punta su effetti speciali, esplosioni e inseguimenti, Non Lasciarmi ricalca lo stesso identico tema da un punto di vista puramente drammatico. Ma questo in sè non sarebbe un problema, ci sono tanti film che ricalcano trame già viste e riviste portando pero' a ottimi risultati.
- La trama, anche se riciclata, NON STA IN PIEDI. C'è poco da fare, o si sono "dimenticati" di informare lo spettatore con un po' di elementi necessari, altrimenti non spiega perchè questi ragazzi vivano come delle amebe prive di libero arbitrio e dediti all'autocommiserazione. The Island non puntava certo sull'aspetto psicologico, ma è molto piu' credibile che in un caso simile vinca l'istinto di autoconservazione dell'uomo piuttosto che l'introspezione e i sentimenti. Tanto più che i giovani in questione sono intelligenti, acculturati e in contatto col mondo esterno. Eppure vivono il loro destino in modo assolutamente naturale, come se fossero in un mondo parallelo staccato da quello reale. Questo volevano dire gli autori? Se è così, forse era meglio dare qualche elemento in più piuttosto che lasciare quest'impressione di buco narrativo. L'urlo finale del ragazzo serve ben a poco visto tutto il resto, anzi stona addirittura nella trama surreale.
- Il finale è completamente insulso. "Madame" o chi per essa che dice che lo scopo dei loro esperimenti era dimostrare che anche i cloni hanno un'anima? Ma cosa va farneticando? Un clone non è altro che un essere vivente indipendente dall'originale, nato e cresciuto autonomamente, con la differenza che contiene lo stesso codice genetico. Perchè mai non dovrebbe essere considerato un uomo a tutti gli effetti? Dolly sarà stata un clone, ma sempre una pecora era. Si può discutere se è etico o meno clonare un uomo, se sia etico clonarlo a scopo terapeutico, ma credo non siano mai sorti dubbi sul considerare il clone una persona a tutti gli effetti. Tanto più che nel film i cloni erano liberi di avere una vita propria fino al momento dell'espianto.
- Per concludere: perchè mai gli espianti avvengono in 3-4 fasi? Perchè si tolgono gli organi un pezzo alla volta? Perchè lo si fa indipendetemente dalle necessità dell'originale? Perchè casualmente i primi organi tolti sono sempre non vitali (non capita mai che serva un cuore subito, si inizia sempre dai reni)? Si aspetta sempre che i cloni diventino grandi prima di toglierli? Non potrebbe servire un organo anche da bambini? Anche questo non viene spiegato, insieme a molte altre cose... Sembra quasi che la donazione degli organi sia solo una scusa mal realizzata per parlare semplicemente di vite la cui fine è programmata... A quel punto ci potevano essere altre mille scuse buone per lo stesso scopo... E magari anche migliori sotto l'aspetto tecnico.
forzalube 27/04/2011 06:06:51 » Rispondi 1.Già con questi complimenti è un po' difficile dare 4, ma vabbeh, passiamo alle contestazioni.
2.La sceneggiatura del film è derivata da un romanzo omonimo, uscito in libreria prima dell'uscita in sala di "The Island". A parte è fatto che è dichiaratamente una sceneggiatura non originale (come per altro buona parte dei film in sala) l'accusa che abbia copiato da The Island non sta minimamente in piedi.
3.Forse perché hanno al braccio una sorta di braccialetto elettronico tipo chi sta agli arresti domiciliari? Forse perché dal resto della società non sono nemmeno considerati umani e quindi non hanno alternative? Forse perché l'educazione ricevuta è stata talmente condizionante che non riescono a spingersi più in là dello sperare in un rinvio o di urlare il loro dolore? E' vero che il film non spiega i dettagli (e non so il libro), ma il film genera una maggiore inquietudine proprio perché non hanno la reazione istintiva che dici tu.
4.Ma è proprio questo uno dei temi del film: una parte di umanità che non riconosce l'umanità di altri uomini. Tra l'altro nella storia è già successo. E non mi pare proprio che siano liberi i cloni. Rinchiusi dall'infanzia nelle mura di una scuola e poi in libertà vigilata e praticamente sempre a contatto solo con dei loro simili. Bah, se questa è libertà allora c'era libertà anche durante l'apartheid in Sudafrica.
5.Perché creare una persona per 1 solo organo è un po' uno spreco, no? Perché se togli più pezzi assieme ci sono meno margini di recupero o perché dipende dalla necessità del momento. Perché se togli organi vitali subito poi non lo puoi riutilizzare e cmq non tutti fanno più di 1 donazione. E' molto meno probabile che a dei bambini serva un pezzo di ricambio per usura. Non si dice che non si muoia per incidente o che tutte le malattie sono curate.
E cmq sì, molte cose sono lasciate alla fantasia dello spettatore per concentarsi su altri aspetti, ma non è che per questo la trama non sta in piedi.
barone_rosso 27/04/2011 20:21:48 » Rispondi 3) Sul discorso braccialetto elettronico non condivido. Il film è ambientato in una realtà parallela ma allineata con la nostra in termini di evoluzione tecnologica. Tenere sotto controllo una persona 24h su 24 senza il rischio di perderla è complessissimo al giorno d'oggi, figuriamoci 20 o 30 anni fa, ovvero il periodo in cui il film è ambientato inizialmente. Negli anni '70 '80 l'unico modo plausibile per evitare la fuga era quello di tenere sotto chiave (in questo senso The Island ad esempio era più realistico, anche se ambientato nel futuro!).
4) Il fatto che gli altri uomini non riconoscano l'umanità dei cloni non mi sembra un modo per giustificare gli eventi dell'intero film. Non si sta parlando di una civiltà aliena dalla cultura ed evoluzione ignota, si parla di esseri umani in una realtà simile alla nostra, in un mondo come il nostro è abbastanza poco plausibile che gli eventi possano andare con la leggerezza e naturalezza descritta nel film. Ripeto, fossero segregati sotto chiave senza possibiltà di vedere il mondo, il discorso sarebbe diverso. Non mi pare che nei campi di concentramento nazisti i bambini venissero fatti uscire a giocare "tanto poi tornano...".
5. E come spieghi che allora tutti iniziano il ciclo di espianto intorno alla maggiore età? Tutti gli "originali" hanno bisogno di un organo di ricambio a partire esattamente da 18 anni dalla nascita del loro clone?
Laisa 28/04/2011 03:51:36 » Rispondi anche a me non sembra un deterrente efficace il braccialetto... dopotutto uno si può sempre tagliare una mano e buonanotte, se proprio non riesce a manometterlo... (127 docet)
PIERLUIGI T. 27/04/2011 18:14:25 » Rispondi Domandona per tutti; se veramente voi vedete questo film come il "clone" di The Island(cosa che personalmente non condivido in nessun modo) cosa rappresenta secondo voi la barca arenata in prossimità del mare che è presente nella parte finale del film? Grazie e perdonate la mia intromissione.
Laisa 24/09/2011 18:27:24 » Rispondi la metaforica rappresentazione dell'esistenza umana
davvero mi sono sentito preso in giro quando il regista ha "buttato là" frasi del tipo "Tizo ha completato il ciclo" (???), "Tizio è alla prima donazione", "Caio è alla seconda donazione"... ma donazione.... DE CHE??? come si dice a... Treviso??? :-)
anche la storiella della storia d'amore che "frena" il processo degenerativo non si regge in alcun modo, sembra messa lì solo per regalare un piccolo barlume di speranza...
eppoi perchè questi cloni melliflui e rassegnati si trascinano stancamente verso il compimento del disegno che la società ha previsto per loro??? qual'è la cosa che, tutto sommato, li tiene calmi, non li fa ribellare all' "ordine precostituito"??? che gli somministrassero del... brumuro? boh??? manco i... kamikaze sono così "dediti" alla causa!
eppure anche l'ammaliante clone della Johansonn nel noto The Island non faceva altro che tentare di ribellarsi al triste destino, una volta compreso l'inghippo!
Credo che il 99% delle persone reagirebbe così, tentando di ribellarsi al destino imposto... Poi l'idealista c'è sempre, ma è un'eccezione. Invece in questo film sono tutti dei robot che si muovono come in preda a una specie di trance verso la loro sorte
Ci sono molti che terminano il ciclo al primo trapianto... Lo dicono chiaro e tondo nel film... ma come sempre tu non ci hai capito una mazza. Chissà perché ogni volta vieni a commentare film per fare queste figure.
barone_rosso 27/04/2011 09:40:49 » Rispondi Ma tu a parte scassare la m inchia a tutti quelli che ti capitano a tiro, fai anche altro nella vita?
kossarr 29/04/2011 15:43:43 » Rispondi No, scasso solo le persone inferiori.
barone_rosso 29/04/2011 16:37:31 » Rispondi Mmmmh....il 99% di quelli che danno voti diversi dai tuoi, sei molto in alto quindi per scassare così tanta gente...