Questi, gli elementi di Melancholia che mi hanno convinto a considerarlo a pochi passi dal capolavoro:
- il prologo: spiazzante per la sua bellezza estetica e l'uso magistrale del ralenti. Da qui scaturisce una fascinosa inquietudine, premonitrice del tragico finale, che carica la molla dell'attenzione per le due ore a seguire (personalmente non mi sono mai annoiato);
- l'uso della camera a mano: congeniale e appropriato per trasmettere tensione, dinamismo e realismo, a sostegno del presagio apocalittico;
- la fotografia: sublime e avvolgente, dai contrasti di luce forti e coerenti col tema;
- lo scardinamento del microcosmo familiare dal resto del mondo (e dall'action sterile e standardizzata dei disaster movie): il dramma è totalmente intimo e poco importa dove ci troviamo e cosa succede "fuori" da questo microcosmo;
- la donna al centro: dispensatrice di vita, affronta a viso aperto la morte, con un inaspettato e liberatorio coraggio (Justine) o una forza dirompente di umana autoconservazione (Claire). L'uomo resta vittima di un'ingenuità o di una meschina vigliaccheria.
Il 2011 è stato anche l'anno di The tree of life, spesso menzionato come termine di confronto con Melancholia. Sinceramente, per quanto entrambi criticati per l'eccessivo estetismo fine a se stesso, il film di Lars von Trier, pur nel medesimo autocompiacimento (però molto meno enfatizzato), mantiene una linearità di tempo e un finale leggibili a tutti e questo è, senza dubbio, un merito.
Terry Malloy 13/12/2011 14:25:21 » Rispondi GRANDISSIMO! non credevo ti sarebbe piaciuto!
Niko.g 13/12/2011 23:56:08 » Rispondi Sì... questo nichilismo, questo dolore di melancholia, mi è sembrato quasi terapeutico, al limite costruttivo più che distruttivo. Forse un paradosso alla von Trier…
KOMMANDOARDITI 11/12/2011 19:03:21 » Rispondi Bel commento sintetico e preciso. Riguardo il parallelismo col film di Malick, valido più a livello di scelte estetiche che per altro, devo dire di aver preferito di pochissimo THE TREE OF LIFE, opera che si fa portavoce di un discorso assai più complesso e stratificato di quello di Trier.
Adesso però aspettto un tuo commento su ANOTHER EARTH ;)
Niko.g 11/12/2011 21:01:22 » Rispondi Grazie, Another Earth lo vedrò sicuramente, mi incuriosisce in particolare la sua apertura alla fantascienza...