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OMBRE DAL PASSATO regia di Masayuki Ochiai

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Jolly Roger     7 / 10  18/03/2012 18:21:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I fantasmi in realtà esistono e io ci credo ;-)
Naturalmente non quelli che svolazzano dentro un lenzuolo. Non quelli fatti da ectoplasma.
I fantasmi che esistono sono quelli del nostro subconscio. Quelli che, a volte, albergano nei nostri sogni, come se sbucassero da una realtà parallela o forse da un passato che abbiamo dimenticato o scelto di rimuovere. Ogni tanto, come aspiranti Freddy Krueger, escono dai nostri sogni e ci circondano anche da svegli, a volte per terrorizzarci, oppure semplicemente per illuderci di poter colorare una realtà dai toni spesso insostenibilmente grigi.

Come quando senti uno scricchiolio di troppo nel buio, ma non è niente, o ti sembra di sentire dei passi in giardino, ma non c'è nessuno, oppure quando in una folla di mille persone ti sembra di riconoscere il grugno di quel vecchio tuo professore che ti faceva paura, ma per fortuna non è lui, o quando in quella stessa folla ti sembra di scorgere all'improvviso il viso del tuo primo amore, ma purtroppo non è lei.
O quando ti immagini che effetto che avrà fatto una lettera che hai spedito, e ti sembra quasi di vedere nei tuoi occhi la gioia della persona che la legge, oppure quando ti senti talmente vicino a qualcuno che in quel momento stà soffrendo, da sentire il suo dolore e vedere il nero che si chiude attorno a te, che ti penetra dentro e ti impedisce di respirare. O quando guardi una stella nel cielo, e ci vedi il viso di qualcuno che non c'è più, e hai la sensazione che ti stia proteggendo e stia sorridendoti.

Sappiamo che non è così :-(
Ma non dobbiamo per forza ucciderli questi fantasmi. Così, forse, prima che spariscano, riusciremo a capire quello che ci vogliono dire.
E forse potremmo riuscire ad apprezzare un po' di più questo Shutter, film in cui il vero fantasma, nella sostanza, è quell'ombra scura che proviene da un passato doloroso, ingiustamente nascosto, e che si proietta in avanti per adombrare la speranza, per alcuni ingenua e per altri colpevole, di una vita normale, da vivere come se nulla mai fosse accaduto.

Shutter è una ghost story in stile orientale, che ricrea ostinatamente situazioni di suspense e da salto sulla sedia, non sempre centrando questo obiettivo salvo in un paio di occasioni.
Se avessi a disposizione una sola parola col la quale definire questo film, direi GRADEVOLE.
Se dovessi cercare un difetto, direi... PREVEDIBILE.

Nel senso che chi ha visto un po' di horror, dopo un terzo di film ha già capito come va a finire. E anche il finale pesca un po' da altri film (Music Box, Gothika). E' quindi una ripetizione di cose già viste. Ma, come detto prima, è una ripetizione di cose "gradevoli" già viste. E una ripetizione di cose gradevoli non è necessariamente sgradevole per il solo fatto di essere una ripetizione...

A mia personale interpretazione,


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Insomma, non è Shutter un buon film?
Per me sì...nonostante sia, ad onor del vero, uno dei film meno originali e più scopiazzati che io abbia mai visto, non voglio punirlo con un voto basso.

Non lo consiglio a chi ama le ghost stories e ne ha viste molte, potrebbe essere infastidito da questa attitudine scopiazzatrice.
Lo consiglio invece tantissimo a chi di horror ne vede pochi e ha voglia di vederne uno assolutamente soft.
speXia  18/03/2012 19:18:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti consiglio vivamente l'originale thailandese! A confronto questo remake è una cacchetta! ;)
Jolly Roger  18/03/2012 22:16:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao ne sono convinto perchè di solito in generale gli originali sono meglio dei remake. Ed essendomi già piaciuto Shutter, immagino che l'originale lo gradirei davvero molto. Come si chiama l'originale? E c'è speranza di trovarlo in italiano o quantomeno in inglese?
speXia  19/03/2012 08:19:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si chiama anch'esso Shutter e (per fortuna) e uscito anche in Italia!