Blutarski 9 / 10 26/05/2012 16:16:30 » Rispondi Rivisto da poco forse con una maturità più giusta di quando ero ragazzino questo film è puro cinema, visione dell'insieme e costruzione di significato attraverso le immagini, restituisce la crudezza della vita che oscilla come un pendolo tra amore e odio, lotta costante per sopravvivere e paura di morire, è difficile comprimere il senso dell'esistenza umana in un film di 2 ore e 50 ma Malick ci ha provato, credo con ottimi risultati. Cos'altro è la vita se non un turbinio di corpi e carne, una costante salita di una collina la cui cima sembra irraggiungibile e più scaliamo più sembra lontana e dura? E poi ci sono i caduti, fratelli tutti figli dello stesso padre che urla di non fermarsi di lasciarli lungo il cammino e andare avanti, quelli che hanno la morte negli occhi con un realismo davvero impressionante; non credevo che mai un film mi avesse potuto dare queste sensazioni con questi giovani corpi che scalciano per non superare quella sottile linea, quel senso di limite costantemente presente nel nostro flusso di coscenza, la paura di morire e della follia che viene dopo.
Blutarski 20/10/2013 14:37:44 » Rispondi Edit: mi avrebbe!! Se mi leggerebbe la mia maestra delle elementari cosa dicesse mai per un tale uso dell'italiano canonico accademico così sgrammaticato, per giove!
Manu90 28/07/2012 22:21:38 » Rispondi E' un capolavoro infatti, conta che io l'ho visto tre volte di fila, una visione al giorno ahahahah Meraviglioso, non ci sono altre parole per descriverlo...
thohà 26/05/2012 20:58:00 » Rispondi Blut, per me è difficle conciliare un n film di guerra e poesia. Che ne pensi? E' 'unico, a mia memoria. :)))
Blutarski 27/05/2012 02:01:29 » Rispondi sono d'accordo con te carissima, sono stato toccato dentro da questo film mio nonno ha fatto la guerra e non ho mai capito fino in fondo cosa volesse dire e i pensieri che lo hanno tormentato fino alla sua morte, non c'è film sulla guerra che regga il confronto e che descriva i sentimenti umani in quelle situazioni come questo di Malick. Mio nonno è morto un paio di anni fa e solo in punto di morte è riuscito a confessare ai suoi figli che aveva ucciso un uomo e aveva tenuto dentro tutto questo per così tanto tempo senza dirlo a nessuno e aveva più o meno la mia età quando ciò avvenne. Ci sono cose che si capiscono solo crescendo. Assolutamente unico!
thohà 27/05/2012 13:58:46 » Rispondi Assolutamente d'accordo. La guerra è una cosa brutale, l'esperienza più orrenda che possa subire un uomo. Perché la subisce, è costretto a farla con decisioni di potere più potenti di lui. Ciò che attraversa la mente dei due protagonisti è impagabile.
Povero il tuo nonno, che peso per tutta la vita. Eppure il 'peso' dovrebbe essere nella coscienza di altri. Leggi lo spoiler. Io ci ho pianto.
"Questo grande male, da dove viene? Come ha fatto a contaminare il mondo? Da quale seme, da quale radice si è sviluppato? Chi è l'artefice di tutto queto? Chi ci sta uccidendo? Chi ci sta derubando della vita e della luce, prendendosi beffa di noi, mostrandoci quello che avremmo potuto conoscere? La nostra rovina è di sollievo alla terra? Aiuta l'erba a crescere, il sole a splendere? Questa ombra oscura cos'è? Tu hai mai attraversato questo buio?".
Blutarski 27/05/2012 16:33:53 » Rispondi la citazione è proprio azzeccata, penso che più o meno sia quello che passa per la mente di un ragazzino spaurito che non aveva la minima idea di quello che stava facendo e del perchè dovesse farlo, grazie per averla messa per iscritto, effettivamente è molto emozionante! Un abbraccio.