The Gaunt 7½ / 10 09/07/2012 19:00:09 » Rispondi Persi nella vaghezza di un paesaggio indefinito che offre ben poche coordinate, l'indagine della ricerca di un cadavere sepolto nella steppa anatolica fa emergere in realtà i sensi di colpa dei tre personaggi principali (il commissario, il procuratore e il dottore). Ad ogni tappa, ad ogni tentativo frustrato vengono alla luce piccoli tasselli della composizione del puzzle. Visivamente è un'opera interessante e piena di fascino specialmente nella parte notturna dalla resa ottimale e perfettamente funzionale al vagare senza meta di tutto il gruppo alla ricerca di una verità su loro stessi che in fondo non vogliono nemmeno scoprire, perchè in fondo non è nemmeno tanto sottinteso il significato prettamente politico di questo film sulla Turchia moderna, prigioniera di un passato violento e dall'incapacità di fare i conti con esso, usando la menzogna come strumento di rimozione delle proprie colpe, anche se la colpa è li davanti ai tuoi occhi.
Un'indisposizione di mezza estate (ma si può passare indenni autunno inverno e primavera e farsi fregare dal cambio di temperature di un luglio qualsiasi??), dunque, dicevo che la citata indisposizione da maledetto colpo di freddo mi ha tenuta lontana dalle sale cinematografiche questo weekend e che quindi, mio malgrado, non ho potuto verificarne gli effettivi impegno e lentezza (che poi se lo dici tu che lo è, ci posso ben credere). Mi sa che stavolta passo...
vai con le istruzioni! Che qui ci si vedrà chissà quando...
Jellybelly 13/07/2012 13:23:03 » Rispondi Occhio che se non sai cosa aspettarti dal buon Ceylan potresti trovarti davanti ad un film così lento da farti perdere la concezione del tempo...
The Gaunt 13/07/2012 13:58:32 » Rispondi Levami una curiosità: sei ancora rimasto, cito testualmente, "l'unico str0nzo a non essere andato a vedere Cesare deve morire"?