elio91 9 / 10 31/08/2012 11:21:13 » Rispondi Avverto che il commento contiene spoiler quindi se non avete visto ancora il film meglio non leggere per non rovinarsi nulla.
Un pò di considerazioni sparse.
Capisco chi critica la sceneggiatura, da parte mia l'ho apprezzata nel tentativo di rendere su vasta scala né più né meno che la trama del primo Batman Begins di cui questo è un seguito forse ancora più che del Cavaliere Oscuro di cui, giustamente, si sono tessute fin troppo le lodi. Ma chi si sorprende per qualcosa che ricalca il passato, o che risulta irrealistico forse si è fatto inebriare la mente dal carisma del villain di Ledger in quanto non vedo tutta questa differenza. Perfino nelle brusche morti o nei colpi di scena ben congeniati, non sono mai rimasto deluso. Sarà stato lo schermo gigante che ho beccato giusto di fronte seduto al posto migliore, saranno state le casse sparate al massimo che facevano rimbombare la poltroncina, sarà stato quello spettatore sconosciuto di fianco a me che ha cominciato ad un certo punto ad urlare contro tre ragazzini maleducati bestemmiandogli i morti ma fatto sta che mi sono esaltato come raramente mi capitava da tempo, troppo tempo al cinema (ormai).
Il discorso sceneggiatura, da molti criticata per debolezze varie. Non sono d'accordo neanche su questo punto; anzi, se si fa un affermazione tale bisognerebbe inevitabilmente mettere a confronto Rises con i due capitoli precedenti e perché non farlo a questo punto? Batman Begins non è una trama poi cosi diversa da questo terzo capitolo: sono verosimili insomma, ma neanche cosi tanto. Si parla di una setta delle ombre, di un carismatico uomo che segue dei piani ideologici per distruggere e far risorgere dalle ceneri la città di Gotham; Wayne diventa Batman grazie all'addestramento impartitogli da Ra's Al Ghul in uno scenario francamente tutt'altro che realistico. Stesso dicasi in DK, dove la follia (fintamente) anarchica di un Joker che ha trovato il suo doppio raggiunge il massimo della verosimiglianza nelle psicologie dei personaggi, non tanto negli avvenimenti che sono si trasportati in un mondo algido e realistico ma ancora lontani da quella che potrebbe essere la realtà che vediamo tutti i giorni. Per farla breve: si è esaltato il meccanismo di realtà di un film che resta comunque improbabile, come (praticamente tutti) i film. Rises ricalca più che la trama del Cavaliere Oscuro quella di Batman Begins, ne riallaccia i nodi facendo tornare i lasciti di un vecchio villain, i suoi scopi: il tutto come scritto già su larga scala. Consci della magniloquenza che via via si è allargata coi primi due capitoli nel terzo e ultimo Nolan costruisce sapientemente, anche forzatamente (lo ammetto) un crescendo che si dilata in quasi tre ore in cui il Batman costume appare fin troppo poco (non è un male), Bruce Wayne appare fin troppo (non è un male). Si, ci sarà chi si incacchierà per un villain come Bane, in fondo non diversissimo dal Joker ma che ne prende le dovute distanze nel finale. Non ci può essere confronto per forza di cose; Ledger ha lasciato un vuoto incolmabile nella saga, sicuramente un terzo capitolo sarebbe stato scritto a pennello sul suo personaggio (ancora) introducendone altri ma Bane resta seriamente uno specchietto per l'allodola spettatore, e ciò lo sappiamo poi con le rivelazioni che personalmente mi hanno colpito e ho trovato ben costruite. Quindi non c'è da sorprendersi se per tre quarti di film ne viene esaltato più che il lato personale e del passato quello fisico e brutale, la sua imponenza fisica. Lui ha uno scopo come non lo aveva il Joker che cito a memoria "si divertiva a rincorrere i cani", ma resta un burattino di un ideologia non sua, che segue per motivi inizialmente chiarissimi (apparentemente) visto che ci viene presentato come mercenario e tanto ci basta. L'approfondimento direi che poi ci sta tutto, è coerente col resto e non delude. Sbagliato è quindi paragonarlo al Joker del quale resta una maschera, appunto. Tanto che la sua uscita di scena è abbastanza sorprendente ma non dovrebbe creare disappunti: sia perché il "nemico" alla fine non è lui, sia perché Nolan sapeva benissimo con gli sceneggiatori che sostituire Ledger era infattibile anche sotto questo aspetto e si è concentrato guardacaso su Batman e gli alleati. DK era un balletto straordinariamente ben orchestrato tra tre forze imponenti e opposte: Harvey Dent, Batman, Joker. Batman ne usciva vincitore e novello agnello sacrificale per sua scelta, Joker sconfitto e penzolante, Dent spezzato in due e alla fine innalzato a mito (con tutta la pericolosità che questo comporta nell'ambigua scelta sottolineata in Rises di non rivelare la sua ultima personalità da Gordon, e difatti ad approfittarne sarà qualcun altro). In Rises si è provato a reintrodurre il tema del triangolo con Selina Kyle/Anne Hathaway di mezzo, scheggia impazzita e amorale, purtroppo (bisogna muovere questo appunto) poco approfondita come dovrebbe ma comunque affascinante. Sia chiaro, se è mille volte meglio di Halle Berry la Hathaway che ha movimenti felini e personalità non indifferente, la Pfeiffer continua a restare l'unica donna gatto per me. Ma questo non centra nulla.
Concentrarsi su un Wayne invecchiato e stanco dopo anni di inattività è una scelta bizzarra, forzata ma inizialmente non cosi campata per aria. Lo è probabilmente farlo prima essere un relitto, poi nuovamente in pista, poi ancora un relitto, poi ancora in pista e cosi via in uno schema che fino ad ora non avevamo però ancora visto. Mi è piaciuto invece lasciare Bruce Wayne finalmente solo, pieno di dubbi, incerto. L'abbandono e l'approfondimento di un Michael Caine finalmente allo scoperto è una scelta vincente a parer mio, visto che del maggiordomo factotum e Deus ex machina non si poteva sentire il bisogno in un capitolo finale di risorgimento dove Batman deve cavarsela da solo e con le sue forza, almeno per uscire dalle tenebre. Cosa già vista, appunto in quel benedetto Batman Begins che è la vera pietra di paragone a livello di trama, oltre ai retaggi contro la giustizia che Batman si lascia dietro da DK dove però la questione Joker qui non viene mai affrontata.
Risorgere, rialzarsi. Che io sappia non ho mai visto un Batman che si muove cosi tanto alla luce del sole o addirittura in un bianco purificato della neve in tutte le precedenti incarnazioni cinematografiche, sia esso quello di Burton, il mezzo cialtronesco di Schumacher o i primi due di Nolan. Scelta ovviamente voluta e continuamente sottolineata. Un Batman alla luce del sole da bambino era per me pura utopia: Batman deve agire nell'ombra, è lì che incute timore ai suoi nemici e ai delinquenti, è lì che agisce il pipistrello. Ma è un percorso purificatorio questo di Wayne/Batman, che finalmente approfondisce a dovere il contrasto tra la maschera vera di questo personaggio. Perché caso raro nella storia dei supereroi, non è Batman la maschera ma Bruce Wayne. Condivide questo assioma schizofrenico con un altro personaggio DC degli albori, Superman, ma nessun altro supereroe ha tanti lati oscuri ed ipocriti e finti nella cosiddetta "vita vera" come Batman, il cui alter ego è appunto Wayne. Qui Wayne nasce ancora, nasce per la terza volta dopo essere diventato l'uomo pipistrello in Begins, nasce (o almeno ci prova) come Bruce Wayne. E se ciò risulta impossibile tanto varrà far morire Wayne alla fine, no? Un happy ending che non mi pare tanto improbabile poi, forse prevedibile ma io che mi aspettavo una morte sacrificale del supereroe di turno avevo dimenticato che fino ad ora in ognuno dei due capitoli precedenti Batman aveva già sacrificato fin troppo in onore di un ossessione infantile.
Arrivato alla fine di un discorso fin troppo lungo, ma che fa capire come anche un film commerciale come questo se messo nelle mani giuste possa dare seguito a riflessioni tutt'altro che banali (magari prevedibili ma parliamo di Batman cazzarola), capirò perfettamente tanto gli elogi quanto le critiche che pioveranno sul film. C'era aspettativa enorme dopo DK, a livello di trama a qualcuno risulterà indigesto. Io posso dire che mi sono divertito ai livelli di DK appunto, e badate bene: li ho visti tutti e 3 al cinema, e DK ho dovuto vederlo due volte per apprezzarlo appieno. La trama di Rises è semplicistica rispetto al precedente film, magari in questo starà la delusione di molti. Ma questo non mi interessa. Il nove non è il voto reale, meriterebbe personalmente otto e mezzo ma mi piace pensare che ci siano ancora film capaci di spingerti a rivederli non appena saltano fuori i titoli di coda. Mi piace pensare che ciò valga soprattutto per il cinema mainstream se Nolan ci mette mano: un pò lo stile che lo contraddistingue, un pò una sceneggiature che non raggiunge le vette precedenti ma costruisce a puntino la tensione e un pò di Michael Mann nello stile di ripresa (quello SEMPRE con Nolan) e il gioco è fatto. Forse è errato dire che sia il miglior film di supereroi ma purtroppo bisogna ammettere che Batman non riesce ad uscire da questa categorizzazione; pur se calata nella realtà è troppo irrealistico ancora questo continuo spezzarsi e risorgere, questa tecnologia iper mega avanzata, questi alleati geniali e nemici spietati. Il Batman di Nolan rappresenta comunque un passo enorme in avanti per la concezione dei supereroi fumettistici al cinema, non più per bambini, ancora per adolescenti e soprattutto per adulti. Manca ancora il sangue, manca ancora un contesto realistico ma realistico forte. Ma a questo punto non sarebbe nemmeno cinema, diamine. E l'utopia di un Cavaliere Oscuro che era poco fumettistico, esaltato da tutti per questo, forse dovrebbe essere ridimensionata come dovrebbe essere visto sotto un altro aspetto la trilogia di Nolan: un fumetto calato nella contemporaneità, nella verosimiglianza più che nel realistico che non mi pare sia mai stato toccato dal cinema d'azione comunque. Chi è deluso lo sarà soprattutto da questo, non da scelte coerenti di sceneggiatura come il vero villain che da erede di tale padre macchina nell'ombra fingendosi in continuazione e rivelandosi (e sparendo) in pochi minuti, o un Bane distruttore senza regole. Posso muovere un appunto sul rapporto tra Catwoman e Batman, troppo veloce e repentino, ma non mi va di farlo. La durata e i salti repentini di tempo, specie nelle sballatissime prima e seconda parte dove passano mesi e mesi in pochi minuti, forse non rendono giustizia al tutto. Ci saranno sicuramente scene tagliate, il film dura già tanto cosi. Ma quando ti muovi su cosi larga scala non puoi scendere a compromessi con nulla, e un Batman di quattro ore sarebbe stato francamente impossibile e magari ridicolo a questo punto. Nolan non sarà David Lean ma pare averne le ambizioni, e a questo punto è avviato bene ma deve ancora migliorarsi. Attendo un progetto che non sia grosso come i precedenti ma ritorni ai budget piccoli di Memento, di Insomnia, insomma dei primi progetti dove si vedrà ancor di più una perfezione temporale, estetica, di sceneggiatura. Quando fai cinema strabordante il giudizio più che mai risulta controverso e sballato quanto il film stesso, che puoi detestare o amare. Nove perché mi è piaciuto quindi.
Pochi appunti sulla resa visiva spettacolare, le musiche di Zimmer che ormai si ripete con successo, l'ottimo finale che ricalca anche questo autocitandosi quel che Nolan ha già fatto in passato, tolta però l'ambiguità di Inception con la trottola che girava e non si sapeva se sarebbe caduta, stavolta capiamo perfettamente che l'ex signor Wayne si è rifatto una vita con la gattina e non è solo un sogno o un desiderio di Alfred. Troppa ambiguità o apertura in un finale comunque già aperto di suo non credo avrebbero giovato stavolta.
Spendo le ultime parole per il montaggio eccezionale, dai flashback repentini a quello alternato uno dei punti di forza di Nolan che certamente qui raggiunge il massimo dell'espressione.
A (s)proposito, a me son sempre piaciuti i doppiatori anche se non abituali. Si è massacrato fin troppo Santamaria quando la colpa non è effettivamente sua quanto dell'audio che se visto non al cinema ha un tono basso nella voce di Batman indecente. Scommetto sarà lo stesso con Timi che in un cinema ti fa sobbalzare e in una scatoletta imprigionante uscirà fuori come ridicola. Alcuni film rendono solo al cinema sotto molti aspetti, vivaddio. Ovviamente in originale sarà tutto un altro universo, e sotto questo aspetto i doppiatori potevano comunque fare di meglio.
Jellybelly 07/06/2013 12:09:12 » Rispondi Gh, ammettilo che, passato l'hype, ti sei reso conto che questo film è una cacata!
elio91 07/06/2013 12:29:51 » Rispondi 8 e non scenderà più di questo. è un ottimo film di intrattenimento come quasi tutti quelli di Nolan. Vatti a vedere la grande bellezza, subito. Però vedi di non stroncarlo.
gemellino86 31/08/2012 11:54:36 » Rispondi Bel commento. Non me lo devo perdere.
elio91 31/08/2012 11:32:14 » Rispondi Uh, mi autorispondo riguardo al finale che forse ho liquidato troppo presto come privo di ambiguità seppure aperto. Rimane PER FORZA l'ambiguità visto quel che racconta Alfred a Wayne nella metà film, e poi quel finale che ricalca tanto quello del trucco di The Prestige, quanto quello della trottola di Inception. Il lato è più quello dell'happy ending ma l'ambiguità centra sempre, centra ancora. Tanto che mi sono spaventato un pò nel finale, come se prima del titoli di coda in quell'inquadratura Bruce Wayne e Selina Kyle potessero sparire e lasciare spazio alla coppia che Alfred rammenta in quel flashback. Non succede però c'è sempre un parallelo malizioso...
Gualty 31/08/2012 16:43:18 » Rispondi in teoria il finale non dovrebbe essere per nulla ambiguo:
dato che Robin si presenta come tale solo dopo la supposta morte di Batman, e dato che non c'è Robin senza Batman, in teoria dovrebbe essere sopravvissuto. Poi ovviamente ogni opera di fantasia è un universo a sè stante che non deve render conto di logiche e storiografie estranee.. Però l'idea di un allenamento di Robin è chiaramente un contentino per dire: Batman non è morto. Oppure l'ambiguità servirà per spiegare perchè Bale non sarà più Batman: Bruce Wayne muore ma la sua identità verrà indossata da un nuovo eroe - e nuovo attore :p
Nono, asp. Non ho visto assolutamente il finale come apertura verso altri capitoli, non mi interessano e se li faranno continuando con il franchise li vedrò per pura curiosità. So che Nolan e Bale hanno detto basta e questo mi conforta. L'ambiguità NON DOVREBBE esserci nel finale, che ricalca quello di The Prestige, ma anche quello di Inception (e se hai visto sai di cosa parlo). Ma siccome Alfred aveva fatto quel discorso a Wayne a metà film prima di andarsene, e nel finale vediamo la scena praticamente identica solo con Bruce e Selina al posto della coppia anonima vista nel flashback precedente, potrebbe anche essere nient'altro che un suo desiderio. Poi non lo è, è bilanciato verso la realtà più che verso l'onirico, ma l'ambiguità resta sempre per me.
gemellino86 31/08/2012 16:46:39 » Rispondi Secondo me in questo sito ci sono troppe anticipazioni del film. Qualcuno si deve pur dare una regolata. Meno male che esistono gli spoiler.
elio91 31/08/2012 12:00:58 » Rispondi Lol, lo spero per te. Io mi son divertito in ogni caso.
HollywoodUndead 31/08/2012 14:31:12 » Rispondi Mi riassumi quello che c'è scritto? Dopo il tizio che besemmiava contro i bambini ho perso il filo. Comunque, secondo me questo film (pur non piacendomi particolarmente), l'ho trovato migliore rispetto ai 2 precedenti. Però, cazzarola, non dirmi che anche tu sei rimasto soddisfatto
della morte di Bane. Eddai, manco ad un personaggio che mi sta sulle palle lo farei finire morto ammazzato da Catwoman.
elio91 31/08/2012 14:47:49 » Rispondi Ne sono rimasto non soddisfatto ma l'ho preso cosi com'è venuto. Non mi ha neanche deluso se per questo. Per me ci stava. Il film mi è piaciuto.
Ti riassumo in poche parole il mio pensiero: Rises è forse ai livelli di DK , sicuramente l'ho trovato più coinvolgente, in sceneggiatura si abbandona a ritmi veloci (passano mesi nella seconda parte ma non si approfondisce molto questo aspetto) ed è una trama molto più semplicistica di DK, che aveva il suo punto di forza nel Joker e nei contrasti che si venivano a creare nel "balletto" tra Dent, Batman e Gordon. Sotto questo aspetto la trama di Rises è più lineare, diciamo pure piatta e prevedibile fino ad un certo punto. Ho trovato coerente questo e te lo scrivo in spoiler:
il fatto che alla fine Bane sia una pedina ne minimizza la sua portata come "cattivo", dividendoselo a quel punto con Miranda Tate che ha dissimulato per tutto il film un ruolo non suo. Credo sia un giochetto di Nolan che molti non hanno colto perché per forza di cose Hardy non avrebbe potuto raggiungere il carisma di Ledger né le aspettative che si erano create e quindi ci si è concentrati sull'aspetto brutale, violento e fisico di Bane piuttosto che sul suo progetto di distruzione, che appunto non è suo! Bane è uno specchietto per le allodole, è un villain ma è un pupazzo o un burattino che dir si voglia. La Tate non è approfondita a dovere e forse qui ce n'era bisogno, viene liquidata come figlia di Ra's Al ghul e tanto ci basta sapere. Con meno carne al fuoco forse avremmo avuto una trama più approfondita e convincente sotto questo aspetto ma io son rimasto soddisfatto lo stesso, a livello di coinvolgimento credo raramente mi sia emozionato tanto al cinema. Visto in sala guadagna cento punti, non fosse per gli spettatori villani che fucilerei seduta stante (ooops).
spostando la responsabilità da un villain ad un altro, Nolan ha in un secondo momento ridotto Bane a scagnozzo qualunque. Facendolo perire come un comunissimo pirla.
Buon punto di vista, ma credo che la spiegazione sia più semplice, ovvero che Nolan non sapeva che fare ed insieme al fratello hanno fatto finire il tutto a tarallucci e vino.
HollywoodUndead 31/08/2012 18:29:12 » Rispondi Guarda, a come si era messa la cosa, non mi sarei sorpreso se alla fine del film, spuntava un messaggio goliardico tipo "W la ****" o simili.
Non mi pare sia morto come un pirla visto che in pratica era vicino a crepare già nello scontro precedente che lo ha debilitato. è sottinteso che Batman lo aveva già sconfitto non fosse intervenuta la Tate. Per far prendere coscienza di Catwoman che prende completamente le parti di Batman hanno preferito farlo ammazzare da lei, il che non mi ha disturbato per nulla. Poi, oh, io critico appunto non tanto la morte di Bane quanto il modo in cui a quel punto è stata liquidata la Cotillard in cinque minuti buoni quando potevano costruire il tutto in maniera diversa. Non ne hanno avuto le palle e adesso si beccano le critiche. Ma non credo che Bane sia minimizzato come villain, ne viene minimizzato il ruolo: è uno che prende ordini. Non uno scagnozzo qualunque in ogni caso.
Gualty 31/08/2012 16:33:37 » Rispondi commento notevole seppur ci troviamo in forte dissenso sulla fruizione ludica di tale opera. Sarà perchè tu eri a due passi dallo schermo del cinema ed io, invece, ben distante. Non riesco in ogni modo a perdonare l'etereo Villain: Heat Ledger è stato sì un grande attore ma più che la sua performance è stato lo script a renderlo un personaggio memorabile. é stata la camera priva di pudore che l'ha seguito in ogni sua sfaccettatura. D'accordo che Bane non era il
e non rilegarla a mero deux ex machina. Perchè puntare tutto su un colpo di scena e non invece farne traspirare la rabbia? Contro chi si combatte, contro cosa si combatte? Nel capitolo precedente, come hai sottolineato giustamente, un meraviglioso triangolo di personaggi ha dato vita a una stupenda messa in scena. Qui invece le punte del triangolo sono smussate, la donna gatto è poco più di una comparsa, i nemici sono evanescenti e per lo più rilegati a flashback che sanno di fondotinta, di collante scadente. Meravigliosa l'idea di un Batman acciaccato ma decisamente fallita la sua rinascita, affidata a un singolo salto e allo spieghino morale di un vecchio dottore di prigione. Per non parlare del fantasma di Neeson, funzionale solamente a dare un minimo di fondamenta alla brevissima svolta finale. Non ci siamo, tutto spettacolare ma manca di compattezza, manca di passione, manca soprattutto di motivazione.
elio91 31/08/2012 16:58:19 » Rispondi Io con te non ci parlo più. Prima Rushdie, ora questo. Hai chiuso con me. Stanne fuori.
Jellybelly 31/08/2012 17:00:27 » Rispondi Tu dovresti suggere il nettare del sapere da me, abbeverandoti alla fonte della mia conoscenza, senza avventurarti in idee tutte tue che poi vedi che casini che combini.
HollywoodUndead 31/08/2012 18:21:26 » Rispondi Sto messaggio è ad alto contenuto erotico, cosa inusuale per Jelly. Dì la verità, hai mangiato ostriche?
Jellybelly 31/08/2012 18:23:16 » Rispondi Il messaggio precedente era così erotico che quella di elio non è pancia, è che l'ho messo incinta.
elio91 31/08/2012 19:11:23 » Rispondi Ok, ti perdono a questo punto perché sei un illuminato. Ciò non toglie che messi insieme tu e l'utente di nome Hollywoodundead facciate proprio un bel paio di còglioni e ve ne faccio i miei complimenti vivissimi, però vi voglio bene. Sappiatelo.
HollywoodUndead 01/09/2012 13:00:18 » Rispondi Perchè non vieni in mezzo a noi a fare il càzzone? Comunque anche noi ti vogliam bene.
elio91 01/09/2012 17:30:30 » Rispondi Era sottinteso che lo fossi, ma sapete, il mio è un ruolo molto più impegnativo e utile. Voi non servite letteralmente a nulla e quando entrate in azione combinate solo guai. Lol, che piega squallida che prende la discussione.
Jellybelly 31/08/2012 17:01:13 » Rispondi Che poi se a questa mer.da che anche tu riconosci essere incompleta dai 9, al cavaliere oscuro bisognerebbe dare 15 ed a The prestige 45.
elio91 31/08/2012 17:06:00 » Rispondi Ringraziamo, avrei potuto dar 10 e non rendere conto a nessuno. Ma siccome sono buono do 9 per il coinvolgimento e le emozioni, il voto è otto e mezzo e ti sguinzaglierò contro i miei gatti feroci se non la smetti di insultare la mia intelligenza (che c'è anche se non si nota) e questo film che difenderò fino alla seconda visione. The prestige è il suo film più bello ma non mi venire a dire che anche lì non ci sono incongruenze o forzature in sceneggiatura che mi fai incàzzare.
Jellybelly 31/08/2012 17:08:30 » Rispondi The prestige è una bomba ad orologeria, una delle migliori sceneggiature degli ultimi 10 anni. Quella di DKR invece (al di là degli scivoloni) è sciatta. Ma leggerai la mia recensione (o commento, se Luke07 non me la lascia) ed allora, oh sì allora, sarai illuminato.
elio91 31/08/2012 17:09:48 » Rispondi Non ti leggerò mai più. Tu per me sei defunto adesso. Se dai meno di 6 al film poi io comincerei a mettere in salvo la mia famiglia perché ho amici potenti in alto loco. E Nolan mi paga per scrivere questa difesa.
Gualty 04/09/2012 20:46:19 » Rispondi grazie J ! Non accanirti sul tuo discepolo, vedrai che si ravvederà nella seconda visione e subito le gote rosse smaschereranno il suo tonfo
elio91 31/08/2012 16:57:01 » Rispondi Sisi, direi che ci son lati deboli per chi non si accontenta e voleva qualcosa in più (non è una critica verso di te o i detrattori sia chiaro). E punti deboli ce ne sono, non dico tanto sulla rinascita fallita perché in realtà questa è un'altra rinascita, l'ennesima, l'avevamo già visto nel primo film il giochino di Bruce Wayne che diventando Batman e affrontando le proprie paure e sé stesso "rinasceva". Qui Batman rinasce unicamente per sparire e si spera per sempre (un seguito tanto non ci sarà, e sicuramente non con Bale/Nolan).
Ti dico il mio parere sulla questione del villain; siamo d'accordo sul Joker, Ledger è stato grandissimo ma era anche scritto come Dìo comanda. Hanno dovuto riempire un vuoto imprevisto e incolmabile sotto molti aspetti. Avessero potuto resettare lo avrebbero fatto (e lo HANNO FATTO in realtà, non nominandolo mai e posso anche capire il motivo). Forse Nolan e Goyer avevano timore che Bane sarebbe potuto essere nient'altro che una pallida imitazione di Joker, in parte lo ricalca; allora lo hanno quasi svuotato di senso nel finale, nella famosa scena in cui
mezzo morto si dimostra quasi un pupazzetto nelle mani di Miranda/Talia; cosi diventa un villain tutt'altro che completo, è la conferma che pur essendo devastante in termini di violenza non raggiunge la carica anarchica e folle da cane sciolto di Joker che da nessuno si faceva guidare. Miranda Tate invece ha agito coerentemente in termini di sceneggiatura come il padre, nell'ombra. Il motivo per cui non è stata rivelata prima non credo sia dovuto solo per fare il colpo di scena clamoroso a tutti i costi, quanto per bilanciare quella che sarebbe stata (anche lei) una nemica non al livello di Joker, figurarsi poi rispetto all'imponenza di Bane. Molto misteriosa e subdola, avranno pensato funzionasse di più.
Poi se ci pensiamo neanche Neeson nel primo film o Crane erano chissà quale cattivo, funzionavano. Qui tutto perde inevitabilmente in confronto al Joker, inutile girarci attorno. Si son trovati in un mucchio di spine Nolan e i suoi, dovendo abbandonare la pista Joker e hanno provato ad aggirarlo coerentemente. Per me non hanno fatto cose tanto malvagie ma ripeto, capisco perfettamente perché a molti stia sullo stomaco questa come tante scelte.
Catwoman resta una comprimaria di classe, molto importante inizialmente ma poi hanno preferito approfondire il suo rapporto con Batman/Wayne in maniera che mi ha soddisfatto, senza tanta smanceria. Sarei crollato se avessero cominciato a parlare del passato, di Rachel e quant'altro.
VincentVega1 31/08/2012 23:12:06 » Rispondi scrivo qui a caso una mia considerazione perché spesso ho letto accostare questo film e il primo della trilogia.
c'è una differenza sostanziale fra questo batman e il primo capitolo (begins), e cioè l'ironia.
ho rivisto il begins l'altra sera ed è un film strapieno di battutine che non si prende completamente sul serio. questo invece è quasi morboso nella sua serietà, nonostante lo script molto debole e il pathos quasi assente, ed è per questo che è il più debole della trilogia.
elio91 01/09/2012 09:55:48 » Rispondi Direi che se non si fosse preso sul serio sarebbe stato ancora più ridicolo visto come hanno impostato la trama da DK in poi. Alcuni poi dicono che ci sia troppa ironia (cosi leggo, non so dove l'abbiano vista).
Gualty 05/09/2012 02:22:25 » Rispondi Crane era un cattivo affascinante a suo modo, Neeson lo trovai quasi terribile ma tutto sommato nel duplice ruolo di mentore-maestro e successivamente rivale filava piuttosto bene la sua sceneggiatura. La forza di Begins non risiede però tanto nel confronto col Villain se non nella maestria e originalità nel forgiare ex novo un Batman che tutti conoscevano già Nato col costume. Un ottimo ritmo narrativo e trovate brillanti a livello di tecnica - gadget e - perchè no, ironia - facevano ben chiudere un occhio su altri aspetti dolenti. Begins non è mai stato ad ogni modo considerato un capolavoro, nè ha mai sollevato aspettative particolari: un buon lavoro di mestieranti ha confezionato una fondamenta dignitosa per ciò che sarà poi l'operazione commerciale più audace dei fratelli Nolan. con Dark Knight i toni si sono decisamente incupiti, hanno osato a livello sia di sceneggiatura sia di regia proponendoci un taglio metropolitano all'interno di uno script paritetico tra batman joker e twofaces. Il ritmo si è fatto ancor più incalzante e l'attenzione ad ogni dettaglio ha fatto sbocciare un piccolo grande cult tra i blockbuster. Diverso il discorso per questa chiusura di saga: impauriti dal confronto col Joker hanno ripiegato su uno stile più simile a Begins senza averne però la brillantezza, senza alcuna leggerezza: le stesse tonalità drammatiche che in DK ben si confacevano a un triangolo tra tre distinte e possenti personalità qui marciscono in una totale assenza di carattere. Un batman piagnucoloso, un Bane evanescente - e incomprensibile
anche alla luce dell'essere semplicemente una pedina di Talia: mal collimano la fedeltà e l'amore di un Protettore con la messa in scena di un "terrorista" vagamente alla Joker
: chè il confronto con Joker sorge spontaneo, non tanto con Ledger se non con i discorsi e le metodologie. Bane un poco scimmiotta Joker, l'intera scommessa con la popolazione è un fallito tentativo di imitare gli "esperimenti sociali" tanto brillanti in DK. Qui però non c'è ragione che sostenga l'azione:
l'obiettivo di Talia era ottemperare al piano del padre e distrugge re Gotham o vendicarsi di Batman? In entrambi i casi non è ben chiaro a che scopo tutto il teatrino della quarantena. Nè la realizzazione dell'inferno di tortura nel pozzo, non così distante da un centro di riabilitazione.
. Tutti piccoli dettagli che aggiunti a un generale senso di pochezza, al ritmo svogliato e alla povertà di ingegno - eccezion fatta per la scena del campo da footbal - conferiscono alla pellicola una rara pesantezza. Aggiungi la totale inutilità dei personaggi comprimari ed eccoti spiegata le ragioni di questo flop
elio91 05/09/2012 10:50:56 » Rispondi A mio parere ci si è per forza di cose incatenati ad un equivoco terribile, ovvero il taglio metropolitano come dici tu di DK che non manca neanche nel primo e nemmeno in questo terzo capitolo. Manca invece quel senso di verosimiglianza che è difficile associare ad un fumetto quando invece anche DK era un minestrone (che concedo assolutamente, geniale e perfetto) di anni e anni di storie a fumetti. Ma forse è stato semplice in quel caso quando hai un Alan Moore (The Killing Joke, specie la sequenza dell'interrogatorio o la dicotomia Batman/Joker)o il Jeph Loeb del Lungo Halloween, calati in un contesto (specie il primo che ti consiglio di leggere al di là di tutto, sono una trentina di pagine mi pare) realistico e che andava alle origini dei personaggi. Con DKR si è tentato di riallacciarsi al Begins, i piani di Ras Al Ghul sono gli stessi e se vogliamo molto più "motivati" di quelli di un Joker che essendo l'emblema della follia avrebbe giustificata qualsiasi azione, e difatti si continua a non capire che Bane non scimmiotta tanto il Joker perché ha bene in mente cosa fare, ovvero far marcire lentamente Gotham e distruggere quello che incontra davanti, quanto forse riprende proprio il Neeson del primo film.
Che poi l'obiettivo di Talia fosse quello di distruggere Gotham e Batman che ne è il "paladino" mi pare ovvio. Vogliono veder bruciare Gotham e mostrarlo al mondo mentre succede, mostrando il marciume di Gotham scatenando una falsa rivoluzione che non gli interessa. Quanto al pozzo, al di là della metafora scontata sulla resurrezione, è sempre da un pozzo che Wayne usciva e "incontrava" Batman la prima volta in Begins.
Allora, è inutile stare a parlare ancora perché le posizioni sono troppo distanti. Riconosco e sarebbe folle non farlo che la sceneggiatura ha dei buchi, ma qui vi concentrate su questioni puramente superficiali e che servono per mandare avanti la trama, coerenti anche se forzate con l'universo Batman! Io ho apprezzato l'andare a fondo del personaggio Wayne, la presenza dei comprimari che non ho trovato inutili: il vero sbaglio è stato costruire un film su larga scala, imponente specie sotto l'aspetto visivo e in parte psicologico, cercando di tenere la trama generale sullo sfondo per esaltare i personaggi e i loro legami. Mi sarei concentrato su altre critiche alla sceneggiatura: ad esempio come può una persona che non mi risulta abbia mai visto Wayne se non di sfuggita conoscere la sua identità segreta in quattro e quattr'otto grazie al suo acume di poliziotto quando Gordon sono tre film che viene costantemente uccellato. Perché non si è tentato comunque un accenno, anche giustificatorio e sarebbe stato...giustificato, sulle sorti del Joker: chessò, era in un manicomio, sorvegliato speciale, lontano da Gotham? E altre ancora che non mi va di scrivere e ben più importanti ché riempirei la pagina.
Ciò detto, questa trilogia per me resta la migliore dei cine-fumetti di sempre; non mi interessa molto il fiasco presunto del terzo film che per me è anche se non ai livelli del secondo di certo più entusiasmante del primo, quanto l'essere riusciti finalmente ad andare oltre il concetto di super-eroe analizzando invece quest'ultimo come simbolo o ideale: tutti possono essere Batman. Non ci voleva tanto e credo i tempi fossero maturi dopo gli splendidi Batman visionari di Burton che sono tutta un'altra cosa. Questo è il motivo per il quale questo film mi ha entusiasmato e fatto venire i brividi mentre lo vedevo, mentre un The Avengers mi ha alla lunga annoiato. Senza dimenticare che, per quanto possa essere sciatta la sceneggiatura, Nolan ci ha provato a rendere Batman oltre Batman, ovvero a scavare a fondo della personalità di Wayne e degli altri personaggi (specie quelli che sono comparsi per tutti e 3 i film). Gli altri cine-fumetto rimangono solo divertimento e nient'altro, annacquato da tante esplosioni e trame sempre uguali, con personaggi a una dimensione. Se dite che è lo stesso allora siamo su pianeti diversi. Con tutto che questa trilogia, bisogna ricordarlo, resta intrattenimento di alto livello e non Cinema con la C maiuscola. Bisogna anche ridimensionarlo sotto questo livello perché DK mi sembrò già all'epoca sopravvalutato in questo senso. Ciò non toglie che rivedrei molto volentieri questo film più volte che un Bertolucci a caso degli ultimi venti anni.