Max_74 9 / 10 21/01/2013 11:39:34 » Rispondi Reduce da 'Bastardi senza gloria' Tarantino riprende tematiche analoghe ma trasposte nell'America del Sud al tempo della schiavitù, e lo fa con il suo film forse più citazionista: da Leone a Fulci per passare fino a Trinità inclusa una sequenza di lotta corpo a corpo che farebbe impallidire perfino il Cronenberg de 'La promessa dell'assassino'. In perfetta sintonia con il suo stile, anche qui si ride di gusto ma solo in alcuni momenti. Forse il film più violento e crudo di Tarantino che lascia poco spazio all'ironia complice anche la realtà e le delicate tematiche che vengono narrate. Ma è anche un Tarantino che , e ancor più che nel precedente film, si rinnova e fa riflettere con una tensione narrativa nuova ed inaspettata. Gran finale
e comparsata di Franco Nero, ex Django di Sergio Corbucci diretto nel 1966.
Manca forse lo stile visionario a cui il regista ci ha abituati nei precedenti film, ma la passione e la forza narrativa fanno ancora centro. In tempi di banalità diffusa, per fortuna c'è chi ancora ama davvero il cinema (soprattutto il nostro) e giocare con i suoi personaggi, i generi e la musica.