ferro84 4½ / 10 18/02/2013 00:32:21 » Rispondi L'accettazione della perdita come momento di crescita, il confronto con il mondo come occasione per uscire dal guscio del proprio isolamento e lentamente ricominciare a vivere. I rapporti conflittuali con chi ha la colpa di "restare" e la difficoltà di comunicare....questo e molto di più in "Molto forte e incredibilmente vicino un film che vi farà piangere, riflettere sulla vita e sulla morte, presentando un bambino ricco di risorse, intelligente, sagace, che soffre e cerca di elaborare il lutto in un mondo di dolore ma anche di amore.
E' difficile trovare film più irritante di questo, in ogni momento sembra spiattellarci l'essere un film profondo, con tematiche impegnative, in ogni momento il protagonsta ci spiega come si sente, in un percorso di autoanalisi talmente semplificato e banalizzato da essere imbarazzante. Daldry fa un film brutto, ma ancora più brutto se si pensa a quanta poca sincerità c'è in questa pellicola, a partire dalla scelta di un protagonista che purtroppo fin da subito si dimostra distante ed eccessivo nel suo volercelo per forza dipingere come "originale". Il solito ragazzino di buona famiglia, geniale e profondo, fuori dall'ordinario, che alla fine risulta odioso anche se l'effetto è amplificato qui in Italia dal pessimo doppiaggio.
Per il resto le siutazioni sono forzate, i dialoghi imbarazzanti e didascalici fanno si che i sentimenti ci vengano solo raccontati dai protagonisti ma mai fatti vivere, quasi che ogni loro reazione dovesse essere successivamente spiegata: "Sto facendo tutto questo perchè in realtà non accetto la morte di mio padre", "Sto soffrendo" ecc... Non ne parliamo poi del voler ricorrere all'effetto 11 Settembre che è da vera orticaria, inoltre è completamente fuori contesto, qualcosa di estraneo in un film che parla di una elaborazione di un lutto. Peccato perchè la regia sa muoversi e non avrebbe bisogno di ricorrere a certi trucchetti di bassa lega, capisco che in molti possano averlo trovato interessante, potendo contare su un soggetto molto forte (anche se non originale) peccato che lo sviluppo sia quantomeno discutibile.