kowalsky 7½ / 10 02/03/2013 18:50:13 » Rispondi Chissà che ne penserebbe Tolstoj, probabile che un letterato tanto rivoluzionario avrebbe gradito, senza gridare allo scandalo. E credo proprio che in un mondo alla deriva, dove non c'è più spazio per occupare la biblioteca di casa con certi scomodi classici (peccato!) il restyling post-moderno di Joe Wright sia l'unica fonte di salvezza atta a preservare l'interesse per certi illustri "cimeli". Il risultato è folgorante: l'operazione può lasciare perplessi per la sua estetica - la stessa ragione per cui ho finora disertato il tanto acclamato Miserables - perchè il regista utilizza una mise in scene teatrale rimestando particolari e "visioni" frastornanti nella loro invadente bellezza. "Anna Karenina" 2013, sceneggiato mirabilmente da Tom Stoppard - non nuovo a esperienze del genere - ha secondo me fortissime reminescenze con il cinema visionario di darren anorofsky: sorprendente vero? E resta pur sempre il ritratto senza tempo di un desiderio impossibile, acclamato fino alla pura incoscienza, specchio di quella borghesia ipocrita che mette in rilievo l'istituzione coniugale o meglio la fedeltà come atto dovuto e "sacro". La Knightley ora ingenua ora sensuale non è Greta Garbo nè Vivien Leigh, ma così carnale e moderna da "viverla" da spettatori come eroina dei nostri tempi. Solo verso l'epilogo finale il film pecca di manierismo, rischia di apparire un pò falso nella sua rappresentazione visiva. Ma nulla toglie all'abilità di un cineasta per una volta meno didascalico del solìto, per quella che è una vera e propria sorpresa cinematografica della stagione. E ancora una volta Jude Law, con la sua umiltà e il suo disonore, si dimostra attore coi fiocchi, quasi invasione impercettibile di una mascolinità soggiogata ai poteri (del desiderio solo di quelli) di una donna, e non viceversa
Laisa 06/03/2013 04:06:50 » Rispondi è per questo che sei mio marito!!! :)
frine 03/03/2013 02:06:21 » Rispondi Ho perso "Il cigno nero" e devo vederlo, anche alla luce di quanto scrivi. Sono pienamente d'accordo con te, anche sul fatto che "Anna Karenina" in qualche punto sia 'manieristico'. Però ho apprezzato, anzi amato, le scene che hanno per protagonisti Konstantin e Kitty. La vita vera, l'umiltà, la carità, il dialogo con contadini che credono nel mito della terra madre. Tutto questo è amore vero, in contrasto con il tragico gioco delle parti dell'aristocrazia. E tutto questo è Tolstoij :)
Sayurisama 17/04/2013 23:21:58 » Rispondi Concordo a pieno con te, sfortunatamente questo restyling è l'unica salvezza...