Arkantos 1 / 10 15/03/2013 21:08:21 » Rispondi Cari utenti di Filmscoop, ho deciso di stroncare questo abominio perchè, per il momento, non ho visto un film peggiore di questo, ricordando che rispetto, ma non condivido, le vostre opinioni. Se volete saltare tutta la premessa perchè priva del vostro interesse, la recensione comincia dalla parola RECENSIONE tutta in maiuscolo.
Questo film lo avevo visto durante uno dei miei periodi di riposo. Un riposo del tutto rovinato grazie a questo film.
Avevo intenzione di vederlo, ma lo temevo. Alla fine ho visto che lo mettono in tv e ho detto:
"Per criticarlo in modo degno, devo rivederlo!"
la mia idea sul film è rimasta uguale. Perchè 1? Lo saprete nella recensione.
A = Arkantos I = intervistatore
Prima di dire la mia riguardo al film, vi rilascio un intervista:
I - Buongiorno, Arkantos! Molti ti hanno espresso domande riguardo al cinema italiano: di sicuro i tuoi fan conoscono i tuoi gusti, ma per quelli che non ti conoscono è forse necessario un piccolo ripasso. Prima domanda: Qual è il tuo film italiano preferito?-
A – mmmmmm, non ho visto molti film italiani: Don camillo, Totò, Alberto Sordi; mi ricordo poi un film con Gassman, forse il Sorpasso, ma sono film che ho visto tanto tempo fa e ai tempi non facevo recensioni scritte ma orali e nessuno ha registrato questi pensieri. Comunque il mio film preferito è ************************.-
I – il genere dove gli italiani sono bravi?-
A – Penso al western.-
I – Cosa ne pensi del cinema italiano odierno?-
A – Posso citare Tarantino?-
I – Fai quel che vuoi.-
A – [leggendo un foglio di carta] "mi deprime. Lei forse vedrà più film italiani di me, ma quelli che ho visto negli ultimi tre anni sembrano tutti uguali. Non fanno che parlare di: ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali. Che cosa è successo? Me lo dica lei. Ho amato così tanto il cinema italiano degli Anni '60 e '70 e alcuni film degli Anni '80, e ora sento che è tutto finito. Una vera tragedia." Oltre ai difetti già citati, il cinema italiano rimane vecchio e decrepito: ha paura di rinnovarsi e, per fare soldi facili, tutti puntano sulle commedie all'italiana, con risultati spesso disastrosi. Il cinema italiano poi rimane con gli stessi stereotipi da, chissà, 30 anni, non riesco a calcolare con precisione: per stereotipi intendo, per dire un esempio, che almeno un personaggio deve parlare in un dialetto tutto suo, col risultato che quelle persone come me, che già fanno fatica a comprendere l'italiano, non capiscono una beneamata m... mi contengo, altrimenti mi viene da fare un monologo. Anzi, ti esprimo qualche esempio: "Copp de tonn?" "sì, ha detto copp de tonn!" "cosa significa, corpo di tonno?" "Macché, significa colpo di fulmine!" "O.O" oppure: "Vatta a crappara a ratt? Cosa significa?" "Vai a prendere i topi!" "Ma non era va a ciapa i ratt?" "Il dizionario dei dialetti ha detto che è una frase obsoleta. Adesso è vatta a crappara a ratt." "O.O" Quindi capisce la mia difficoltà nel comprendere questi miscugli. -
I – Qual è il film italiano più brutto che tu abbia mai visto?-
A - Di film italiani brutti ne ho visti, e tanti: Faccio un salto all'Avana, i cinepanettoni, Alex l'ariete, Soffi teir (per il momento l'unico film che ho votato con 1), Troppo Belli... Ma c'è un "film", un ammasso di roba che mi ha instillato i peggiori sentimenti: depressione, tristezza, rabbia. Una roba brutta, ancora più brutta di Troppo Belli, che in me ha fatto perdere la passione del cinema: sto parlando di Che bella giornata, il primo film completamente proibito ad Atlantide. Nessuno parla di questo film perché lo teme.
I – Mi dicono che fai le recensioni di film, musica e tutto quanto... Hai fatto una recensione su Che bella giornata?-
A – è un segreto, ma puoi andare con me per leggerla.-
Ebbene sì, ho voluto tenere questa recensione come un ricordo che dovevo avere solo io. Ma ho deciso di far vedere agli Atlantidei, a tutta la comunità di Filmscoop, a tutta l'Italia, a tutta l'Europa, a tutta l'Eurasia, a tutto l'emisfero boreale, a tutto il mondo questo ricordo. Questo ricordo che salverà tutto il mondo dai Maya, dagli Illuminati, dallo gnomo armato di ascia, dal Falcon punch abbinato a un Kamehameha e un calcio rotante di Chuck Norris!
RECENSIONE
Si comincia, nel menù, con una musica Popettar Siffredi, dove sentiamo lui fare doppi sensi (grosso, grosso, grosso, grosso cuore), imitando male lo stile di Pandora dei Gem Boy.
Vomitevole, orrido, brutto, stomachevole, inutile, monotono, lento, falso: tutti i requisiti per avere lo zero che, purtroppo, in questo sito non è disponibile. Mi pento di aver dato 1 a Soffi teir.
Notiamo l'incredibile inespressività di Checco, che deve parlar per forza in dialetto, giusto giusto per farsi piacere al pubblico, visto gli incassi.
Inoltre lo leggi proprio nei suoi occhi che non si ricorda ciò che deve dire, lo leggi nei suoi occhi la sua voglia di leggere il copione mentre recita così si ricorda le battute che deve dire (rigorosamente in dialetto, altrimenti che gusto c'è?).
Lo si capisce dall'inizio che Checco non è un attore! Ma solo uno di quei comici che sono raggruppati nel programma più fastidioso che la televisione ha proiettato nel suo tubo catodico (o, nei più recenti, led): Zelig, dove tutti fanno.
Una pecora di qua. Un donnaiolo di là. Un imitatore di qui. Una disperata di lì. Un fischio di est. Un urlo di ovest.
Nello show non mi sembra che acclamano molto bene Checco: durante una delle sue esibizioni, nessuno rideva. Silenzio di tomba. Come se la comicità di Checco fosse........... "filosofica"!? Quando usciva, solo una persona applaudiva. A questo punto mi chiedo: come ha fatto a incassare di più de La vita è bella? Devo chiederlo ad Adam Kadmon.
Comunque, torrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrnando al film, le battute sono tra le più squallide che abbia mai sentito: se leggete il Barzelettone di Geronimo Stilton trovate battute migliori. Anch'io sono più bravo di lui a fare le battute; ne dico giusto una.
Vi chiedo: come mai mettere una battuta del genere se non da risvolti nella trama o caratterizza il personaggio? In Un americano a Roma, per esempio, le battute davano i pensieri del personaggio e i suoi comportamenti, rendendolo carismatico. Qua niente di niente, col risultato di rendere Checco solo uno scemo, e di conseguenza antipatico come una canzone degli One Direction.
Poi ecco che arrivano le varie contraddizioni per far prevalere un personaggio rispetto a un altro: Checco e un suo amico fanno le guardie della discoteca. Checco può accompagnare le ragazze solo perché è famoso, mentre l'altro viene confuso per un gigolò e viene picchiato. Ragazzi, proprio la trama va a farsi benedire in questo ammasso di cammellate!
Poi lui che va a cercare su Facebook la ragazza perché altrimenti... suda... gli viene il mal di gola... e muore.
E poi mi dicono che i film di Zalone sono poco volgari... subito dopo la scena di Facebook tirava così tante bestemmie verso Maria (quella con gli occhiali) che poteva competere coi Soliti idioti!
Poi, la scena clou:
"Ehi ciao Checco, ho un problema." "Quale problema?" "Io non ho... non ho... mmmm... non ho la...." io: - Dai che lo stereotipo è lì vicino, ci scommetto che gli manca la ragazza!- "...Io non ho la ragazza!" io: - SIIIIIIIIIIIIIIIII!!! Scusami caro Aiace ma mi devi dare 50 euro!- Aiace: - Solo se ti stacco la testa!-
(non preoccupatevi, io e Aiace siamo grandi amici.)
Poi, dopo i festeggiamenti coi fuochi d'artificio, c'è la scena della nonna che cuce solo quando c'è la luce accesa, una delle più ridicole del film.
Poi ho notato anche un blooper, che NON influisce sul voto: Checco ha detto che la sua Porsche è a km 0. come fa a essere km 0 se è andato da Milano verso Puglia, che sono distanti circa 700 km?
Lui che, per accontentarla, si porta dietro un intero quadro mentre bastava semplicemente una foto: ATTENTO, CHE TI DESTABILIZZA IL BARICENTRO NEL CENTRO DI BARI!!! (e lui, che dice che fatta la foto nel museo viene scura. Ma che dice... una motivazione campata all'aria solo per mettere questa scena facilmente dimenticabile)
E poi perchè la bomba è stata messa proprio nel trullo? Ma sono tutti matti? Checco è la nemesi del papa di Gioventù Ribelle che, se provocato, usa la telecinesi? Chi ha messo la bomba proprio lì? Non lo so ragazzi, ma questo film è ripieno di buchi, ma nessuno li ha notati. Dicendo in breve: gli arabi dovevano far esplodere la madonnina del duomo, non il trullo! Anzi, solo Farah sapeva che Checco abitava lì e non lo avevo detto agli altri (chissà, magari era nelle scene tagliate).
E poi ecco di nuovo l'obbrobrio musicale ultra popettaro-housettaro-siffredaro (non si capisce neanche il genere), un montaggio ridicolo, un pacca al papa e tutti felici e contenti.
E gli arabi? Che se ne importa, sono inutili ai fini della trama!
Non ho mai visto un film in cui lo svolgimento è solo un pretesto per rendere il film più... "filosofico" (!?!), inculcando nella mente dello spettatore ciò che per Checco è la verità, rappresentato dai vari stereotipi, infatti il film ti dice nella tua mente.
"è così. Non è altrimenti."
ovvero:
Checco = tonto e scemo, che se la cava solo grazie alla fortuna. Maria = la donna odiata da tutti perchè ha gli occhiali. Farah = la donna graziosa, astuta e con una mente onnisciente. Amico di Checco = il solito ragazzo disprezzato da tutti perchè single.
è vero che un film non deve seguire per filo e per segno la realtà. Ma qua stiamo veramente esagerando!
Peccato per Capareza, che ha fatto parte di questo film squallido solo per accalappiare altre persone.
Questo film dovrebbe avere delle battute almeno decenti: niente, neanche in questo ci riesce. Ti fa piangere per il tempo perso con questo, dicendolo alla Faluggi, CAG4TONE!!! (si, lo so che ho violato il suo copyright... ma veramente, non riesco a contenermi)
Altro che copp de tonn, io a Checco gli do un copp de porchet imbastic ach mieil!
E a Gennaro Nunziante? Vatta a crappara a skagerrak!
In sostanza, questo film è più anonimo dell'Essenziale di Mengoni e più pall.oso di What i might do di Ben Pearce (lo so che musica e film non centrano, ma mi sembrano paragoni perfetti), da evitare a tutti i costi perchè raffigura la solita Italia balorda, superficiale, brutta, vecchia. È incredibile che il pubblico non si è stancato di vedere questi film che cercano invano di far ridere e vengono subito dimenticati. Se si dimentica un film quasi subito dopo la visione significa che fa c.agare.
Io il film lo ricordo solo grazie a questa recensione, altrimenti me lo sarei dimenticato anch'io.
Meglio Alex l'Ariete, almeno lì ridi per qualcosa.
keLe8 15/03/2013 22:22:21 » Rispondi "Che bella giornata" tutto sommato non è un film brutto, sicuramente se non piace, non rimani cosi schifato come un "Troppo belli" o un "Alex l'ariete" o addirittura i film insulsi dell'Asylum.. Simpatia a parte non mi sembra il film adatto per scrivere questo romanzo..
ferzbox 15/03/2013 21:22:50 » Rispondi Arkantos,considerando il tuo disprezzo per questo film(che non ho visto perchè reputo le commedie italiane degli ultimi 15 anni delle offese al cinema nonchè e sopratutto all'essere umano...ma forse anche a qualsiasi altra forma di vita) hai commesso un solo errore...lo sai quale?...gli hai dedicato troppo tempo in questo commento....non so quanto sei stato a scrivere,ma qualsiasi sia la tempistica ci ripenserai in punto di morte.....:-D
Arkantos 31/03/2013 10:24:11 » Rispondi Be, bisogna pur sempre motivare il proprio voto. E' vero, è un pò lunga, ma le recensioni sulla musica sono ancora più lunghe. Tanto per dire un esempio, questa recensione è di circa 7 pagine, quella sul resoconto di Febbraio ne ha ben 19, per non parlare di quella dei MTV Video Music Awards 2012 che ne ha circa 24-25.