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ESPERIENZA regia di Francesco Vona

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LoPsichedelico     7 / 10  22/07/2014 15:53:57 » Rispondi
Film con le palle quadrate che obbliga lo spettatore a ragionare.
E' più per un pubblico adulto maturo, di sicuro non è per ragazzini, cioè non ci sono sbudellamenti o sangue o splatter. In più non ha ritmo, è tutto molto statico, quasi snervante e non è nè un horror e nemmeno un thriller.
Apatico, pieno zeppo di metafore (anzi è tutto una metafora), paranoico e claustrofobico.
Lo definirei un film psicologico-percettivo-sensoriale, cioè induce a uno stato di catalessi simile a quello vissuto dalla protagonista.

Ho scritto film con le palle quadrate perché è volutamente lento, non dà risposte, è ermetico al massimo (titolo "esperienza" compreso) e non viene dato nessun aiuto lampante per comprenderlo.
Sembra che non prenda in considerazione lo spettatore e che vada per i fatti suoi lungo la sua strada. Un po' come a dire: se lo capisci bene, sennò fatti tuoi. Appunto un film con le palle (incredibile che sia italiano).

Ultra lowbudget, poverissimo, ho letto con un budget di soli ventimila euro e senza una produzione vera, una specie di film amatoriale, ma è fatto bene, una vera sorpresa: l'attrice è molto brava (cosa fondamentale per un film) e anche se dice due parole riesce a trasmettere emozioni forti, le musiche (o meglio i suoni) sono molto ragionati ed hanno anche una funzione interna alla storia. La regia è abbastanza solida, ben strutturata e decisa, anche se qualche defaillance c'è, ma ha un suo carattere definito (anche questa è una cosa fondamentale per un regista che si vuole definire tale) ed è piuttosto studiata, cioè non è fatta "a caso". Buona la fotografia e anche le scenografie (i corridoi sono inquietanti).
Per essere un film ultralowbudget è davvero fatto bene.

In generale è un film da premiare, sia perché finalmente è uscito un prodotto sicuramente poverissimo ma con una sua dignità, sia perché finalmente nella nostra italiuccia c'è qualcuno che fa qualcosa di diverso dalle solite commedie.
Però è molto complesso, anzi direi che è antipatico, perché come dicevo sopra, si fa i fatti suoi, non è dalla parte dello spettatore e quindi non piacerà a molti, anzi credo che piacerà a pochi.
Troppo difficile da capire nell'immediatezza, troppo difficile "sopportarlo" per un ora e mezza se non nasce un feeling.
Io l'ho visto 2 volte. La prima per venti minuti, poi ho abbandonato urlando "che boiata", la seconda volta invece l'ho visto tutto e con le cuffie (quindi con il tappeto musicale più presente) ed effettivamente merita.


Se fosse uscito negli anni '70 sarebbe stato un cult.