impanicato 7½ / 10 21/11/2014 23:27:12 » Rispondi Il primo periodo di Godard é ricco di opere di alto livello: "Il disprezzo", "All'ultimo respiro", "Questa é la mia vita" e qualche altro. Questo ne é un altro esempio. In questo film vuole sperimentare il genere fantascientifico, inserendo anche una spy story con un attore chiave del genere: Eddie Constantine, che si diverte nel prendere in giro il proprio personaggio. La pellicola potrebbe avere diverse chiavi di lettura: potrebbe essere un attacco nei confronti di un mondo tecnocratico, dove tutto é regolato dalla tecnologia, anche le parole ed pensieri, ormai omologati. Potrebbe essere un attacco alle religioni, con la finale morte di Dio che rende tutti i cittadini di Alphaville degli zombie disorientati. Potrebbe anche esserci un collegamento personale tra il termine del matrimonio con Anna Karina e l'inizio di un amore raccontato sul finale. Ambientato in una Parigi in costante evoluzione con i suoi scenari freddi e asettici, Alphaville rappresenta la freddezza con cui l'uomo progredisce lasciando indietro chi non vuole seguire quest'onda. Fotografia eccezionale, ho amato le riprese serali ed i riflessi della luce sui volti degli attori. Buona la prova di Constantine, eccezionale quella di Anna Karina, diva della Nuovelle Vague, al cui fascino é difficile resistervi.