DogDayAfternoon 8 / 10 10/01/2015 20:28:40 » Rispondi Bellissimo film storico sull'ultimo periodo di vita di Giordano Bruno, l'eroe anticlericale della verità e della scienza che da quattro secoli incarna l'ideale di fedeltà ai propri principi e alle proprie convinzioni.
La regia di Montaldo e la fotografia di Storaro regalano un susseguirsi di emozioni visive soprattutto nella prima parte del film, aiutati dai paesaggi di Venezia e dagli interni del suo Palazzo Ducale, uno degli edifici più belli e raffinati al mondo. Nonostante il tema non certo accessibile a tutti, il film risulta gradevole e interessante per tutta la sua durata, si seguono le vicende e i discorsi di Bruno con passione trascinati fino al noto epilogo di Campo dei Fiori a Roma.
Gian Maria Volonté offre come sempre un'interpretazione impeccabile, solo lui poteva impersonare Giordano Bruno. Ammirabile poi la poliedricità di Morricone che anche nei film storici riesce a lasciare il segno.
Consigliato anche a chi non ha confidenza con la vita del frate nolano, il Giordano Bruno di Montaldo raggiunge infatti pienamente l'obiettivo che un film storico dovrebbe avere, vale a dire (oltre ad intrattenere) suscitare l'interesse di un approfondimento.
Vitichindo 10/01/2015 23:03:08 » Rispondi Forse questo non lo sai (a dir la verità in pochi ne sono a conoscenza) ma Giordano Bruno.. era anche un mago! Nel senso che si interessava alle antiche pratiche mistico-esoteriche ed ai segreti occulti, deve essere anche per questo che al clero non garbava. Comunqe io Gian Maria Volontè me lo sarei visto perfettamente a suo agio anche nei panni del monaco-guerriero Fra Dolcino e del nobile condottiero sassone Vitichindo.
DogDayAfternoon 12/01/2015 20:36:14 » Rispondi Sì beh anche nel film viene più volte sottolineata la presunta qualità di "mago" di Giordano Bruno, che da persona intelligente qual era ci avrà anche lucrato sopra.
Volonté bisogna dire che sta bene a fare un po' chiunque, un attore è bravo anche perché sa fare ruoli differenti tra loro. Ecco forse l'unica volta che non mi è sembrato del tutto a suo agio è stato in "L'armata Brancaleone".
Vitichindo 14/01/2015 17:29:25 » Rispondi Macchè lucrato... lui veramente si interessava al misticismo e l'antica ricerca spirituale attraverso la magia. Lui era alla ricerca della spiritualità ancestrale indo-europea che affondava le sue radici nella natura e in forze primordiali, quella che la chiesa ha (ovviamente) sempre demonizzato e represso, chiamando i suoi adepti "eretici" e "streghe". Si, è vero, nell'armata Brancaleone non era proprio a suo agio (tra l'altro il ruolo non doveva essere affidato a lui, ma bensì a Vianello), c'è da dire, però, che in quelle vesti rassomigliava davvero al valoroso condottiero pagano Vitichindo. Secondo te come sarebbero stati due film in cui interpretava Fra Dolcino e Vitichindo, magari diretti sempre da Giuliano Montaldo? Si sarebbe potuta creare una stupenda "trilogia dell'eretico! ;-)
hghgg 12/02/2015 20:46:30 » Rispondi Ohhhh finalmente andiamo d'accordo su un film era parecchio che non succedeva. Si, è un ottimo film storico, con il solito grande Volontè. Curato, preparato e ben realizzato.