martina74 6½ / 10 28/02/2006 13:02:24 » Rispondi Sul libro autobiografico del tiratore scelto Swoff, Mendes costruisce un lavoro tutto fatto di citazioni, tutto giocato sull’attesa di qualcosa che non accadrà mai, sulla rappresentazione dell’inutilità di ciò che è avvenuto: il nemico non esiste e il protagonista, che passa dall’iniziale sufficienza con cui guarda i suoi componenti della sua compagnia e i suoi superiori (quando gli viene chiesto “perché sei qui?” risponde “ho sbagliato strada per andare al college”), al desiderio spasmodico di vedere attraverso il mirino del fucile la nuvoletta rosa della testa di un nemico che va in frantumi, torna negli USA con la consapevolezza di non aver cambiato nulla, di non aver aiutato nessuno se non gli instabili equilibri dell’economia petrolifera.
Non si può dire che Jarhead non sia un film contro la guerra e che Mendes non prenda posizione: la messa in discussione dell’utilità e dell’etica della guerra contemporanea è sempre presente lungo lo svolgimento della vicenda. In ogni inquadratura, in ogni espressione dei soldati, in ogni fase dell’addestramento si respira un sottile sarcasmo. Forse la maggior critica che si può muovere al regista è che il sarcasmo sia così sottile da essere poco palpabile, e che il citazionismo ostentato sia alla fine eccessivo. Spettacolare la fotografia e bello il ruolo di Gyllenhaal.
gerardo 28/02/2006 19:34:53 » Rispondi Per la serie: Donnie Darko va alla guerra...
martina74 01/03/2006 00:17:53 » Rispondi Eccel'hai proprio con Donnie Darko! Lasciamelo stare, che è un bel pezzo di figliolo (però ha le gambe a x :( )!
priss 28/02/2006 13:35:06 » Rispondi vabbè allora che dici... vado a vedere syriana stasera?
martina74 28/02/2006 15:28:15 » Rispondi Sono andata ieri sera... preparati a prendere appunti o a leggere la sinossi sul sito del film! Comunque vale la pena.
martina74 28/02/2006 15:28:56 » Rispondi Eh, non m'è rimasto molto nel cuore... Bello, ma... boh...
Andre85 28/02/2006 17:27:08 » Rispondi secondo me non erano citazioni
martina74 28/02/2006 17:37:36 » Rispondi Leggi il commento sotto il mio: per quanto un po' severo, li mette tutti in fila. Mendes ha fatto tre film, tutti in qualche modo omaggio a una maniera di fare cinema ad altissimo livello, che lui rielabora e rende con un linguaggio visivo raffinato, ma a volte stridente. American beauty mi piacque molto, Era mio padre abbastanza... questo non è male ma non mi sono sentita di dare di più perchè manca qualcosa (e non è l'azione: quella ha senso che non ci sia).
maremare 03/03/2006 22:21:11 » Rispondi 'American beauty mi piacque molto, Era mio padre abbastanza..'
Lillith 02/03/2006 13:05:28 » Rispondi è bello vedere che qulcuno concorda con il fatto ke è giusto che manchi d'azione il film, dato che l'argomento trattato in sè e per sè non è la guerra. un pò basso il tuo voto a mio parere.. Ho preferito questo ad American Beauty, anche se l'idea di base del film non era male, ma non è stata gestita in modo opportuno.
martina74 02/03/2006 14:47:58 » Rispondi Infatti trovo abbastanza sciocca l'osservazione di chi dà un voto basso perchè l'azione manca. Ho votato il film a diversi giorni dalla visione: onestamente a caldo non trovavo le parole e il voto "striminzito" è frutto del fatto che non mi è rimasto molto. Avrei preferito che Mendes scavasse ancora nell'analisi psicologica, anche tralasciando l'autocompiacimento. In un certo senso questo film mi ha ricordato un po' El Alamein.
Andre85 01/03/2006 20:37:28 » Rispondi ..appena ho un secondo gli rispondo e gli (vi) farò cambiare idea : )