Chiudi finestraPROFUMO - STORIA DI UN ASSASSINO regia di Tom Tykwer
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Kater 
7 / 10 01/10/2006 23:37:08
» RispondiBisognerebbe sempre saper disgiungere tra letteratura e arte cinematografica, ma nel caso del Profumo questa cosa è particolarmente difficile. Questo perchè Profumo, l'opera letteraria, ha si una trama, che però è fortemente condizionata dal carattere del personaggio Grenouille. E' sulle sue caratteristiche, il suo carattere, il suo essere, che lo svolgimento ha motivo di esistere e Grenouille non rivela nel dipanarsi della storia (intesa come susseguirsi di eventi) nulla di se. E' "una zecca", un essere taciturno e opportunista, attaccato alla vita per disperato dispetto, che vive per se stesso, rifugiato nel "fugace mondo degli odori". Quindi filmicamente l'operazione più corretta sarebbe stata quella di farci penetrare nella sua mentalità, cosa pressochè impossibile se non si hanno a disposizione almeno 8 ore di film. La regia è dignitosa, anche se soffre di una vena modaiola (i rapidissimi flash, i primissimi piani e gli ambienti seppia riportano alla mente le ultime cose di Ron Howard) ma la trama è per ovvii motivi mutilata, per quanto le parti che la ripercorrono siano (a parte alcuni espedienti) fedelissime. Per questo motivo sfugge il senso del finale, chiarissimo invece nel libro, dove la psicologia del personaggio Grenouille ci viene mostrata con interezza.
Insomma un film riuscito a metà, non brutto, buono nell'intento, ma alle prese con un'opera quasi impossibile da filmare. Onestamente non credo si potesse fare di meglio.
Pasionaria 02/10/2006 13:52:09 » RispondiCmmento interessante ed equilibrato, Kater.
Concordo sulla difficoltà di separare letteratura e arte cinematografica specialmente in questo caso. Ho letto e amato il libro di Suskind proprio per i suoi elementi connotativi, impossibile tradurli in immagini. Per questo non mi decido ad andarlo a vedere, nonostante la curiosità.
Lot 02/10/2006 14:02:38 » Rispondiehi copiona, queste cose le dicevo io con kater in chat giusto ieri, non vale fregarmi le parole (riporto testualmente)...
"amando il libro il film lo evito, nn è necessario portare su schermo ogni cosa... immagino non sia male ma non voglio vedere le immagini, è una storia autoconsistente sulla carta, non ne ha bisogno"
;-)
Kater 02/10/2006 14:41:27 » RispondiBhè, se hai amato il libro questo film non ti guasta niente, diciamo che scivola tranquillamente via.
Anch'io lo sono andata a vedere per curiosità, ma sono 7 euri un pò gettati al vento.
seraph 08/10/2006 11:17:17 » Rispondikara kater il "riportano alla mente le ultime cose di Ron Howard" suona leggermente minaccioso... se devo essere sincero le ultime cose di ron howard mi hanno destabilizzato psicologicamente... (aaah quanto sono delicato nell'uso delle metafore...) quasi quasi rimango col MIO Suskind in testa, ovvero le immagini che fanno cucù mentre leggi, e mi evito la boiata con Dustin coi capelli sparpagliati... agree??? ah com'è Rickman? lui in genere mi fa impazzire
Kater 08/10/2006 17:32:58 » RispondiBhè, il mio luminoso consiglio è di non rompere il porcellino per andare a vedere stò film, benchè io gli abbia dato 7. L'ho fatto più che altro perchè la ritengo una storia filmicamente senza speranza, quindi il poverino c'ha provato ma vediamo di non arricchirlo ulteriormente. Dustin con la parrucca è sì gigione, ma in quei 10 minuti di Baldini è quello che nel mucchio dimostra cos'è recitare. Rickman sa il fatto suo, anche se non so se indossa la parrucca qui o nella parte di Piton, dove mi aspetto sempre che, da un momento all'altro, attacchi a cantare "Il triangolo nooo...".
P.S. Segretamente sono convinta che R. Haward, dopo Beautiful mind, abbia messo su un commercio segreto di filtri seppia e ammenicoli per le macro. Il fatto che gli erano avanzati si evince anche guardando il Codice da vinci. Adesso non sa più che farsene e li smercia sottobanco. Tykwer c'è caduto.