martina74 7 / 10 03/10/2007 15:13:57 » Rispondi Un paese di montagna isolato dove tutti sanno tutto di tutti e dove il vicino è buono finchè non commette qualcosa di terribile. Una realtà provinciale immota come il lago sulla riva del quale viene ritrovata una bellissima ragazza morta, una ragazza cui tutti volevano bene, compreso forse il suo assassino che l'ha composta in una posa serena, che ricorda la Santa Cecilia di Stefano Maderno
. Questo è lo scenario de "La ragazza del lago", noir italiano che, per regia fotografia e musiche, deve moltissimo alle atmosfere algide dei film di Paolo Sorrentino. Anche qui è Toni Servillo a prendere sulle spalle l'intera vicenda, calandosi analiticamente in tutte le persone che incontra e interroga, aiutato dalla sua conoscenza del dolore e dall'attitudine autoptica/archeologica del suo carattere. Attraverso i suoi occhi ci scopriamo a sospettare di tutti, guidati dalla buona sceneggiatura di Petraglia, fino alla conclusione che lascia parzialmente insoddisfatti perchè in questo film, come nella realtà vera, niente è veramente chiaro e i dubbi continuano ad aleggiare anche quando c'è un reo confesso. Ma uscendo dal cinema rimane il sapore amarognolo di un film riuscito a metà, dove si fa notare purtroppo la recitazione dilettantesca di alcuni attori, l'atmosfera di fiction di cui difficilmente le pellicole italiane riescono a liberarsi: questi sono per me difetti evidentissimi, che pesano molto sul giudizio comunque positivo per un film che riesce a staccarsi dalla piattezza generale delle realizzazioni attuali. Ottime le musiche.
Sarebbe stato un sei e mezzo... ma per il particolare nello spoiler do sette.
gerardo 03/10/2007 19:44:10 » Rispondi "...una ragazza cui tutti volevano bene, compreso forse il suo assassino che l'ha composta in una posa serena, che ricorda la Santa Cecilia di Stefano Maderno"
Fantastico! E' il tuo tocco chic immancabile. Sprazzi di cultura alta nell'agonia postprandiale, briosi più del Cynar. Contro il logorio della vita moderna e per chi voglia saperne di più.
andreapau 03/10/2007 20:50:16 » Rispondi scusa gerardo,ma lo hai visto il film?a parte santa cecilia,l'assassino che compone la vittima in una posa serena è il tocco chic del regista,giacchè il commissario rivolge i sospetti proprio su chi le voleva bene.servillo,addirittura pronuncia le parole di martina.
martina74 04/10/2007 12:30:34 » Rispondi ma infatti ho voluto sottolineare il tocco chic del regista, citando le parole di Servillo. però posso pavoneggiarmi per aver riconosciuto la Santa Cecilia nella posa della povera morta? ;)
priss 04/10/2007 13:27:33 » Rispondi mmmmm... non mi hai convinta, quasi quasi ti cancello il voto per plagio
martina74 04/10/2007 16:04:17 » Rispondi questo è abuso di potere!!!
Ma devo ammettere che questi due nuovi moderatori - Jelly e Priss - danno al sito quel tocco di fascino e brio che gli mancava. Certo, Lot e Stefano sono due begli uomini, ma il ruvido charme di Jelly e la grazia mediterranea di Priss sono impareggiabili, pressochè tendenti al Divino, direi.
Si pregano gli astanti di non essere banali al punto di rispondere "in congo belga", per favore.
gerardo 04/10/2007 13:34:48 » Rispondi Oh sì sì. Faremo finta di ammirarti. :D
andreapau 04/10/2007 16:06:56 » Rispondi ma infatti rispondevo a gerardo,non a te.
gerardo 04/10/2007 13:31:03 » Rispondi Sì, il film l'ho visto, ma qual è il problema? A me piaceva di più lo sfavillìo culturale di Martina che la presunta citazione del regista... :)) Roba per palati fini e salotti buoni. :)
andreapau 04/10/2007 16:14:21 » Rispondi problema in senso stretto,certamente nessuno.soltanto una precisazione,perchè dato che hai sottolineato quel passaggio attribuendo lodi sperticate a martina,mi sembrava giusto ricordare da quale sacco provenisse la farina.guardali con piu' attenzione i film la prossima volta.sai,sarebbe imbarazzante leggere che fai i complimenti a qualcuno perchè commentando blade runner "aggiunge un personale tocco chic" con le parole "ho visto cose che voi umani....."
gerardo 05/10/2007 13:37:43 » Rispondi Ma ti devo chiedere il permesso se voglio fare il provolone con Martina? Tzè! In questo sito ormai non c'è più libertà e discrezione.
andreapau 05/10/2007 14:14:18 » Rispondi dici che non c'è libertà?e come mai allora il mio "ma vai a c.a.g.a.r.e"tuona forte e chiaro?
martina74 04/10/2007 16:06:05 » Rispondi salotti buoni, come no? alla fine della proiezione siamo andati tutti a casa mia a sbronzarci di sambuca e liquore alla liquirizia (che tristezza)!