Enzo001 7 / 10 20/01/2008 17:15:45 » Rispondi In "Grindhouse - A prova di morte" lo stile di Tarantino si mescola con quello dei B-movie anni 70 e il risultato non è affatto disprezzabile. Il buon Quentin, si sa, è un maestro della tecnica, e lo riconferma con la sua ultima opera, caratterizzata da un'eccellente fotografia e dalle ottime trovate estetiche della regia. I dialoghi come al solito sono curatissimi, gli attori bravi nelle loro parti e il tutto è accompagnato da una serie di citazioni ed autocitazioni, che rendono gradevole la visione e aiutano a conferire un piacevole tocco di ironia. Esaltanti le scene degli inseguimenti, ma interminabili alcune eccessivamente noiose sequenze, che costituiscono la principale pecca di questa pellicola. "Death Proof" è un inno ai film anni 70, la trama è semplice e banale, tuttavia efficace. Volutamente allungato da Tarantino, risulta per questa ragione lento e un po' noioso, nel complesso ne risente quindi molto. Voto 7+
Enzo001 23/04/2008 18:24:53 » Rispondi Bisognerebbe aggiungere che vengono rispettati in tutto e per tutto i "canoni" della "Grindhouse".
Avete notato il riferimento a "L'uccello dalle piume di cristallo"?
JOKER1926 11/06/2008 13:02:03 » Rispondi Cosa dici... cosa intendi per canone?
JOKER1926
Enzo001 11/06/2008 14:19:42 » Rispondi Per non parlare dei dialoghi!
Enzo001 11/06/2008 14:10:15 » Rispondi Ah, e ovviamente un' altra costante sono le belle donne e le ripetute inquadrature alle loro "parti intime" :-) (la McGowan è favolosa in PT)
JOKER1926 11/06/2008 18:58:06 » Rispondi Se vogliamo parlare di donne... andiamo sul pesante.. eh eh... comunque non fare il professore... qui il professore modestamente sono io...
saluti
JOKER1926
Enzo001 11/06/2008 14:04:56 » Rispondi Le Grindhouse sono delle sale cinematografiche diffusesi negli Stati Uniti intorno agli anni 70, che proiettavano in genere b-movie (soprattutto horror "demenziali") dalla scarissima qualità tecnica (ma non è il caso di Tarantino, che in questo film propone solo un elogio del suddetto genere) e praticamente sprovvisti di una trama. Lo spettatore aveva tuttavia la possibilità di vedere più di uno spettacolo pagando un prezzo fisso. L'opera di Tarantino era in realtà un unico film, che venne in Europa diviso per ragioni di "tradizione" (infatti qui non abbiamo la cultura della grindhouse). Planet Terror, che è davvero spassoso (nonostante il regista sia quell'incompetente di Rodriguez), ne è un esempio se vogliamo "migliore" in quanto propone un genere di zombie-movie ad alto tasso di imbecillità, "tematica" costante nelle produzioni anni 70. La differenza sta nella bravura del nostro Quentin (fotografia ed utilizzo dei colori magistrale) e nelle citazioni che egli ci propone.