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THE MIST regia di Frank Darabont

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Kesson     9 / 10  11/08/2008 17:59:24 » Rispondi
Sono passati quasi dieci anni dall’ultima collaborazione fra Frank Darabont e Stephen King, collaborazione che diede alla luce uno dei film più apprezzati da pubblico e critica degli ultimi anni, “Il miglio Verde”. Questa volta Darabont sceglie una vecchia novella di Stephen King “The Mist” (la Nebbia), una svolta verso l’horror più puro, quella del regista, campo di azione proprio del Stephen “Il Maestro del Terrore” King.
Il mattino seguente ad una violenta tempesta, una cittadina del Maine, si risveglia con il lento avanzare dalla montagna di una misteriosa nebbia. Molte persone, comprese il nostro eroe David Dreyton e suo figlio Billy, si ritrovano cosi’ intrappolate in un supermarket, quando la nebbia, implacabile, inghiotte tutto il resto della città. Ci ritroviamo cosi’ intrappolati, fra dubbi e tensioni, in un supermarket, dall’enorme facciata in vetro, che volge il suo sguardo all’ignoto più assoluto, a cio’ che, ancora, non si puo’ vedere, alle paure più profonde, insite nell’uomo stesso. Darabont è abile nel raccontare le tensioni e i timori dei molti personaggi del suo film, caratterizzati davvero benissimo, e dei loro progressivi cambiamenti. Quando il nostro eroe avrà la certezza della natura soprannaturale della misteriosa nebbia, inizierà una lotta per la sopravvivenza, contro l’ignota minaccia fatta di inquietanti mostri, e soprattutto da alcune delle stesse persone intrappolate. Perché se la nebbia porta con se spietati mostri, questa cambierà inesorabilmente anche la psicologia di molti dei personaggi presenti nel supermarket. La paura lascerà spazio alla rabbia, all’odio, l’irrazionalità. Ed è proprio questo cambiamento che è reso benissimo, grazie, come detto, all'ottimo cast della pellicola. Si assisterà all'inesorabile sgretolarsi della psiche dei vari personaggi, i quali dal più debole al più forte, inesorabilmente cadranno tutti sotto i colpi del male e del terrore.
Bellissima la regia e la fotografia, che hanno davvero una firma autoriale, bilanciata ed elegante. Molto belle le musiche, e buoni gli effetti speciali.
Ma è il finale che lascia davvero un colpo durissimo con uno degli epiloghi più neri che si sia mai visto in un film di genere, finale che lascia davvero un senso di rabbia ed angoscia nello spettatore.
Darabont evidentemente ha voluto chiudere il cerchio, trovare un suo personale senso alla storia raccontata, epilogo che risulta invece decisamente aperto nel racconto di King. Ed è probabilmente questo finale che ha reso questo film un flop negli USA, e ne ha precluso l'uscita in Italia.
Un vero peccato, perchè questo è davvero un bellissimo film, incredibilmente intenso e coinvolgente, una vera e propria rappresentazione perfetta del racconto da cui è tratto, se si esclude, ovviamente, il finale.
Invia una mail all'autore del commento Living Dead  11/08/2008 18:18:07 » Rispondi
precluso in italia ancora per poco per fortuna, il film uscirà nei nostri cinema durante la prima ettimana di ottoobre ;)
Kesson  12/08/2008 16:08:27 » Rispondi
Si, sapevo dovesse uscire, si parlava di questa estate, poi evidentemente è stato rimandato.

Comunque se pensi che negli USA è uscito a novembre 2007, uscirà in pratica un anno dopo.

Ma come si dice meglio tardi che mai!
mainoz  11/08/2008 20:13:13 » Rispondi
non è una cosa da poco stravolgere il finale. Per me conta molto il finale quando giudico i film
Kesson  12/08/2008 16:15:36 » Rispondi
Non so se hai visto il film, ma a prescindere che il finale possa piacere o meno (a me cmq nella sua cattiveria è piaciuto) resta davvero bellissimo.

Se si vuole vedere come finisce il racconto da cui è tratto, basta comunque spegnere il film circa 5 minuti prima della fine, in pratica:

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divino  30/08/2008 13:05:58 » Rispondi
caspita allora sinceramente a me è piaciuto di più il finale del film... che ha di brutto scusa?

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Kesson  02/09/2008 01:51:21 » Rispondi
guarda se leggi il mio commento sopra al tuo, capirai che sono perfettamente concorde con te, e infatti al film ho dato un bel 9.

La mia era solo un osservazione parlando di trasposizione racconto - film.

;)
stica  20/09/2008 10:16:55 » Rispondi
Guarda, devo aver letto il racconto qualcosa come 15 anni fa, una sola volta, e ancora mi ricordo alcune frasi del finale, tanto mi avevano colpito:


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Rendere il finale del libro poteva essere difficile, il pubblico avrebbe potuto pretendere un seguito, però io l'avrei gradito maggirmente.
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  12/08/2008 23:25:15 » Rispondi
Ho trovato il finale Genilae.Ma sono punti di vista.
Kesson  15/08/2008 18:48:00 » Rispondi
Io l'ho trovato un bel finale, sicuramente ti lascia un senso di impotenza e rabbia per tutta la durata dei titoli di coda e oltre.

Sicuramente Darabont ha raggiunto il suo scopo, e cioè quello di colpire durissimo.

Io adoro i finali cattivi, cupi, e soprattutto inaspettati, anche se fare una trasposizione perfetta di un racconto (perchè è davvero perfetta) e poi cambiare radicalmente un dettaglio cosi' importante come il finale, non so se sia stata la scelta più giusta.

Mi è piaciuo moltissimo cmq, film e finale.
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  12/08/2008 23:25:42 » Rispondi
Geniale volevo dire.