Jellybelly 4½ / 10 09/09/2008 14:11:53 » Rispondi Francamente non credo che la pur notevole perizia tecnica di Ozpetek sia un'attenuante per l'imbarazzante pochezza dei suoi contenuti; provo anzi un certo dispiacere nel constatare come un regista capace di piani sequenza notevoli ed azzeccatissimi (come quello che apre il film) nonchè in grado di far recitare ottimamente gente come Luca Argentero o Ambra Angiolini (con Accorsi ha fallito, ma lì siamo a livelli di incapacità subumana) si ostini a sceneggiare roba simile. "Un giorno perfetto", dall'omonimo romanzo della Mazzucco che purtroppo non conosco, è il solito pippone pretenziosamente autoriale ma realmente vuoto, superficiale ed inconcludente, che vorrebbe denunciare qualcosa ma senza sapere bene cosa, come o quando. La coralità cui Ozpetek non rinuncia mai, poi, in questo film è una forzatura che si arrovella su se stessa senza imboccare alcuna direzione: la sottotrama dell'onorevole corrotto che antepone la propria carriera a tutto il resto, famiglia inclusa (maddai? Uao, che personaggio profondo. Peccato che con "Il divo" Sorrentino abbia posto la parola fine su ogni possibile ulteriore approfondimento del ruolo) è totalmente decontestualizzata: vien fuori dal nulla, non ha un obiettivo e scompare nel nulla così come era iniziata, senza che a nessuno spettatore freghi nulla, col picco kitsch del
murales del ggiovane figo che non vorrà mai diventare come lo squallido padre. Fuck this world, yeah.
Idem dicasi per la sottotrama della Finocchiaro, una dottoressa che guarda con occhi gonfi di lacrime chiunque la incroci per strada, senza un perchè, e della (bravissima) Guerritore, professoressa lesbica (OOOOOOHHHH what a surprise!) che in una notte di astinenza saffica diventa la migliore amica della Ferrari, senza che a nessuno importi di lei. Quanto al nucleo familiare protagonista, qualcuno spieghi ad Ozpetek un paio di rudimenti di assortimento di coppia: la Ferrari, gran bella donna, per carità, potrebbe essere la zia di Mastandrea. Pur sorvolando su questo dettaglio, comunque ben più evidente in quell'altro pacco di Saturno Contro, non si possono tacere gli altri mille difetti della vicenda: la scena di
è posticcia, superflua, girata male e sopra le righe; la continua ansia della Ferrari è fastidiosissima, tanto che si è naturalmente portati a tifare per Mastandrea dall'inizio alla fine; senza contare che la stessa ansia è comune a tutti i personaggi femminili, che risultano totalmente intercambiabili. Lo stesso Mastandrea, infine, nonostante emerga di gran lunga assieme alla Guerritore come il migliore del cast, grazie alla sua stropicciata espressività, è fin troppo istrionico per una parte così banale, vuota e priva dell'approfondimento necessario. Come già detto da altri più sotto, poi, Ozpetek ha francamente stancato con questi maledetti primi piani ogni 3x2, con tanto di occhioni lacrimosi & sviolinata in sottofondo e relativi monologhi a profusione su aneddotica sparsa che dovrebbe far trapelare le origini del disagio di ogni singolo personaggio: emblematica la scena kitsch già citata sopra, in cui la bellissima Nicole Grimaudo - giovane maestra sposatasi con l'onorevole 20 anni più vecchio, ERGO sgualdrina - parte con un pippone sulla sua infanzia felice in Sicilia cui nella vita reale si sarebbe risposto con un sonoro pernacchione. Ok, mi sembra di aver detto tutto. Ah, no: non ho capito per quale motivo il cicciobombo figlio di Mastandrea debba parlare come un mentecatto. Non sembra più simpatico, sembra un idiota.
quadruplo 09/09/2008 14:23:56 » Rispondi Beh sei stato buono, la Sandrelli l'hai risparmiata.. A me era piaciuto anche il compleanno della Benetton con la bambina cinese, un bambino di colore e Kevin.
Jellybelly 09/09/2008 14:41:56 » Rispondi La Sandrelli in 50 anni di carriera ancora deve imparare a recitare, ma in questo film la cosa passa in secondo piano... Il compleanno politically correct m'era sfuggito, ero troppo rapito dallo spettacolino delle marionette.
quadruplo 09/09/2008 14:55:21 » Rispondi Che poi dubito che volesse mostrare una Roma cosmopolita, visto che poi nella metro, nei bus, dalla polizia c'è la Ferrari continuamente circondata esclusivamente da extracomunitari.. Forse quella ricca è cosmopolita.
Jellybelly 09/09/2008 15:22:41 » Rispondi Vero, è un film pieno zeppo di extracomunitari, a cominciare da tutti quei napoletani all'inizio.
ilMoralizzatore 09/09/2008 16:56:41 » Rispondi ahi ahi ahi....commento razzista...come moderatore non sei granchè...
The Gaunt 09/09/2008 17:59:24 » Rispondi ahi ahi ahi....perspicacia molto al di sotto della norma....riprova sarai più fortunato....
Jellybelly 09/09/2008 18:30:49 » Rispondi Siamo messi maluccio a sense of humour, eh?
Tempesta 09/09/2008 18:39:27 » Rispondi Questa è forte!!!Jelly razzista......
quadruplo 10/09/2008 00:11:50 » Rispondi ahi ahi..oltre a non capire la scena del telecomando in funny games non capisci neanche lo humor..
ilMoralizzatore 10/09/2008 09:55:59 » Rispondi no, siete voi che non capite....io mi sono beccato del fascista e non è stato ripreso quello che mi ha accusato di cio, mentre solo perchè ho detto che se uno ascolta rock satanico è una "bestia di satana" sono stato subito ripreso...
Jellybelly 10/09/2008 10:05:13 » Rispondi Mica posso accorgermi di tutto, ricevo 200 notifiche al giorno...Comunque segnalami la discussione ed interverrò anche lì, nessun problema.
Bathory 10/09/2008 20:59:50 » Rispondi huhuhuhu...chi ascolta rock satanico è una bestia di satana...questa grande discussione me la sono persa...qualcuno mi mandi il link please!!!!!
quadruplo 10/09/2008 00:08:30 » Rispondi ah ecco perchè non capivo quello che dicevano..
Lot 09/09/2008 14:23:00 » Rispondi Insomma... "Talmente brutto che Mollica si è limitato a dire che è bello." (cit.)
Jellybelly 09/09/2008 14:45:57 » Rispondi Ma forse Mollica era triste perché a Venezia non ha incontrato Benigni.
Non ho letto il romanzo, però non ti pare inverosimile o alquanto strano che un uomo in preda ad un forte esaurimento nervoso e sotto analisi, si presume violento nei confronti della moglie( probabilmente motivo principale della separazione) continui a mantenere il porto d'armi?
Non solo mantiene il porto d'armi, ma rimane il capo della scorta di un onorevole! Boh, a me tutto il film è sembrato un enorme pastrocchio, con l'aggravante di essere di una pesantezza unica e di rovinare quel minimo di tensione finale rivelandoti tutto sin dall'inizio, con la scena dei poliziotti che peraltro sembra ambientata a Scampia...
Tempesta 09/09/2008 14:48:52 » Rispondi Secondo me si parte dal presupposto di inutile cinema Italiano. Sicuramente Ozpetek non sforna la sua opera migliore,ma tutte queste critiche non le condivido.La recitazione di molti personaggi l'hò trovata buona,la storia è quella di un romanzo già stampato su carta,una storia da portare sul grande schermo non è mai facile,e Ozpetek ci riesce discretamente.Forse ci si aspettava qualcosina di più da un fatto così notevole e toccante di cronaca nera,ma a mio giudizio se fosse durato una decina di minuti in più sarei rimasto più soddisfatto. Per gli attori:Non sono tutti Favino e Castellitto,come non sono tutti De Niro o Alpacino......... Grande Ferzan !!!!!!!!!!!!
Jellybelly 09/09/2008 15:25:17 » Rispondi No no no, il cinema italiano non è affatto inutile, quando ci si mette! Crialese, Sorrentino, Garrone, Virzì, Salvatores, Avati presentano sempre film perlomeno dignitosi. Sulla recitazione hai perfettamente ragione, ma infatti ho riconosciuto a Ferzan delle ottime capacità di direzione attori, oltre ad una gran tecnica; purtroppo queste capacità sono asservite a storie pallose o rese tali ed a sceneggiature scritte a casaccio.
kowalsky 15/09/2008 15:37:38 » Rispondi Su l''ultimo Avati avrei i miei dubbi... comunque su Ozpetek ti ho risposto nella mia recensione