wega 9½ / 10 26/09/2008 17:25:24 » Rispondi "La felicità non è allegra". Con questa frase si chiude l' ennesima meravigliosa opera di Max Ophuls, quasi a fine carriera. Credo racchiuda in poche parole l' essenza dell' intero film. "Le Plaisir" è diviso in tre episodi dove la ricerca della felicità, e del piacere, sembra dirci che nella vita è costantemente preceduta o seguita dal dramma. Il piacere di sentirsi ancora giovane a costo di portare una maschera per ingannare gli altri, e sè stessi. Il piacere può darlo un' immersione totale nella natura, soprattutto se è una sensazione mai provata prima. Il piacere che dà la premura verso una persona che ha tentato di togliersi la vita per amore nei nostri confronti. In comune i tre capitoli hanno la sinuosità della macchina da presa di questo regista, veramente eccezionale; è difficile trovare un autore con questi virtuosismi e non sentire mai l' odore di esercizio stilistico. Ophuls, che ha mantenuto un livello artistico costante fino alla fine, da regista di teatro qual' era, è riuscito anche a mantenere quella non avvertibilità della macchina da presa che la regia classica impone, nonostante appunto, la continua adozione di carrellate di ogni tipo e a spazio completo. In comune c'è anche l' amore dell' autore viennese per i personaggi: la decadenza del primo episodio(l' istante in cui viene tolta la maschera supera un intero film di Visconti), l' amore per la natura e la purezza della prima comunione nonchè il senso di pudore nel persistere di non entrare con l' obiettivo nel bordello, ma guardandolo all' interno attraverso tutte le finestre; ed infine l' umanità con cui viene fotografata la tragedia della modella. Come sempre un straordinario B/N ed una eleganza scenografica che sfiora il sublime.
BlackNight90 26/09/2008 17:34:20 » Rispondi Scusa se te lo chiedo ma questo film ha preso spunto dal libro di D'annunzio? Dalla trama non sembra ma visto che hanno lo stesso titolo se c'entra qualcosa mi interesserebbe vederlo.
wega 26/09/2008 17:40:29 » Rispondi Figurati, no è di un altro autore, un certo Moupassant, ok ti potrei dire di Guy Moupassant, ma non ho idea di chi sia. Haloha.
BlackNight90 26/09/2008 17:57:37 » Rispondi In effetti ora che vedo meglio c'era scritto sotto la locandina... La prossima volta starò più attento! Haloha anche a te!
Enzo001 26/09/2008 17:59:51 » Rispondi non so perchè intervengo qui.
BlackNight90 26/09/2008 19:33:01 » Rispondi Ecchepalle! Io ancora non conosco bene questo gioker anche se ne ho avuto un assaggio... Eppoi è facile scimmiottare un buffone!
Ma Mya? Ah non ho potuto..ho dovuto sceglierlo tra un cofanetto Vigo-Carnè-Murnau a 9,90..no dico "L'Atalante","Amanti perduti" in versione integrale di 189min e "Aurora"...tutti restaurati e con un botto di extras..
ULTRAVIOLENCE78 21/11/2008 09:16:36 » Rispondi Non conosci Guy de Moupassant? Ma lo dicevi ironicamente?
wega 21/11/2008 12:19:44 » Rispondi No Ultra, ti potrei dire uno per uno i libri che ho letto perchè da poco si contano sulle dita delle due mani, prima ci stavano su quelle di una sola. Eh, che te devo dì... l' emicrania etc etc